20 giugno 2006

Fino all'ultimo respiro

Nodo scorsoio.
Questi nodi sono chiamati anche cappi o lacci. La loro caratteristica è quella di stringersi attorno agli oggetti sui quali sono fatti: quanto più forte è la tradizione esercitata sul corrente tanto più forte il nodo scorsoio stringe l'oggetto attorno al quale è avvolto. Il fatto che la presa dei nodi scorsoi sia direttamente proporzionale alla tensione del cavo costituisce più un difetto che un pregio. Questa caratteristica, infatti, limita il loro impiego a quei casi in cui si è ben certi che la tensione del cavo è costante; all'inverso, l'allentarsi della tensione del cavo rende i nodi scorsoi estremamente insicuri. In conclusione, a parte impieghi ben definiti, è consigliabile evitare l'uso dei nodi scorsoi.


L'immagine si ripresentava ogni volta: lui in bilico su una croce, un nodo scorsoio che si stringeva attorno al suo collo, le gambe che tremavano. Le braccia legate dietro la schiena ....
La verosimiglianza del ricordo lo aveva sconvolto sin dalla prima volta. Gli sembrava di sentire la sensazione di ruvido della corda sulla pelle. Sentiva l'odore acre del sudore, del suo sudore ....
Arrivava persino a sentire la goccia di sudore scendergli giù dal collo, finire in mezzo alle scapole .....

Come cazzo era arrivato a quello? Ad infilare la sua testa in quel cappio? A salire (da solo?) su quel pezzo di legno?Si sentiva in bilico: qualsiasi movimento avrebbe potuto essere l'ultimo, non poteva respirare forte (anche se il panico gli aveva fatto accelerare i battiti ed aumentare il desiderio di ossigeno), non poteva liberarsi, non poteva fare nulla.Solo aspettare l'ultimo respiro. Quello liberatorio.

Si dice che negli ultimi istanti, ti scorre davanti agli occhi tutta la propria vita. Beh, non è vero.
La percezione dei sensi aumenta in modo impensabile: si sentono i battiti del proprio cuore in gola, tutti gli odori e i sapori.
E una luce, forte, luminosa, intensa, che rende tutto uniforme e indistinto: forme e contorni. Un unico magma, come quello originario della terra. Come a dire che si torna sempre al principio di tutto. Polvere siamo e polvere torneremo.

Tu tum .. Tu Tum .. Tu tum ... Tu tum ... Tu tum ...
Tu tum .. Tu Tum .. Tu tum ... Tu tum ... Tu tum ...

fino a quando il cuore continuerà?

Tu tum .. Tu tum ...
Tu tum .. Tu tum ...
Tu tum .. Tu tum ...


Passi che si avvicinano: un risveglio brusco. Sudato come un feto appena uscito dall'utero.
Cazzo un'altra volta, quel maledetto sogno. Fino a quando?

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