19 ottobre 2006

Gli sprechi della politica

La spesa per i consulenti esterni, assunti dal comune di Milano è pari a 7 milioni di euro, con stipendi medi di 100000 euro.

Basilio Rizzo (Miracolo a Milano), presenterà una denuncia alla Corte dei Conti, per chiedere la verifica se, per i ruoli indicati, non esistessero già in comune delle persone con le giuste competenze.
Come per es la dott. sa Faraci:
€ 108.570,00.= Dr.ssa Marianna Faraci – Dirigente Resp. Servizio Pianificazione e Programmazione Servizi D.C. Famiglia, Scuola e Politiche Sociali.
Si è occupata della comunicazione del sindaco Moratti durante la campagna elettorale.

I soldi per i precari non si trovano mai, mentre quelli per assumere i dirigenti esterni si trovano sempre.

Qui la lista dei Dirigenti Esterni assunti dal 6 settembre 2006 per 5 anni, fino al termine del mandato del Sindaco Moratti.

C'è poi il caso dell'assessore
Simini (Assessore alle Infrastrutture e ai Lavori Pubblici ), che si sta costruendo una sua reggia nel palazzo di via Pirelli 39.

250 metri quadrati di spazio con vista sulla città, di cui 150 per il suo ufficio, il tutto coperto con parquet di teck a oltre 200 euro al metro quadrato, le pareti in pregiato intonaco veneziano, le coperture dei condizionatori sempre in teck, uno dei 2 bagni nuovi con la doccia e il parquet a terra, e per la porta di ingresso a gli uffici?? Una splendida porta fatta a vetrata con il simbolo del Comune di Milano (che si è portata dal precedente ufficio) del valore di … 10.000 euro

Ma gli sprechi a livello locale sono uno specchio degli sprechi della politica nazionale. Come altro definire i costi per vestiti, auto blu e arredi, aumentati del 36%, come scrive in un articolo del
Corriere Gian Antonio Stella?

O il costo degli arredi dell'affitto dei palazzi per Camera e Senato (sempre G. Stella con Sergio Rizzo sul
corriere)?
"la Camera ha continuato a espandersi e oggi spende in affitti 32 milioni e 585 mila euro destinati a salire l'anno prossimo di altri 1,3. Una somma enorme, alla quale vanno sommati i soldi spesi per le manutenzioni ordinarie: 13,5 milioni. Quanto al Senato, che riesce a spendere in canoni 5 milioni e 750 mila euro nonostante occupi un sacco di palazzi (dal "Madama" al "Carpegna", dal "Giustiniani" al "Cenci") avuti in uso gratuito dal Demanio, era così affamato di metri quadri che un paio di anni fa ha comprato un paio di proprietà, in Largo Toniolo e in via dei Chiavari, per 21 milioni e 692 mila euro. Un affarone, dicono. "

Vogliamo ridurre i costi dello stato? Allora sappiamo come fare.

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