06 settembre 2006

Effetto indulto a Napoli

Effetto benefico, per alcuni camorristi in carcere anche per altri reati, non di camorra, per i quali hanno goduto di uno sconto della pena.
Che tornano poi a delinquere.
E adesso chi lo dice ai napoletani che, per scarcerare qualche vecchietto (come Previti, poverino ...) in carcere, qualche amico del quartierino, stanno tornando a casa anche dei capizona?

Verrebbe da chiedersi come mai mandiamo i soldati in Libano, per una causa giusta s'intende, e invece lasciamo intere aree del nostri paese senza alcun controllo ... la Campania, la Sicilia. Aspettiamo anche qui un intervento dell'ONU? I caschi blu a Scampia?
Technorati: ,

10 commenti:

Anonimo ha detto...

io sono napoletano, abito ai quartieri spagnoli, e quindi lo puoi dire a me meglio di chiunque altro.
io ho voluto l'indulto, perché le inefficienze del sistema giudiziaro e carcerario statali (insufficienze gravi, visto che mietono vittime tra malattie irreversibili, condizioni di vita disumane e suicidi) non possono ricadere sui detenuti, assolutamente.
io sono stato d'accordo, e so bene cosa significa per il mio quartiere, e cosa succederà, a breve. allora, ridurre l'indulto ad un inciuco per graziare qualche previti o qualche furbetto del quartierino, a fronte di 13mila detenuti liberati, è sinceramente offensivo

alduccio ha detto...

Ma sono usciti anche dei camorristi: non era meglio ridurre lo sconto della pena, anzichè di tre anni, di un solo anno, per diminuire gli effetti?

Anonimo ha detto...

non è possibile ragionare in questi termini, perché se c'è un'emergenza umanitaria è necessario agire concretamente, un anno non sarebbe stato sufficiente e addirittura farlo con l'intenzione di evitare la liberazione dei soggetti di cui parliamo avrebbe calpestato tutti i principi del diritto.
la falla risiedeva nell'obsolescenza di alcuni strumenti giuridici che hanno impedito ai capifamiglia di cui parliamo di essere condannati per associazione a delinquere di stampo mafioso (e di conseguenza di essere esclusi dai benefici dellìindulto com'è ovvio che sia). quindi la colpa non è dell'indulto, ma è a monte, e di eccezioni non se ne possono fare perché è inutile spiegare quanto sia decisivo e fondamentale la procedura per la certezza e la legittimazione del diritto

Anonimo ha detto...

d'accordo con Proudhon.
Scusate ma..il link riportato parla di "legge mastella".
Quale legge Mastella???
http://moltitudini.splinder.com

Anonimo ha detto...

Anche tu credi alle vittime di Indulto, il criminale gentiluomo?
Non ero e non sono d'accordo su come si è giunti all'indulto, ma il Roma e Corvo rosso dovrebbero vergognarsi per quei titoli e quei contenuti.
Trovi la mia analisi (semiseria, come posso) qui:
Corvo rosso non avrai il mio plauso

A.I.U.T.O.
Associazione Italiana
Uomini Troppo Oppressi

Anonimo ha detto...

attendevo risposta...volevo sapere cosa sarebbe la "legge mastella" di cui parla il link.
Perchè se si riferisce all'indulto..mastella c'entra davvero un fico secco.
http://moltitudini.splinder.com

alduccio ha detto...

Per Moltitudini: In che senso Mastella non c'entrerebbe per nulla con l'indulto? Non è guardiasigilli?

Anonimo ha detto...

Uh signur!
E qui ti volevo.
Embè?

L'indulto non è nè un provvedimento del governo, nè un provvedimento del guardasigilli: tanto è vero che nella scorsa legislatura Forza Italia portò in aula un testo su amnistia ed indulto contro il parere del ministro Castelli.

La legge non passò perchè i DS votarono NO.

L'Indulto NON E' DI COMPETENZA DEL GOVERNO O DEL MINISTERO.

Mastella è poi a favore dell'indulto..ma è del tutto irrilevante ed accessorio0.
Se fosse stato contrario..non cambiava nulla.
L'indulto è frutto di una LEGGE che nasce in parlamento.

Il governo c'entra nulla, non potrebbe visto che serve il quorum, e per altro alcuni partiti della maggioranza hanno votato no.

Il governo non centra, il ministro nemmeno, non è un decreto, non è stato discusso in consiglio dei ministri.
Se anche Mastella si fosse steso a palazzo Chigi o in via arenula, la legge (scritta da Buemi) sarebbe passata così com'è.

http://moltitudini.splinder.com

Anonimo ha detto...

io spero che chi ha scritto quella roba linkata non sia un giornalista..perchè chiamarla legge "mastella" è sbagliato sia formalmente (semmai legge buemi pecorella) che politicamente.

Se un giornalista fa una gaffe simile andrebbe licenziato.

alduccio ha detto...

D'accordo: non chiamiamola legge Mastella.
Rimane il problema di fondo: con l'indulto sta uscendo dal carcere gente pericolosa che torna a delinquere.
Se chi governa non ci ha pensato prima, male.
C'è tempo per pensarci ora?