13 marzo 2006

Guerriglia a Milano: le reazioni politiche

Premessa: la condanna per le violenze, le auto bruciate, i feriti, le vetrine distrutte rimane.
Ma mi sento di dover fare delle puntualizzazioni sulle reazioni dei politici della CdL.
Non sarà sembrato loro vero, vedere d'incanto sparite dai giornali le notizie su Cesa, Storace e il laziogate, Berlusconi e la magistratura ad orologeria ....


Fini "Se si candidano i no global in Parlamento le condanne diventano meno credibili"
Meglio i fascisti veri e propri come Boccacci, Romagnoli (quello delle camere a gas) ...

Casini "I centri sociali non devono stare in Parlamento e chi incendia le macchine deve stare in galera: sulla legalita' non siamo disposti a fare sconti"
Capito, nessuno sconto. Cesa e Cuffaro sono avvertiti.

Bossi "Abbiamo portato milioni di persone in piazza senza rompere una vetrina, senza mai bruciare un'auto - osserva il leader del Carroccio - i nostri giovani sono giovani educati ai valori lontani dalla violenza. La nostra è una strada sana".
Si è dimenticato quello che successe il 13 giugno scorso, quando durante la manifestazione per ricordare la morte (assurda) del giovane Claudio Meggiorin, un gruppo di skin cercò di
linciare un ragazzo albanese.

Un consiglio ai camerati autonomi: travestitevi da fascisti, con fez, alabari, stendardi e il resto. Dopo la pacifica sfilata della Fiamma Tricolore, a Milano essere fascisti non è più reato.
Si può urlare "Fini boia ..." "Boia chi molla è il grido di battaglia ...".
E' vero che, prima della manifestazione, gli striscioni con i simboli fascisti sono stati ritirati dalla polizia.
Ma non sono stati ritirati, invece, gli
striscioni contro la guerra in Iraq, in quanto «siamo a favore della guerra del popolo palestinese e iracheno - ha spiegato l'ex leader del Movimento politico occidentale, Maurizio Boccacci -. Siamo antiamericani».
Boccacci condannato a 5 anni nel 1994 per gli incidenti dopo la partita Brescia Roma, dove fu accoltellato il vicequestore Giovanni Selmin, ha concluso la manifestazione in questa maniera:
«Eccolo il saluto romano! - ha detto Boccacci salutando a braccio teso -. Ora mi denuncino pure per apologia del fascismo, ne sono fiero». Al che buona parte dei presenti ha risposto salutando romanamente e gridando: «Duce, duce!».

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Una cosa è certa: fascisti, ma tranquilli, quelli della Fiamma Tricolore (sono miei avversari, io sono antifascista), fascisti, ma violenti e pericolosi, i no global...

Anonimo ha detto...

Ma non è vero solo sono piu furbi.
A Milano quelli lì sono anni che fanno danni seri. Compreso l'assassinio di Dax.
Non siamo perbenisti e ingenui.