01 ottobre 2006

Non di sola fiction

In prima serata su Rai1, la fiction su Giovanni Falcone. Immagino sarà un'ottima produzione, curata, con una buona recitazione degli attori (Dapporto per Falcone e Sofrizzi per Borsellino).
Scommetto che ci scapperà anche una lacrima durante le scene che ricostruiranno l'attentato di Capaci (“a Capaci, unni ci facemmu l'attentatuni”).

Ma rimarrà sempre una fiction: saprà ricostruire il clima avvelenato della procura di Palermo? I politici che venivamo a Palermo solo per i funerali degli agenti, procuratori, uccisi dalla mafia. Il clima avvelenato contro Falcone, accusato di gestire a modo suo i pentiti, di organizzarsi gli attentati (come dopo l'Addaura).
Non credo. Per questo io questa sera credo che la non la guarderò.
Preferisco leggermi i suoi libri (“Cose di mafia”), i libri sulla mafia di Saverio Lodato.
Ci sarà, invece, chi si guarderà la fiction oggi, che ritrae il magistrato come un eroe, e si metterà a posto con la coscienza.
E poi si dimentica di Falcone per il resto dell'anno, e non si ricorda che, in questo momento, presidente della regione è un certo Totòvasa vasaCuffaro, indagato per mafia. Uno personaggio che definire ambiguo è poco, di cui i giornali parlano poco.
Falcone saltò in aria con la moglie e la scorta in 23 maggio 1992: come mai questa fiction viene trasmessa oggi? Cosa succedeva in Italia a maggio: c'erano le elezioni regionali (in Sicilia) e i vertici Rai preferirono far slittare la messa in onda per evitare di avvantaggiare la candidata Rita Borsellino contro Cuffaro.
Gli stessi dirigenti Rai, ipocriti, che domani loderanno questa produzione televisiva ....
Mafia 1 – Rai 0.
Non è con una fiction su Falcone (e non contro la mafia collusa al potere politico) che si combatte la mafia e si onora la memoria di questa persona dotata (qualità rara, oggi) di un senso dello stato, della giustizia:
Ma a lei, chi glielo fa fare, tutto questo?
Lo spirito di servizio.


Buona visione a tutti.
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