02 aprile 2007

Report: province per tutti

Partiamo dall'inchiesta Eurispes per cui gli stipendi italiani sarebbero tra i più bassi d'Europa. Nonostante ciò, tutti i più "grandi" economisti italiani e gli industriali chiedono di ridurre il costo del lavoro.
Oltre alla riforma delle pensioni. Subito accontentati dal Governo. Perchè? Specie ora che si è scoperto il "tesoretto"?
Perchè in Italia abbiamo un mostro, che divora tutte le risorse con cui viene alimentato; anzi, più gliene dai, più ne divora. Un mostro ingordo, insaziabile, che non si riesce più a governare.
Si chiama la macchina della politica italiana.
Le inchieste di Iacona (prima, seconda e terza parte), avevano mostrato i nuovi meccanismi della politica italiana che lavora solo per sè stessa, pensa solo ad autoriprodursi, ad automantenersi, gestire in modo feudale potere e risorse finanziarie; una politica che si preoccupa solo della spartizione delle poltrone, delle nomine dei CdA degli enti, delle aziende legate agli enti locali, che risponde solo a se stessa.

A chi il potere? A noi!
Ieri Report ha mostato un altro pezzo di questo marciume: la moltiplicazione delle province italiane. Un altro modo per accontentare questa bestia insaziabile: più province significa più posti per carriere politiche, più poltrone. Più province per tutti!!!!

In piano c'è la creazione di 21 nuove province, create ufficialmente per dare a queste maggiore visibilità politica e amministrativa. Poi ci sono comuni che chiedono di passare da una regione all'altra (come Sovramonte).

Iniziamo con le province sarde.
Sono 4 le nuove province sarde. Tutte con due capoluoghi (non son riusciti amettersi d'accordo nemmeno su quello!). La realizzazione delle nuove province doveva essere a costo zero. In realtà ci sono i costi per la realizzazione degli uffici, per il loro arredamento, per le nuove prefetture e questure. E per il personale amministrativo, sebbene la legge regionale inizialmente avesse previsto lo spostamento del personale esistente.
In media ogni nuova provincia costa 50 ML di euro. Vantaggi? Per le persone intervistate, praticamente nessuno, eccetto qualche aspetto campanilistico. Per i politici una nuova provincia significa una possibilità nuova di far carriera, nuove poltrone (come Pietrina Murrighile- Pres. Provincia Olbia Tempio, che ha abbandonato la professione di avvocato per fare politica).
In pratica se le risorse sono 100 e i costi per la politica (per le nuove province) aumentano, significa che diminuiscono i soldi per i servizi ai cittadini.

Tra l'altro la legge stabilisce che per fare una provincia servono almeno 200000 abitanti: come si spiega allora la nuova prov. di Fermo con 140000 ab. (costo di 31 ml di euro + costo arredo del personale --> 50 ml di euro)?

Il mostro a tre steste
La nuova provincia di Barletta Andria Trani (BAT) è un mostro a tre teste. Non si sa quale sarà il capoluogo, dove fare la prefettura .. è nata come controparte della provincia di Monza, fortemente voluta dal senatore Calderoli (Lega Nord). Così per accordi bipartisan si crea la nuova prov. di Brianza (costo di 60 ml di euro per gli uffici che ci sono già), che forse farà la nuova strada Valassina ma sicuramente farà nuove biblioteche (avete capito bene: il sindaco diceva che uno dei vantaggi della neoprovincia sarebbe stata la nuova rete di biblioteche!).

E l'appetito, ai politici, vien mangiando: così si arriva alla nuova prov. di Aversa (48 ML di euro); nuova prov di Bassano del Grappa (50 ml di euro per uffici che già esistono). Anche qui, vantaggi? Nessuno, per i cittadini, che forse faranno meno strada per andare negli uffici provinciali.

I compiti delle province
Allora si faranno nuove province. Ma che compiti svolgono? Sappiamo che esistono conflitti di competenze tra regione, provincia e comune su gestione delle strade, polizia, tasse. Come vengono risolti?
Iniziamo con Napoli: la provincia dovrebbe gestire la sue priorità. Che dovrebbero essere scuole, strade, gestione dei rifiuti. Invece Dino di Palma, presidente, ha scelto la strada degli spettacoli, della "cultura" (come il Pizzatour), nei quali ha investito anche 9 ML di euro.
E le strade sono senza mautenzione; le immondizie sono ormai diventate parte della coreografia del paesaggio e le scuole cadono a pezzi.
Il sindaco di Cicciano (centrodestra), mostrava a Ioveve a vedere un edificio che dovrebbe essere il nuovo istituto professionale alberghiero. E che in realtà è una discarica abusiva con lamiere di amianto:

BERNARDO IOVENE
Qui c’è anche una bella discarica di amianto sindaco là dentro, ha visto?

GIUSEPPE CACCAVALLE – Sindaco di Cicciano
Noo, quello non è amianto...

BERNARDO IOVENE
Non è amianto quello?

GIUSEPPE CACCAVALLE – Sindaco di Cicciano
No, non è amianto... Per l’amor di Dio!

BERNARDO IOVENE
Non è amianto quello?

GIUSEPPE CACCAVALLE – Sindaco di Cicciano
Non mi sembra amianto. Qui non esiste l’amianto e poi diventano tutte discariche .

BERNARDO IOVENE FUORI CAMPO
Intorno alla struttura rifiuti speciali, compreso l’amianto, perché questo è amianto.

BERNARDO IOVENE
Questo è amianto sindaco!

GIUSEPPE CACCAVALLE – Sindaco di Cicciano
Dire niente....Infatti...Penso che siano qualche cosa di eternit...quand’ero ragazzo così lo chiamavamo.

BERNARDO IOVENE
E quello è amianto, non lo sapeva?

GIUSEPPE CACCAVALLE – Sindaco di Cicciano
No, non...con molta onestà, le direi una fesseria perché non sono un esperto quindi non lo capisco.

Le comunità montane:
"Sono 356, costano allo Stato 190 milioni di euro all’anno, e sono nate negli anni ‘70 per portare sviluppo e servizi nei paesi di montagna, diciamo montagna. Ma le troviamo anche Orbetello che è sul mare, o in Riviera di Gallura, che è in Costa Smeralda."

Dovrebbero favorire lo sviluppo e l'occupazione; ma sono gestire da persone come Gianfranco Pindicciu (Pres. Comunità Montana Riviera di Gallura) che nel suo paese fa l’assessore, il vicesindaco, il direttore dei lavori del duomo da ristrutturare e poi è anche consigliere della nuova provincia Olbia Tempio. Quantomeno favorisce lo sviluppo di se stesso.

L'ultimo livello di ente locale è la circoscrizione: con tutti i conflitti di competenza (per strade, rifiuti, ecc..)

MASSIMO VILLONE- Senatore DS

Su uno stesso territorio possiamo avere appunto il consigliere di circoscrizione, il consigliere comunale, il consigliere provinciale, il rappresentante della Comunità Montana se viene individuato, poi abbiamo il consigliere regionale, poi se c’è un consiglio delle autonomie abbiamo un rappresentante del consiglio delle autonomie, poi c’è il parlamentare nazionale, poi c’è il parlamentare europeo tutti quanti retribuiti, tutti quanti sull’erario. Beh insomma se io fossi un cittadino normale mi dovrei sentire ultrarappresentato, com’è che nessuno si sente rappresentato? Perché se poi si parla con la gente normale si dice “ma io non riesco a farmi sentire da nessuno!” . Ci sono per lo meno una dozzina di persone che sono pagate per sentire! Dove stanno?

Non lo sappiamo dove stanno. Sappiamo i loro costi però. Costi che il governo ha deciso di ridurre, come spiegava ieri il min. Lanzillotta

LINDA LANZILLOTTA- Ministro Per Gli Affari Regionali e Autonomie Locali
Faccio un esempio: Napoli e Caserta potrebbero benissimo essere governate per questi servizi da un unico ente.

BERNARDO IOVENE
Lì ci sono tre proposte di province nuove.

LINDA LANZILLOTTA- Ministro Per Gli Affari Regionali e Autonomie Locali
Ecco noi invece proponiamo di eliminarle tutte e due, così per esempio la stessa cosa potrebbe avvenire a Firenze e a Prato.

BERNARDO IOVENE FUORI CAMPO
Se il nuovo codice delle autonomie sarà approvato sarà una rivoluzione e proprio per questo i fondi per le nuove province di Monza, Fermo e Barletta sono stati bloccati.

LINDA LANZILLOTTA- Ministro Per Gli Affari Regionali e Autonomie Locali
E quindi avevamo detto fermi tutti un attimo, prima di spendere questi soldi vediamo se queste province nuove rispondono a questi criteri di adeguatezza.

BERNARDO IOVENE FUORI CAMPO
E invece il solito emendamento trasversale ha sbloccato i fondi alla faccia della linea del governo.

LINDA LANZILLOTTA- Ministro Per Gli Affari Regionali e Autonomie Locali
E questo emendamento io me ne sono accorta questa mattina.

Di chi porta la firma questo emendamento, che va contro le direttive del governo dell'Unione?
L'emendamento è firmato da senatori dell’Ulivo eletti nelle zone delle 3 nuove province e da 3 senatori della Lega Nord. Ma nelle carte fornite dal ministro imprudentemente non è stata cancellata una nota: l’emendamento voluto da Enrico Letta riformulato da Sinisi con la presidenza del consiglio. Il governo quindi ha smentito se stesso.

Complimenti ai nostri parlamentari.
Technorati: , ,

5 commenti:

Anonimo ha detto...

ho visto anch'io report, una vergogna, specie quando il governo attuale smentisce se stesso!

alduccio ha detto...

... e poi chiede la riforma delle pensioni, non sa a chi dare il tesoretto!

Anonimo ha detto...

Dopo aver visto quel dossier di Report mi sono sentito male perchè da una parte c'è chi nel governo come la Lanzillotta cerca di far risparmiare ai cittadini e poi ci sono quei senatori furbetti che pur di mantenere la loro poltroncina sperperano le risorse dei cittadini.

mario ha detto...

La Lanzillotta molti di quei senatori li ha nel partito.Inizi dal suo a moralizzare.
Tra enti inutili, sovrastrutture e consigli d'amministrazione elefantiaci (municipalizzate) quanto costa questo ambaradan?
Io penso che per trovare le risorse per sostenere una politica di sinistra è necessario riformare i modo "efficace"il modo in cui si è organizzato lo stato.
Prima di parlare di pensioni e di tutto il resto perchè non partiamo da li'.

Anonimo ha detto...

cHIEDIAMO L'ABOLIZIONE DELLE PROVINCE,DELLE COMUNITà MONTANE,DELLE REGIONI A STATUTO SPECIALE . BASTA COI PRIVILEGI !