20 aprile 2007

Annozero: operai al minimo

Ad Annozero è avvenuto il miracolo (a Milano): si è parlato della classe operaia.

La classe operaia è morta. Viva la classe operaia.

Parliamo di morte politica, della rappresentanza politica degli operai.
Perchè loro, gli operai, esistono ancora: "Gli operai fanno notizia solo se muoiono o se sono terroristi, altrimenti rimangono invisibili".
Un pò di dati dalla sulla classe operaia dalla famigerata indagine Eurispes:

Gli aumenti degli stipendi in Europa
  • l'aumento degli stipendi in Inghilterra: 33%
  • aumento degli stipendi in Germania: 14%
  • in Spagna: 10,4%
  • in Francia: 7,3%
  • in Italia: 4%

In Italia 4,5 milioni di famiglie vivono in affito. Un milione di queste spendono il 70% dei loro guadagni per l'affitto. In Italia ci sono 2200000 bambini tra 0-3 anni.
129000 di questi vanno all'asilo comunale. Per gli altri, le famiglie devono pagare costi da 300 euro al mese.

Cosa avranno pensato, di fronte a queste cifre, i politici che poi magari vanno al Family Day? Si saranno forse chiesti che il calo dei figli è dovuto alla mancanza di certezze dei lavoratori, che devono sempre affidarsi ai genitori per i figli.
Con contratti a progetto, a tempo determinato, in uno stato di precarietà che non permette loro di fare progetti a lungo termine.
Operai (ma il concetto di operai andrebbe allargato anche ad altre categorie che condividono le stesse dificoltà e precarietà) con uno stipendio da 1000, 1200 euro al mese (con cui pagare affitti, mutui, spese ...), mentre confindustra rivendica i meriti del "tesoretto". Di fronte gli stipendi dei manager, alle loro liquidazioni, ai premi che ricevono, ogni remora morale (se non di buon senso) decade.Se l'azienda va male paga l'operaio (ma anche l'operatrice di call center), che viene messo in mobilità, liquidato, reso nulla ..

Se l'azienda va bene è merito dei manager e basta?
Questo il senso della lettera di Travaglio a Montezemolo:
Gentile Luca Cordero di Montezemolo,....In Italia un operaio guadagna in media, al lordo, 21 mila euro, contro i 29 mila della Francia, i 32 della Svezia, i 35 del Belgio, i 37 dell’Olanda, i 39,7 della Gran Bretagna, i 41 della Germania, i 42 della Danimarca. Non crede che in un mercato globale si dovrebbero equiparare queste sperequazioni? Tra il 2000 e il 2005, secondo l’Eurispes, in Europa gli stipendi sono aumentati del 20%, in Italia del 13,7. Sbagliano tutti gli altri, o sbagliamo noi? Perché da noi gli stipendi dei lavoratori aumentano ogni anno del 2,7%, mentre quelli dei manager del 17%, otto volte l’inflazione. Le stipendio medio dei primi cento top manager italiani è di 3,4 milioni all’anno: praticamente, 160 volte lo stipendio di un operaio. I manager guadagnano in due giorni quello che un operaio guadagna in un anno. .... Ma, se il mercato ha un senso, chi ottiene risultati dovrebbe guadagnare molto e chi va male dovrebbe guadagnare poco, o farsi da parte. Mi sa spiegare allora perché il manager più pagato d’Italia è Carlo Buora della Telecom, con 18.860 milioni di euro nel 2006 tra stipendio e liquidazione Pirelli, visto come va la Telecom? E Perché Tronchetti Provera guadagna 7.144, addirittura più di Marchionne che ha risanato la Fiat? Perché Cimoli, che ha così ben ridotto l’Alitalia, guadagna 12 mila euro al giorno, lo stipendio annuo di un operaio, mentre il presidente di Air France guadagna un terzo, anche se la compagnia francese è in attivo mentre la nostra perde un milione al giorno? Per andarsene dopo due anni e mezzo disastrosi (il buco Alitalia del 2006 è 380 milioni di euro), invece di lasciar lì qualcosa, Cimoli ha pure preso 5 milioni di euro di liquidazione. Alberto Lina è l’amministratore delegato dell’Impregilo, l’azienda che ha smaltito così bene i rifiuti in Campania: guadagna addirittura più di lei, nell’ultimo anno ha incassato 7,3 milioni, cioè guadagna in un giorno quel che un suo operaio guadagna in un anno. E voi avete la certezza di restare vivi, mentre gli operai ormai muoiono come le mosche, al ritmo di quattro al giorno. Andare a lavorare, in Italia, è più pericoloso che andare in guerra. Ogni anno muoiono sul lavoro 1200 italiani, la metà delle vittime delle Torri gemelle, meno delle vittime che muoiono in tutto il mondo per attentati terroristici. E un milione restano feriti. Forse un aumento di stipendio potrebbe essere anche un’indennità rischio. La prima regola del mercato è che tutti rischiano qualcosa, e chi sbaglia paga. Voi top manager, invece, non rischiate mai nulla. Quando avete successo, vi aumentate lo stipendio. Quando fallite, ve lo aumentate lo stesso e, se vi cacciano, ci guadagnate lo stesso con le superliquidazioni. E andate a far danni da un’altra parte. E se non garantite la sicurezza o la salute dei vostri dipendenti, non pagate voi, pagano loro con la vita. Per voi c’è l’indulto. Il 29-9-2000 il Parlamento dell’Ulivo varò la legge delega n.300 che impegnava il governo ad allargare la responsabilità penale non solo alle persone fisiche, ma anche a quelle giuridiche, cioè alle aziende, in caso di corruzione, truffa, reati ambientali e infortuni sul lavoro. Poi però il governo Amato esercitò la delega solo per truffe e corruzioni, non per reati ambientali e infortuni sul lavoro, perché Confindustria minacciava le barricate. Ora il governo prodi, con sette anni di ritardo, s’è deciso a ripescare quel progetto. Non potreste chiedere scusa per questi sette anni che ci avete fatto perdere?Ora lei, dottor Montezemolo, è preoccupato che il tesoretto si disperda in mille rivoli. Giusto. Ma perché non si parla mai del tesorone dell’evasione fiscale, 200 miliardi l’anno? E del tesorone del lavoro nero e sommerso, il 27% del pil, cioè 400 miliardi? E del tesorone delle mafie, 1000 miliardi di euro? La legge sul falso in bilancio varata dal governo Berlusconi e finora confermata, in barba alle promesse elettorali, dal governo Prodi, consente a ogni impresa di occultare dai bilanci fino al 5% dell’utile prima delle imposte, al 10% delle valutazioni e all’1% del patrimonio netto. Sono le modiche quantità di falso in bilancio consentite, come per la droga, per uso personale. Nessuno sa che cosa ne facciano le imprese, i giudici non possono più mettere becco. Non vi vergognate di una situazione del genere, che vi rende tutti sospettabili? Il “mercato” è anche 25 anni di galera, come in America, per chi trucca i bilanci: non si può prendere solo quel che piace. Perché non avete detto una parola contro la depenalizzazione del falso in bilancio? Perché non chiedete al governo Prodi di abrogarla? Perché Confindustria non fa una grande battaglia per importare la legge americana sui reati finanziari? Vedrà che, recuperando un po’ di evasione, ci sarà di che aumentare lo stipendio al popolo dei 1000 euro al mese, senza toccare il tesoretto. Così magari i vostri operai, oltre a fare le macchine, potranno persino permettersi di comprarsene una. Distinti saluti

