23 febbraio 2007

Incontro col Duca

Alla Feltrinelli di Buenos Aires, ieri sera c'è stata la presentazione de "Il ritorno del Duca".
La presentazione è iniziata con la proiezione del documentario Scerbanenco by numbers di Stefano Giulidori, che mostrava le immagini della Milano di ieri, di oggi. Da corso Buenos Aires alla Stazione Centrale: una voce raccontava le più belle pagine dei romanzi di Scerbanenco, sulle note di Tenco "Un giorno dopo l'altro" .. ogni volta che ascolto l'attacco della canzone la vibrazione della voce di Tenco mi fa venire i brividi.

Ma torniamo alla presentazione, condotta dal grande Luca Crovi assieme al curatore della raccolta Gian Franco Orsi. Che ha svelato un segreto: le due lettere presenti nell'introduzione al libro sono in realtà apocrife anch'esse e i racconti della raccolta sono 18 e non 16.
"Noi dobbiamo tutto a Scerbanenco: ai suoi tempi non c'ernao altri giallisti italiani. Per noi è stata una pietra miliare. Paragonabile a Chandler, Agata Christie, conan Doyle".


Nunzia Monanni, amica di Giorgio, ricordava i suoi legami con la Questura, con gli amici medici,da cui prendeva spunto per i suoi racconti col protagonista medico-investigatore.
Alcuni degli scrittori della raccolta erano presneti alla serata: a cominciare da Alan Altieri.
"Ogni titolo dei suoi libri è uno statement politico" ha esordito Alan. "Dai temi trattati nei suoi libro ho preso quelli dell'eutanasia e dell'ipocrisia; ho portato Duca fuori dal suo contesto, ai giorni nostri e ho cercato di offendere tutti (politici e giudici) e di essere quanto più politicamente scorretto".

E ci è riuscito in pieno: rileggettevi il passaggio dove Duca si scontra con una magistrata
" ... una classe politica di corrotti, un popolo di mafiosi ..".
Sono intervenuti poi Alfredo Colitto "ho cercato di mettere in evidenza la differenza tra eutanasia e omicidio".

Matteo Bortolotti "sono cresciuto con il libro Venere privata sotto il cuscino".
Giuseppe Pederiali "sono l'unico ad essere andato fuori tema .. perchè protagomista del mio racconto non è Duca Lamberti ma l'ispettore Camilla Cagliostri, che segue un'indagine che ricorda da vicino I milanesi ammazzano di sabato".
Da Napoli è arrivata anche Carmen Iarrera, anche lei per testimoniare l'importanza dei gialli di Scerbanenco nella sua formazione di scrittrice.


Al termine della serata, un rinfresco per tutti "e Alan non sparerà a nessuno !!" scherzava Luca Crovi.
Technorati: ,

Nessun commento: