01 giugno 2005

La proprietà intelletuale

Il 7 giugno a Roma si terrà la conferenza sulla "Proprietà intellettuale" (da Punto-informatico):

Saranno analizzate - si legge in una nota di presentazione - le prospettive
future della tutela della proprietà intellettuale, anche alla luce delle più
recenti innovazioni tecnologiche che, pur costituendo un ulteriore e capillare
strumento di diffusione della cultura, necessitano di essere regolamentate e
disciplinate in modo da non pregiudicare la creatività.
Premesso che:
  • la pirateria esiste da prima di internet: una volta nei mercatini si trovavano le cassete pirata, ora le canzoni pirata le scariche da internet. Probabilmente il problema è dei costi delle cassette (o dei CD, DVD): il DVD dei vecchi film di Tomas Milian (er monnezza, per fare un es.) l'ho pagato 15 euro, mica poco, per un film ...
  • la pubblicità di Faletti: come la mettiamo con la sua di pirateria .. un autore di libri può ispirarsi ad altri autori (nel suo caso Deaver, Connelly): come mai la proprietà intelletuale non viene tirata in ballo in questo caso?
  • Alla conferenza interverranno Buttiglione, Vigevano, Paolo Bonaiuti (sostenitore della legge sull'editoria, proposta inizialmente dal governo Dalema ..), membri delle associazioni antipirateria, associazioni degli editori, Mauro Masi (propose la creazione di un responsabile dei siti web ..), ministri come Stanca, Landolfi, Moratti ... insomma nessuno in grado di poter capire internet.
  • Nell'articolo di Punto-informatico, Gilberto Mondi si chiede se accanto a tanti autorevoli rappresentanti delle nostre istituzioni non sarebbe stato opportuno invitare anche chi della rete si occupa da lungo tempo, chi ne ha fatto esperienza di vita e di lavoro, chi l'ha resa strumento di nuova creatività, chi ne ha analizzato lo sviluppo ben prima che Governo e Parlamento si rendessero conto della portata di questa cosa tuttora poco nota al Legislatore dal nome "Internet". Come dire, sarà "il convegno dei grandi assenti".
  • La tesi del convegno è che la pirateria è contro la creatività: come è possibile che io veda in televisione le stesse cose, ascolti la stessa musica e faccia fatica a trovare voci, proposte alternative? Chi uccide la creatività: chi copia o chi detiene il potere il stabilire cosa esce sul mercato, cosa si vede e cosa no?
  • Cosa è la proprietà intelletuale: da un post di Beppe Grillo "Ma se io ho un'idea e tu un'altra idea e ce le scambiamo, alla fine ci troveremo con due idee ciascuno" (alla base del concetto di Creative Commons).

Ritengo che dal convegno non uscirà nulla di serio: verrà elaborata un'altra legge tanto complessa e difficile da applicare, ma che non potrà cambiare la natura della rete. Saranno solo soldi del contribuente (cioè nostri) sprecati.

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