12 febbraio 2006

A cosa serve la par condicio?

Legge liberticida per qualcuno. Inutile per altri. Ma cosa serve regolamentare la presenza televisiva dei politici in campagna elettorale?
In Italia serve a mantenere basso (o a livelli ragionevoli) il livelo di spudoratezza dei politici in tv.
In un paese normale, dove i cittadini elettori sono persone con una memoria storica che va oltre l'anno trascorso, dove le persone che guardano la televisione sono persone informate, che sanno chi si trovano di fronte, una legge di controllo non servirebbe. Ma se alla gente le informazioni non arrivano allora mancano gli strumenti per giudicare le menzogne che gli vengono raccontate.

Arriva in televisione Casini? E' quello che ha rinfacciato la questione morale a D'Alema dopo aver rinnovato la fiducia a Cuffaro.
Va in televisione D'Alema? E' quello della bicamerale, della mancata risoluzione del conflitto di interessi, per cui vale la battuta della Guzzanti (quando ancora andava in televisione a farne la caricatura) "Silvio Berlusconi, il conflitto di interessi è tuo. E allora risolvitelo da te."

Va in televisione Berlusconi? Beh qui c'è l'imbarazzo della scelta: da cosa vogliamo iniziare, dalla P2, dal conflitto di interessi, dalle leggi ad personam, dai rapporti mai chiariti con la mafia (Dell'Utri, Mangano).
"Non mi sono mai arricchito con la politica".
E allora come spiega che nel 1994 possedeva beni per 3,1 miliardi di euro, e oggi viaggia a quota 9,6 miliardi di euro? Come spiega che le azioni mediaset sono salite del 187% tra il 1996 e il 2005, quando nel resto dell'Europa i titoli TV sono scendevano in media del 4%? Ricordiamo che nel 1993 la Fininvest aveva 4500 miliardi di debiti. Oggi ha 2,5 miliardi di euro di ricavi all'anno (per pubblicità).
(Dal libro di Marco Travaglio e Peter Gomez, Inciucio)

Fassino? Fassino e D'Alema (e Bassasini, Visco ...) sono gli uomini dell'inciucio, della miopia (a voler essere cauti) nei confronti dei furbetti del quartierino, che hanno appoggiato la scalata di Unipol a BNL, appoggiando implicitamente manager come Consorte, Gnutti, Fiorani ...
La faranno, in caso di vittoria, una legge seria sul conflitto di interessi, affronteranno la questione morale mettendo degli sbarramenti contro politici indagati o condannati per reati gravi? Cambieranno la legge elettorale?
Intanto io queste cose me le segno su un taccuino. Non si sa mai.

Intanto, per tornare alla par condicio, da ieri in vigore, ieri sera su rete4 è stato trasmesso tutto l'intervento di Berlusconi .... alla faccia delle regole.
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