04 novembre 2005

La Lombardia si compra il suo inquinamento

La Lombardia «compra» il diritto allo smog (il giornale). Formigoni: 100 milioni per aiutare le aziende ad adeguarsi ai nuovi vincoli sui gas serra.
L’opposizione: «Usi i soldi per diminuire le emissioni»
Il presidente: «È tutto previsto nel protocollo»

Il trattato di Kyoto, firmato nel 1997 e recepito dall’Italia lo scorso febbraio, punta a combattere il riscaldamento globale del pianeta attraverso la riduzione dell’anidride carbonica, il principale responsabile. L’Italia, in base a quanto deciso dall’Unione Europea, dovrà ridurre le emissioni del 6,5 per cento entro il 2012.
Chi la supera dovrà invece acquistare nuovi «crediti», pagare cioè il diritto a immettere altre tonnellate del gas. Le aziende potranno scambiarsi i crediti tra loro, farlo attraverso un mediatore (sono nate delle «borse dei fumi» dove il prezzo del credito per una tonnellata oscilla tra i 24 e i 28 dollari) oppure tramite i Carbon Found della Banca Mondiale, che reinvestirà l’incasso in progetti per migliorare l’ambiente nei Paesi poveri. Qui i crediti costeranno quattro volte meno, 6-8 dollari.
E proprio alla Banca Mondiale si è rivolta la Regione che, per accedere al sistema e agevolare così le imprese lombarde, è pronta a investire 100 milioni euro. Ora, ha spiegato Formigoni, serve solo il via libera della giunta.

Ma la mossa non piace all’opposizione:
I progetti del polo dell'auto pulita? L'auto all''idrogeno? I filtri sul particolato che dovevano essere messi sui mezzi pesanti? Dove sono le risposte (e i soldi) della regione per la lotta all'inquinamento?

The answer, my friend, is blowin' in the wind,
The answer is blowin' in the wind.

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