10 marzo 2006

Un watergate alla carbonara

La notizia:
Pierpaolo Pasqua e Gaspare Gallo, rispettivamente capo e responsabile della divisione security della Ssi, una azienda di investigazioni private, arrestati mercoledi' su emissione di una ordinanza di custodia cautelare del gip del Tribunale di Milano, sono indagati anche dalla procura di Roma nell'ambito della inchiesta sulla intrusione nel sistema informatico nell'anagrafe del comune di Roma. Il reato loro contestato è introduzione in sistema informatico.

Erano indagati a Roma proprio nell'ambito dell'inchiesta che era stata avviata sulle possibili interferenze avvenute nel sistema della Laziomatica durante le Regionali passate.

Ma altri investigatori sono finiti in
manette:
In manette mercoledì all’alba sono finiti 11 investigatori privati, due marescialli della Guardia di finanza, un poliziotto e due dipendenti della Telecom. Insomma una vera e propria rete di investigatori privati che ottenevano informazioni “sensibili” di cittadini ignari da pubblici ufficiali e poi le rivendevano.
Oltre agli arresti vengono fatte un po’ in tutta Italia varie perquisizioni in uffici e agenzie investigative. Il problema è che viene perquisito anche l'ufficio di Nicolò Accame, ora a capo della Comunicazione del Ministero della Salute e al tempo delle regionali nel Lazio coordinatore della campagna elettorale della 'Lista Storace'. L’ipotesi in questo caso, come scrivono Repubblica e
Corriere è che si sarebbe avvalso «dei servizi degli spregiudicati private eyes contro la camerata-rivale Alessandra Mussolini e contro Piero Marrazzo, avversario nelle elezioni per la presidenza della Regione Lazio»


Riassumendo, ci sarebbe un presunto coinvolgimento dello staff dell'ex governatore Francesco Storace in attività di spionaggio, a danno degli avversari politici Piero Marrazzo e Alessandra Mussolini.

Storace, contrattacca:
Una calunnia grande come una casa", che "non servirà ad intimidirmi".
Il ministro ha parlato di "schizzi di fango", di "sterco", di "linciaggio" e di un "calendario che ci ricorda che siamo a trenta giorni dal voto".

La Mussolini, che sarebbe una vittima del presunto spionaggio
commenta:
Berlusconi - ha spiegato - mi ha assicurato in modo drastico che farà luce su questa brutta vicenda.
Tranquilla, gli devono aver promesso il posto al sole ... Anzi, si lancia pure in una battuta sul candidato
Luxuria
"Si veste da donna e crede di poter dire quello che vuole. Meglio fascisti che froci".

Riassumendo, c'è un'inchiesta che coinvolge personalità politiche, ora al governo, enti di polizia, in attività di spionaggio.
E torna in mente la dichiarazione di Cossiga, che aveva parlato dell'esistenza di una linga manus dietro l'uso delle intercettazioni telefoniche. E si riferiva al caso Unipol, per la telefonata tra Fassino e Consorte.
Technorati: , ,

Nessun commento: