13 marzo 2006

La loro campagna elettorale ...

A devastare Milano sono stati gli amici di Prodi ... e anche il ricco corriere. Questa la tesi di Feltri.
Proprio me lo immagino Mieli, mentre prepara le barricate contro la polizia.

Come a dire, a
Sant'Anna di Stazzema sono stati gli amici di Fini.
A
Capaci sono stati gli amici di Dell'Utri.
In via D'Amelio è stato qualche amico di Cuffaro.
Come a dire che a Piazza Fontana, a piazza Della Loggia, le bombe le hanno messe gli amici di Giulio ...

Proprio una panacea per tutti i mali, gli scontri in Buenos Aires di sabato. Una catarsi direi.
Per fortuna che qualcuno che c'era inizia a raccontare.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

L’apologia del fascismo è un reato previsto dalla legge 23 giugno 1952, n. 645 (contenente “Norme di attuazione della XII disposizione transitoria e finale (comma primo) della Costituzione”), anche detta “Legge Scelba”, che all’art. 4 sancisce il reato commesso da chiunque “fa propaganda per la costituzione di una associazione, di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità” di riorganizzazione del disciolto partito fascista, oppure da chiunque “pubblicamente esalta esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche”.

La “riorganizzazione del disciolto partito fascista”, già oggetto della XII disposizione transitoria della costituzione italiana, si intende (ai sensi dell’art. 1 della citata legge) riconosciuta “quando una associazione, un movimento o comunque un gruppo di persone non inferiore a cinque persegue finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politica o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza, o svolgendo propaganda razzista, ovvero rivolge la sua attività alla esaltazione di esponenti, principi, fatti e metodi propri del predetto partito o compie manifestazioni esteriori di carattere fascista.”

La legge prevede per il delitto di apologia sanzioni reclusive, più severe se il fatto riguarda idee o metodi razzisti.
http://guerrillaradio.iobloggo.com/archive.php?eid=1286

Anonimo ha detto...

Era ora!!!
Milano: Indagati organizzatori del corteo della Fiamma Tricolore
Domenica, 19 marzo


Ci sono gia' alcuni indagati in un' inchiesta aperta dalla Procura di Milano sulla manifestazione della Fiamma Tricolore di sabato 11 marzo.Le indagini ipotizzano il reato di manifestazione fascista . Saranno dunque condotti accertamenti su tutti gli organizzatori della manifestazione del Movimento Sociale-Fiamma Tricolore e contro la quale sabato scorso, prima dello svolgimento, c'era una contromanifestazione non autorizzata dei centri sociali culminata nei disordini in corso Buenos Aires.


La procura della Repubblica di Milano ha aperto un fascicolo di indagine sul corteo della "Fiamma Tricolore" del pomeriggio dell'11 marzo scorso, quello che una parte dei centri sociali intendeva contestare con la manifestazione non autorizzata sfociata nella mattinata dello stesso giorno in scontri con le forze di polizia in corso Buenos Aires. La notizia relativa alla decisione di aprire l'inchiesta è stata data dal procuratore aggiunto Armando Spataro. Secondo la procura di Milano sarebbe stata violata la legge Scelba del 1952 che vieta le "manifestazioni fasciste".

Nel corso del corteo di Fiamma Tricolore svoltosi senza incidenti molti partecipanti avevano inneggiato al "Duce", sfilando con simboli del ventennio e croci uncinate. Attraverso la visione di filmati del corteo da parte della Digos sarebbero state indentificate numerose persone già iscritte nel registro degli indagati. Gli inquirenti, inoltre, stanno continuando a esaminare il filmato degli scontri di Corso Buenos Aires per individuare nell'area antagonista altri responsabili degli incidenti. Stando a quanto si apprende sarebbero in arrivo le richieste all'ufficio gip di nuovi provvedimenti restrittivi.

Sarebbero stati idenitificati tutti i partecipanti alla riunione del primo marzo scorso presso il centro sociale "Pergola Tribe" che secondo un rapporto della Digos sarebbe servita per pianificare gli scontri di sabato 11 marzo. Sempre sulla base dei filmati, i pm potrebbero chiedere la revoca della custodia cautelare in carcere per alcune delle persone arrestate con l'accusa di concorso materiale e morale in devastazione, incendio e resistenza a pubblico ufficiale