13 ottobre 2006

Annozero: i precari a Bologna

Tema della puntata il confronto tra i precari di giorno e i precari del mondo della notte.
Puntata interessante, sebbene l'introduzione della Borromeo sui suoi inizi come modella risulti un pò irritante. Capisco come sia difficile a 14 anni girare il mondo .. ma in confronto a chi, a 30 anni, con due lauree alle spalle, è costretto al capestro dei contratti a termine, senza vedere riconosciuta la propria professionalità, le sue parole erano come uno schiaffo in faccia.

I precari del giorno sono spesso universitari (il 52% della popolazione) che per pagarsi le rette e gli affitti in nero (nel 50% dei casi, crescuiti del 80% negli ultimi 7 anni) sono costretti a lavorare. In nero s'intende.In un call center come quello di Zetanet (che gestisce i clienti Fastweb): dove possono essere licenziati da un momento all'altro, per guadagnare uno stipendio da fame.
Lo scandalo è che anche i dipendenti del comune, dove è sindaco l'ex sindacalista Cofferati, sono precari. Precisamente 1 su 4. E Cofferati? Ha spiegato che, poverino, lui non può farci niente, non mette voce sulle cooperative ... di cosa è sindaco un sindaco che non può far nulla?
Una generazione di persone umiliate, senza futuro, senza speranze.

Altro discorso sui precari della notte: P.R., cubiste, ragazze immagine, che lavorano di notte e rintrano a casa proprio mentre i precari di giorno vanno a lavorare. Ma non è l'unica differenza: spesso molti di loro hanno avuto una precedente esperienza in fabbrica (un miraggio per i precari di giorno), da cui sono scappati. Troppa fatica e pochi soldi.

In studio Travaglio, che ha parlato dei "non precari" per eccellenza. I nostri politici: età media 54 anni (per i senatori 59). Una classe di Gerontocrati, attaccati alla sedia come cozze (da De Mita a Mastella cavalcano i lustri), insensibili e impermeabili agli scandali e alle polemiche. Alla loro età farebbero bene a non assumere stupefacenti, sottolineava Santoro, oppure sono proprio questi ad allungare la loro vita.

E lo scandalo delle iene non è il primo, a riguardo della droga: vi ricordate il caso Miccichè? e l'arresto delle guardie del corpo del senatore Colombo?
Chissà quanti di loro han votato la legge che vieta l'uso delle droghe, essendone consumatori?
Il parlamento, continuava Travaglio, è ormai diventato una zona franca, di inamovibili: the untouchables. Intoccabili dalle intercettazioni, dalle indagini ...

Era presente anche il ministro Damiano, che ha difeso la finanziaria dalle critiche di Confindustria e Alemanno (ex ministro dell'agricoltura).

Molto interessante la testimonianza di Michela Murgia, raccontata nel suo blog e poi nel libro "Il mondo deve sapere". Operatrice di call center per la multinazionale Kirby, racconta le tecniche di condizionamento e le riunioni motivazionali, le premiazioni e le umiliazioni pubbliche, orari, salari e punizioni aziendali...
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2 commenti:

Anonimo ha detto...

E che dire degli autori del reportage su Bologna?
Giovani ragazzini...sarebbe interessante sapere quali siano i criteri di assunzione adottati da Santoro...
Mi spiace, ma anche se i temi trattati sono importanti, questo programma di Santoro proprio non lo digerisco.

alduccio ha detto...

I ragazini saranno stati assunti come free-lance. Non mischierei le due cose.
Comunque puntata sottotono: non mi è piacuito l'accostamento tra precari della notte e quelli di giorno. Poteva essere più incisivo.