04 marzo 2007

Riccardo Iacona: Pane e politica

Chissà se lo ha fatto apposta Riccardo Iacona (e i vertici Rai) a far uscire adesso la serie di tre puntate del reportage “Pane e politica”. Un viaggio dalla Calabria a Roma per raccontare la politica come è oggi e le nuove dinamiche che la regolano.

Proprio in queste settimane abbiamo assistito al quasi crollo del governo, una manifestazione di massa contro una base americana (avete letto, a proposito, che ora anche Andreotti è contrario), il voto di fiducia col rinforzino di Follini, e l'uscita dei 12 punti prioritari con l'uscita (forse) dei Dico ..
Ho visto cose, direbbe Rutger Hauer: la riforma della legge elettorale è diventata una priorità (perchè, se il governo dovrebbe durare 5 anni?); altre riforme finire sotto silenzio (la nuova Rai col vecchio digitale terrestre); vecchi progetti tornare alla ribalta, come la TAV. Perchè questa politica con così poche idee riformiste? Così legata agli affari, agli interessi, incapace di guardare oltre il dopodomani?

Iacona cambia angolatura, nella sua analisi della cosa politica: non la politica dall'alto, coi politici da prima pagina, ma quella degli sconosciuti. I reportage mettono a fuoco la crisi della rappresentanza dei partiti tradizionali, l'avanzare del partito persona (vi ricorda qualcosa?), gli esorbitanti costi della politica (evidenziati dagli articoli di G.A. Stella sul corriere e da Report): oltre 650000 stipendiati, i cui costi sono secondi solo ai costi della scuola.

Riccardo Iacona parte da Catanzaro, con l'elezione del sindaco: città dove si assiste alla creazione di improbabili alleanze elettorali, in un proliferare di liste civiche, partiti e partitini.
Lo sguardo si allargherà poi sulla Calabria, dove veramente è la politica (e gli incarichi pubblici) che da il pane per campare alla gente: si parla dei partiti persona in grado di elargire favori (dal comune, dalla provincia, dalla regione) al proprio elettorato. Gli amici dei miei amici, sono miei amici.
Si parlerà dell'omicidio Fortugno, degli undici mesi che ci sono voluti per nominare il sostituto (impiegato, evidentemente, per la spartizione del potere), per poi arrivare a Roma. Vicenda che torna ora sui giornali per le indagini che ora coinvolgono anche la vedova, Maria Grazia Laganà.
Altra sede di sprechi: a partire dai 102 tra ministri, viceministri e sottosegretari.
Scommettiamo che dopo la puntata ci saranno altre polemiche (come dopo la puntata di Annozero su ndrangheta e Calabria): la solita sinistra che attacca se stessa ..
Technorati: ,

10 commenti:

Anonimo ha detto...

ho seguito la puntata di ieri 11/03/07. nonostante fossi già abbondantemente conscio della bassezza raggiunta dalla politica senza distinzione di schieramento, questa inchiesta è riuscita a sorprendermi (e scandalizzarmi) ancora una volta. un bravo a riccardo iacona. continuerò a seguirvi e forse potrei aggiungere anche il mio piccolo personale contributo. una sola riflessione: invece di bisticciare su destra e sinistra, facendo così il gioco di chi comanda, perchè non sfruttiamo questo blog conoscendoci meglio fra tutti quelli che non ne possono più di essere schiavi degli interessi di questi mangiapane a tradimento?

Anonimo ha detto...

Sono pienamente d'accordo con Marcello, noi popolo ci dividiamo tra destra e sinistra al bar negli uffici nei momenti di incontro piu' svariati e sempr piu' in maniera accesa, mentre lor signori davanti alle telecamere fanno lo stesso gioco, poi a luci spente si dividono pani e pesci.Non esistono i parititi in quanto tali cosi' come e' morta l'ideologia ci sono solo gruppi di potere impegnati a mantenerlo e svilupparlo dietro le false idee di un'ideologia morta e sepolta che dice e fa tutto ed il conrario di tutto come in un vortice cosi' profondo e torbido che alla fine non si capisce piu0 nulla che e'l'obiettivo per cui tutti colpevoli nessun colpevoli e la barca va....e noi affoghiamo...saluti

Anonimo ha detto...

Solo una parola per quanto visto fin'ora...
Vergogna e solo vergogna...
E noi abbiamo fatto la figura dei caproni che continuano a votare questa gente, mentre moriamo di fame con 500 € al mese. Ecco perchè la Calabria sta sprofondando... 1, 100, 1000 Iacona.

Anonimo ha detto...

Complimenti al giornalista Iacona...è entrato nel tessuto di una terra desolata circoscrivendo il CANCRO di una tela che mangia il suo ragno, un sistema diabolico che succhia la speranza ed uccide i propri nati, e schiaccia le coscienze. Lenta eutanasia. Popolo Calabrese non siamo che morti di pane. Siam tutti in questo tessuto di melma, siamo delle remore, siamo cancri senza metastasi, non sappiamo neanche morire. Sono attonito, eppur amo questa terra. Questo mi hai dato Iacona, mi sento in gabbia, tra le meglie del tessuto, non vorrei morire ingoiato dai miei denti, dalle bocche di gente disperata. Grazie ancora, anche se la speranza è volata via. Cervelli tornate, a qualcuno il cuore è rimasto...la Calabria ha bisogno di voi...non lasciate morire questi cuori: unica luce di una terra il cui respiro è in agonia...

