08 settembre 2005

Joe Lansdale a Milano

Il tour di presentazione del suo libro "Il lato oscuro dell'anima", ha portato lo scrittore J. Lansdale ieri sera alla Feltrinelli di Piazza Piemonte. Alla presentazione erano presenti, oltre ai numerosi fans, gli scrittori Gianni Biondillo e Luca Crovi.

Di persona Lansdale fa una impressione notevole: folti capelli bianchi ma con un'aspetto giovanile e soprattutto, quella parlata texana. Non dice: "No", ma bensì "Naaa".

Crovi ha rotto il ghiaccio della serata introducendo il libro: un noir con spunti di horror, dove tutti i personaggi presentano "un lato oscuro". Sia i ragazzi, vittime di un demone (il dio del rasoio) che la vittima, Becky, che ha delle visioni di morte.
La prima domanda che è stata rivolta a Lansdale riguarda il rapporto dei Texani con gli uragani (quanto mai attuale, dopo quanto avvenuto a New Orleans). La risposta è stata che in Texas sono frequenti i tornado, più che gli uragani. Un tema che compare spesso nei suoi libri, tanto è vero che ne "L'anno dell'uragano" (Fanucci ed.), ha parlato di un uragano avvenuto realmente, che distrusse agli inizi del 900 la città di Galveston.
Biondillo ha proseguito con una confessione: l'aver iniziato a scrivere prima di aver letto i suoi libri. Ha proseguito elencando poi, in tono ironico, i principali difetti dello scrittore Texano: prima di tutto, nei suoi libri si raccontano storie, come quel tale che parlava di una guerra a Troia, o quell'altro che parlava dell'inferno, purgatorio e paradiso. Poi, cosa gravissima, le sue storie fanno ridere. Ultimo: sono libri di difficile catalogazione per gli editori. In che scaffale posso mettere un libro come "Il mambo degli orsi" o "Tramonto e polvere"?
L'analisi è stata confermata da L.: ai lettori piace leggere libri che parlano di storie. Altrimenti non si spiegherebbe come mai si leggono ancora libri di Twain , London ... L. ha proseguito parlando del suo rapporto con il Texas: un paese che viene descritto mettendo in mostra la violenza. Ma è come una metafora per un dolore e una violenza più grande e più universale. Biondillo è stato forse troppo complimentoso, come un accanito lettore di Lansdale, ma come dargli torto?

Crovi ha chiesto poi se era vero che aveva sangue indiano nelle vene: L. ha confermato che, si, da parte di madre ha sangue irochese e da parte di padre sangue scozzese, olandese o chissà cosa. La nonna era stata anche una delle pioniere del Texas e che, da giovane, aveva anche assistito ad uno spettacolo di Buffalo Bill.

Alla fine è stato dato spazio alle domande del pubblico. La prima: "come mai "Il lato oscuro" è stato scritto nel 83, ma è apparso in Italia solo ora?" La risposta è stata che quando lo scrisse, più di vent'anni fa, gli parse molto duro, per lo stile dell'epoca. E comunque è capitato così.
Una seconda domanda: "come mai hai raggiunto la notorietà così tardi, almeno in Italia"? Sono stato poco conosciuto all'inizio perchè gli editori non ruscivano a classificarmi. Gli editori preferiscono libri facilmente "etichettabili" negli scaffali delle librerie.

Ancora: quando vedremo qualche suo scritto al cinema? L. ha risposto che i fratelli Scott (John e Ridley) hanno acquistato i diritti per la sceneggiatura de "L'anno dell'uragano". Ha scritto lui stesso la sceneggiatura per "La sottile linea scura", sperando che qualcuno si decida a comprarla.
Sarebbe in grado di scrivre un noir con protagonista Paperino (domanda di Crovi)? Oh certo, potrei scrivere un noir con protagonista Donal Duck, lo manderei sotto la Casa Bianca a protestare con Bush.
Un'ultima domanda "come mai Leonard è Gay, nero e repubblicano"? Risposta: perchè succede, ne esistono di persone così. Pare che oggi sia di moda essere Gay e repubblicano o nero e repubblicano.

Alla fine la coda per la firma del libro (anche se qualcuno si è portato tutta la libreria): io ho scelto "Bad Chili", anche se ero indeciso tra questo e "Tramonto e polvere". Al momento della firma, davanti a lui, avrei voluto dire una frase profonda, da lettore appassionato ma acuto. Ma il mio inglese e l'emozione mi hanno tradito: non ho trovato di meglio che un "Hi Joe, thank you for your books". "Hi Aldo".

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4 commenti:

Anonimo ha detto...

si vede il gusto per il racconto, "la sottile linea scura" l'ho letto in un pomeriggio. appassionante.

Anonimo ha detto...

peccato non essere potuto venire.
ho appena finito rumble tumble: fantastico.
la sottile linea scura è stato uno dei migliori del 2004.

Anonimo ha detto...

anche io sarei stato in difficolta su quale libro portare, forse Mucho Mojo! buz

alduccio ha detto...

Alla fine ho scelto Bad Chili perchè è quello che mi ha fatto ridere di più.
Aldo