27 settembre 2005

Nordest di Massimo Carlotto e Marco Videtta

Un nordest al crepuscolo del miracolo economico, dove le fabbriche chiudono per spostarsi all'est, disastri ambientali, fondazioni usate come copertura di traffici illeciti, nuove mafie (quella rumena), un sistema che si appoggia più ai legami tra famiglie che non alle leggi civili.

Questi i temi toccati dal noir di Carlotto e Videtta: un libro che preferisce approfondire tematiche sociali da narrativa d'inchiesta penalizzando la componente "thriller".
La vicenda prende spunto dalla morte di Giovanna, fidanzata di Francesco, io narrante della storia: sono i figli di due delle famiglie più importanti di una piccola cittadina del Veneto. E' lui Francesco, figlio dell'avvocato Antonio Visentin, e avvocato egli stesso, a scoprire il cadavere.
Dall'indagine dei carabinieri emerge l'esistenza di una relazione segreta tra Giovanna e quello che è ritenuto il suo assassino: Francesco per liberarsi del sospetto, ne inizia una sua personale, che lo porta scoprire che Giovanna, prima di morire stesse indagando su una discarica di rifiuti tossici, in un terreno appartenuto al padre.

L'indagine di Francesco si complica per l'arrivo del padre di Giovanna, da tutti creduto morto, ma anche per lo scoprire che dietro il traffico dei rifiuto tossici potrebbe esserci anche suo padre.

Il libro oscilla tra un'analisi del tessuto del nuovo nordest e la ricerca dell'amante di Giovanna. Un nordest diviso tra famiglie nobili, nuovi arrichiti (come il banchiere Zuglio, uno strozzino) e famiglie borghesi (come quella del padre di Francesco, avvocato in un grande studio), dove la ricchezza ha fatto perdere le radici culturali delle famiglie (come emerge dalla descrizione dell'arredamento della casa del banchiere). Un nordest la cui economia si sta sgretolando, con tutte le produzioni che si stanno trasferendo in paesi dell'est come la Romania; dove sotto una patina di morale cattolica si nasconde una profonda ipocrisia.
Nessuno dei personaggi sembra salvarsi dallo sguardo impietoso dello scrittore(i), con lo scontro generazionale tra padri e figli, in un racconto che, nelle pagine finali, assume i toni di una tragedia.

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