22 luglio 2005

Io non ho paura: Ammaniti e Lansdale

Nelle scorse settimane mi sono letto due libri di Lansdale, "Bad Chili" e "Il mambo degli orsi": due noir nei quali si alternano atmosfere cupe e dialoghi taglienti. Ho scoperto così che Ammaniti è un grande fan di Lansdale: "Ha scritto la postfazione a "La notte del drive-in" di Joe R.Lansdale (Einaudi, 1998), uno scrittore che Niccolò ama molto e che non smette mai di lodare" (dal suo sito).
Mi sono chiesto allora, quanto di Lansdale è presente in Ammaniti: mi sono riletto "Io non ho paura", rileggendolo, questa volta, in chiave noir. In un noir è presente un investigatore, ma non deve essere per forza un poliziotto (anzi, la coppia Hap e Leonard, non ha nulla dello sbirro classico): nel libro di Ammaniti l'investigatore è Michele Ametrano, il ragazzino di 9 anni, che scopre il bambino nascosto nella buca. E' qual'è il mistero sul quale investigare? Riporto le parole del libro, "perchè l'avete messo nel buco? Non l'ho capito proprio bene".

Per un bambino della quarta elementare è questo il mistero, incomprensibile. Perchè i "grandi" dovrebbero mettere dentro una buca un altro bambino?
In questo libro che racconta il mondo da un punto diverso, quello dei bambini, in contrapposizione a quello dei grandi, la scoperta della buca rappresenta, per Michele l'addio all'infanzia e la scoperta che, dentro di sè, "Io non ho paura".
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