Gli ospiti in studio
Brunetta da una parte e Mauro Zipponi (PRC) dall'altra: entrambi concorsi sul fatto che non esista un mercato libero in Italia, dell'esistenza dei monopoli di Stato che fin'ora hanno tutelato gli interessi di pochi a discapito di molti. Di una scorretta ridistribuzione dei meriti e dei guadagni. A sentire palare Sgarbi (di riequilibrare la società), sembrava di sentir parlare un comunista e non lo sgarbi che è.
Peccato che poi Brunetta si ostini ad essere quella prsona insopportabile che è: voleva a tutti i costi scaricare la colpa sul governo attuale (e quello della riforma Dini), come se la riforma delle pensioni (Maroni) fosse figlia di nessuno.
Bisognava ricordargli che un governo governa nell'interesse di tutti: non è che c'è in carica il centrodestra difende gli evasori, i tangentisti, i furbetti e quando arriva il centrosinistra ... continua a difendere evasori, tangestisti e furbetti.

Federmeccanica dice che l'aumento richiesto di 100 euro metterebbe le aziende fuoi dal mercato? Perchè nessuno (governo, ministri, sindacati) risponde loro a muso duro che per pagare le pensioni ai manager delle aziende generiamo ogni anno un miliardo di debito?
Il governo è in carica per tutti: anche per i lavorati, gli operatori di call center (come quelli della Wind, che nella cessione ad Omnia hanno perso i loro diritti, le commesse ). Chi difende i loro diritti?

C'erano una volta i sindacati (tanto per cirare Sergio Leone) ... ora, a sentire gli operai di S. San Giovanni, i sindacati fanno da pompieri.
Anzichè essere l'avvocato dei lavoratori, fanno il lavoro sporco per le aziende.
Non sono i sindacati che hanno accettato, in questi anni, l'applicazione selvaggia della legge 30? Non sono loro ad aver firmato la riforma del TFR?
Chiaramente i sindacalisti che lottano veramente contro le aziende vengono malvisti, messi in cattiva luce, isolati. Indagati come brigatisti.
Come per Massimiliano Murgo. Va ricordato che è grazie alle indagini della Boccassini si è scoperto che a Sesto esistono ancora gli operai, laddove una volta c'erano la Breda, la Falck e la Marelli.
Possibile che tra Brunetta e i sindacalisti Trotskisti, Maoisti (che eprimevano la loro solidaretà alla Lioce e Galesi) non ci sia una via di mezzo?

Stiamo generando una generazione di giovani senza speranze e aspettative. Giovani che muoiono sul lavoro al sabato, perchè ricattabili, perchè stanchi dopo una settimana di lavoro, con turni anche di notte.Cui viene chiesto che dovranno lavorare più anni, con minor garanzie (la flessibilità che devono avere solo i lavoratori) e salari.
Perchè?
Chi chiede la riforma delle pensioni dovrebbe essere il primo ad abbassarsela.
Per dare il buon esempio. I politici hanno malgestito l'Italia: dovrebbero esser loro a lavorare a progetto.
Il video della puntata.
Technorati: ,

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ecco che poi mi dimentico di tutto il passato. E mi appassiono di nuovo a Santoro.

Anonimo ha detto...

Io sono ingegnere dipendente (da 10 anni)presso uno studio, non ho sindacato, nè cassa integrazione. Guadagno 1400 euro netti al mese x 14 mensilità; ho appena scoperto di guadagnare come un operaio che però gode di cassa integrazione, sindacati e quant'altro.
Salute!!!

alduccio ha detto...

Infatti sei assimilato ad un lavoratore dipendente come altri, sebbene tu abbia una laurea.
Cosa vogliamo fare una guerra tra poveri? Siccoome la CIG non è per tutti, allora non deve essere per nessuno?
Per quanto mi riguarda anche tu sei un ingegnere al minimo, uno di quelli che in questi anni si è impoverito.
Spero di averti risposto
Aldo