17 maggio 2006

Quer pasticciaccio brutto de Palazzo Chigi


Totoministri.
Hanno aggiunto nuove poltrone per soddisfare i commensali a tavola.
Due vicepremier, una a Rutelli e l'altro D'Alema, che faranno sembrare Prodi come Gesù Cristo in mezzo ai ladroni.
Due sottosegratari alla presidenza.
Ministeri scorporati per dare la cadrega a tutti:
"il Welfare «spacchettato» in tre la pasionaria della Margherita andrà alla Famiglia e pazienza se il Prc protesta perché, tolto anche il Lavoro, a Paolo Ferrero restano solo le Politiche sociali. Ha protestato anche lei, la Bindi («Famiglia, e che roba è?»), ma poi si è rassegnata. E Antonio Di Pietro? Annuncia che le Infrastrutture sono sue, ma chissà se lo hanno informato che i Trasporti andranno al Pdci, che visti i veti su Alberto Asor Rosa è pronto a schierare il rettore di Viterbo Marco Mancini o il sindacalista Giampaolo Patta.Alfonso Pecoraro Scanio l'ha spuntata, avrà l'Ambiente. E Paolo Gentiloni le Comunicazioni. Ma nei Ds è di nuovo burrasca tra dalemiani e fassiniani. Il segretario ha ottenuto Rapporti col parlamento e Riforme per Vannino Chiti e Lavoro per Cesare Damiano, così Luciano Violante resterà fuori. Pierluigi Bersani va alle Attività produttive, Barbara Pollastrini alle Pari opportunità e Fabio Mussi all'Università. E Livia Turco soffia la Salute a Beppe Fioroni, che andrà all'Istruzione. Mancava un ministro del Sud e i Ds hanno scelto il bassoliniano Luigi Nicolais per Innovazione e funzione pubblica: ci sperava Linda Lanzillotta, ma dovrà contentarsi degli Affari regionali. "

Dov'è la nuova aria di primavera che era stata sbandierata dopo il voto?
Questa è la solita politica della spartizione delle poltrone.
Politica che se ne infischia delle spinte dal basso, dei messaggi arrivati con i voti delle primarie.
Ora inizierete a pensare ai nostri problemi, dopo che avete sistemato i vostri?

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