11 maggio 2007

Stop alle fondazioni politiche

Quando votano all'unanimità i politici, c'è sempre da avere paura.
Dopo la legge sulle intercettazioni (il Ddl Mastella), il tentativo di far nascere le fondazioni di partito.
La vicenda è raccontata da Di Pietro sul suo blog:
Il progetto di legge ha come fine quello di spostare il termine previsto per la richiesta di rimborso elettorale che spetta ai partiti all’indomani delle elezioni, consentendo in questo modo a tutte le formazioni politiche di presentare la richiesta in tempo utile.Uno degli emendamenti presentati a questa legge stabiliva la nascita delle fondazioni politico-culturali.


Queste avrebbero potuto ottenere soldi pubblici e utilizzare personale della pubblica Amministrazione, che sarebbe stato collocato in aspettativa. Non solo.
Se questo personale avesse ricevuto promozioni e aumenti di stipendio da parte delle fondazioni, tali avanzamenti sarebbero rimasti validi nel momento del rientro nella pubblica Amministrazione.
Infine c’è un punto che spiega la vera finalità di questo emendamento.

Da un lato si dice che non è possibile per le fondazioni trasferire del denaro al partito di appartenenza. Ma dall’altro gli è consentito trasferire ai partiti beni e servizi.

Si tratta quindi di quella che in gergo contabile è chiamata partita di giro e che per i cittadini, invece, sarebbe stata una presa in giro.

1 commento:

Luca Tittoni ha detto...

Cosa saggia: "quando i politici votano all'unanimità c'è sempre da aver paura". Molto interessante il tuo blog, posso linkarti dal mio? Sarei onorato. Un saluto. .Luke.

http://futuribilepassato.blogspot.com