23 novembre 2006

Cuffaro vende il Castello a Pirelli

Come far rientrare i conti in rosso della regione Sicilia? Tagli gli sperperi nella sanità? Le convenzioni con enti esterni? No, assolutamente. Si vendono i gioielli di famiglia:

Conti in rosso: Cuffaro vende il Castello a Pirelli

Appartamenti, palazzi, alberghi, terreni, boschi, spiagge e pure un castello. Perché l´ente guidato da Totò Cuffaro, per far cassa e tamponare i disastrosi conti (un «buco» che si aggira attorno ai due miliardi di euro) dopo cinque anni di governo, ha deciso di vendere. Vendere tutto è la parola d´ordine di Palazzo d´Orleans, sede del Governo regionale, e se continua così non è detto che non si vendano pure quello. E pazienza se domani la Regione pagherà affitti salati per alloggiare i suoi diciassettemila dipendenti in palazzi che prima erano suoi, l´importante è far cassa. Al più presto possibile.

Così, all'appello di un «Cuffaro con l´acqua alla gola» per dirla con le parole del segretario siciliano di Rifondazione Comunista Rosario Rappa che accusa inoltre il governatore di cedere senza le adeguate garanzie il patrimonio immobiliare della Regione a Marco Tronchetti Provera, che lo stesso Rappa definisce «l´uomo più indebitato d´Italia», rispondono 5 colossi della finanza internazionale, con capofila come Bnl, Beni Stabili gestioni, Rif Fondi assieme ai tedeschi di Deutsche Bank, Investire e la cordata Pirelli Real Estate che comprende Banca Intesa, Caboto, Mcc e Capitalia. Ma all'apertura delle buste, pochi giorni fa, il colpo di scena: l'unica offerta a rimanere in piedi è proprio quella Pirelli, gli altri quattro gruppi alla fine hanno deciso di non partecipare alla gara. Così Tronchetti si mette alla testa di un´operazione da 800 milioni di euro, anche se ancora non è stata resa nota la proposta finanziaria fatta da Pirelli Re.

Tanto di cappello governatore Cuffaro. Pardon, tanto di coppola!

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