Anonimo ha detto...

ciao sono marcello da r.c. ho seguito pane e politica e sempre di più sono convinto che (così come negli ultimi due anni) non andrò a votare.
come si fà a dare un voto a chi lo sfrutterà solo per i propi interessi "sistemando" solo le persone a lui care, penalizzando nel contempo chi lo ha votato? vedi esempio dei due ragazzi di Agecontrol Laureati nel campo specifico "trombati" a scapito di collaboratori del politico di turno (non laureati e senza competenza del settore), che magari e stato eletto anche con i voti dei malcapitati.
La mia decisione è presa, IO NON SARò MAI PIU' VITTIMA E COMPLICE DI QUESTO SISTEMA, MEGLIO L'ANARCHIA (ho andarsene a pesca).
Vi lascio alle vostre riflessioni.
distinti saluti marcello

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti, sono un Calabrese d.o.c. fino a poco tempo fa vissuto in Calabria e consapevole che tutto, dico TUTTO, funziona così: nei tribunali gli incarichi vengono assegnati secondo criteri clientelari per cui i curatori fallimentari o i CTU sono persone vicine ai giudicanti; nelle università si fa carriera anche attraverso canali terzi rispetto alla cultura ed alla scienza; anche nel settore primario della salute occorre avere un santo in paradiso. Ma la MIA CALABRIA non è diversa da tante altre realtà: allora occorrerebbe andare a vedere cosa accade nelle regioni rosse dove effettivamente esiste un clientelismo molto più diffuso ed anche .... ad es. nella provincia di Latina dove è appena stato nominato il collegio dei revisori dei conti che - guarda caso - è composto da persone di Forza Italia (consigliere comunale ed altro) che controllano per legge l'operato del Presidente della Giunta che è di .... Forza Italia. C'è qualcos'altro di più incompatibile!!!! NON E' SOLO LA CALABRIA MA TUTTO IL SISTEMA!!!!!!
CHE FINE A FATTO LA QUESTIONE MORALE?

Anonimo ha detto...

mi complimento con il dott. Iacona per essere riuscito con grande professionalità a mettere a nudo un sistema di governo e di politica regionale fatta soltanto di clientelismo e ignoranza a questo punto mi dispiace dire sia da parte dell'elettorato attivo, e su questo credo sia già abbastanza chiaro, ma con rammarico direi anche da noi calabresi che puntualmente ci rechiamo alle urne per dare potere e danaro a questi personaggi. Se, "inchieste" di questa portata, a livello giornalistico, fossero fatte in media ogni tre mesi, in settori istituzionali di una certa rilevanza come ad esempio riuscire a capire il meccanismo con il quale vengono rilasciate le pensoni di invalidità e quant'altro, si scoprirebbe nel giro di un anno la melma che ci sovrasta e quindi pensare seriamente una soluzione immediata e sicura, ed in primis chiedere la dimissione della giunta regionale e commissariare la calabria.

Anonimo ha detto...

mi complimento con il dott. Iacona per essere riuscito con grande professionalità a mettere a nudo un sistema di governo e di politica regionale fatta soltanto di clientelismo e ignoranza a questo punto mi dispiace dire sia da parte dell'elettorato attivo, e su questo credo sia già abbastanza chiaro, ma con rammarico direi anche da noi calabresi che puntualmente ci rechiamo alle urne per dare potere e danaro a questi personaggi. Se, "inchieste" di questa portata, a livello giornalistico, fossero fatte in media ogni tre mesi, in settori istituzionali di una certa rilevanza come ad esempio riuscire a capire il meccanismo con il quale vengono rilasciate le pensoni di invalidità e quant'altro, si scoprirebbe nel giro di un anno la melma che ci sovrasta e quindi pensare seriamente una soluzione immediata e sicura, ed in primis chiedere la dimissione della giunta regionale e commissariare la calabria.

Anonimo ha detto...

mi complimento con il dott. Iacona per essere riuscito con grande professionalità a mettere a nudo un sistema di governo e di politica regionale fatta soltanto di clientelismo e ignoranza a questo punto mi dispiace dire sia da parte dell'elettorato attivo, e su questo credo sia già abbastanza chiaro, ma con rammarico direi anche da noi calabresi che puntualmente ci rechiamo alle urne per dare potere e danaro a questi personaggi. Se, "inchieste" di questa portata, a livello giornalistico, fossero fatte in media ogni tre mesi, in settori istituzionali di una certa rilevanza come ad esempio riuscire a capire il meccanismo con il quale vengono rilasciate le pensoni di invalidità e quant'altro, si scoprirebbe nel giro di un anno la melma che ci sovrasta e quindi pensare seriamente una soluzione immediata e sicura, ed in primis chiedere la dimissione della giunta regionale e commissariare la calabria.

Anonimo ha detto...

Attendendo che il governo Prodi mantenga la promessa di una immediata e significativa riduzione dei costi della politica, vorrei fare una semplice proposta.
Perché non dare l’esempio partendo dalle prossime elezioni amministrative di fine maggio?
In tutti i Comuni in cui si vota, chiediamo ai candidati di impegnarsi a rinunciare al 10% delle indennità che percepiranno in caso di elezione per tutta la durata del loro mandato.
Con i soldi risparmiati si potrebbe finanziare ogni anno un progetto scelto dall’intero Consiglio Comunale in sede di approvazione del bilancio.
Forse è poco, ma è meglio accendere un candela che maledire l’oscurità.
Mod, www.moderatipermoncalieri.it