29 giugno 2007

Un sano confronto istituzionale

L'episodio è citato da Marco Paolini in "I-Tigi, canto per Ustica", la rapresentazione teatrale fatta nel 2000 a Bologna, in occasione dell'anniversario della strage.
Nel 1988, i magistrati che indagavano su Ustica, non riuscivano ad avere, dalle autorità militari, la lista del personale in servizio la sera del disastro (o più propriamente, dell'abbattimento).
Risultavano in servizio solo poche persone, che non ricordavano nulla ...Finchè, durante la trasmissione di Corrado Augias, "Telefono giallo", nel 1988, non arrivò la telefonata di un aviere in servizio:
"si, io ero in servizio quella sera e ho visto l'aereo cadere. Ci hanno detto di stare tutti zitti. Auguri ...".
I magistrati sequestrano la cassetta della trasmissione.
Il giudice Paolo Borsellino prese in mano le redini della questione e intimò ai responsabili militari
"o mi date l'elenco del personale, o io coi carabinieri espugno il radar".
Un sano confronto tra le istituzioni.

C'era una volta Mentana


Da Ricucci a Corona ... il nuovo corso di Mentana. In concorrenza con Porta a Porta....
"Seduto dietro a una scrivania colma di verbali e di carte giudiziarie, Corona è un fiume in piena. In collegamento da Milano (dove ha l'obbligo di dimora), si difende attaccando il magistrato Henry John Woodcock, il pm di Potenza che ha avviato l'inchiesta sulla sua agenzia fotografica. E' la sua prima volta in televisione dopo gli 80 giorni trascorsi in carcere. E si presenta in gessato scuro, camicia bianca e cravatta blu, i capelli lunghi raccolti in un codino."

Così fanno all'estero ..

Così fanno all'estero ..
Il presidente israeliano Katzav si dimette, per non finire in tribunale con l'accusa di stupro.
La sua accusa è stata così annacquata in molestie (comunque un fatto grave), ma l'atto politico rimane. Cosa ne penserà Putin, che si era perfino complimentato?

In Inghilterra nel nuovo governo Brown figurano molti ministri baby, sotto i 40 anni. Con una donna al ministero degli interni. I vecchi blairisti sono stati messi in pensione. Anche questo è un segnale di cambiamento.

In Francia, il governo Sarkozy è formetente giovane e rosa.

In Italia ci esalta il cinquantenne Veltroni. Ma il vero problema, come dice Grillo, rimane il Parlamento con 25 pregiudicati.
E i tanti inquisiti nella cosa pubblica.Anche questo è un segnale.

28 giugno 2007

Il giallo di Metroweb

Milano città del noir e del giallo.
L'ultimo, il mistero attorno alla cessione di Metroweb al fondo ingliese Strling.
Ne parla Davide Corritore ad "Affari Italiani", il quale annuncia anche che l'opposizione consiliare milanese sta preparando un "libro bianco" sulla vicenda.

L'affare non è stato un buon affare. Se non per il prezzo di vendita (cosa che comunque viene sospettata da Corritore, consigliere di minoranza a Palazzo Marino), quantomeno per le polemiche che ha suscitato. L'affare in questione è quello della rete di Metroweb.
Una grande opportunità che per alcuni è andata perduta: cablare Milano per garantire fibra ottica in grado di veicolare dati, tv, telefono e chi più ne ha più ne metta.
Chi ha cablato Milano, sostenendo costi enormi? Metroweb.

Metroweb è stata poi venduta. Dapprima nel 2003, ad Aem, che la paga quasi 300 milioni di euro. Anzi, per la precisione 294. Poi, tre anni dopo, se la compra il fondo inglese Stirling. A quanto? A 232 milioni di euro. Quasi sessanta in meno.
E qui emergono i primi problemi, come rivela un documentato articolo di Repubblica e come spiega da tempo su Affari Davide Corritore.
Perchè la modalità dell'asta, che avrebbe magari potuto garantire prezzi più alti di vendita (e, quindi, meno "peso" sui conti comunali tramite Aem), non viene resa nota. Palazzo Marino è un bunker, non esce nulla. Fino ad oggi, quando Repubblica riesce a procurarsi dei documenti riservati.

I conti della serva

In questi giorni è in corso la trattativa tra sindacati e governo sul tema del DPEF, su come investire il tesoretto e sull'abolizione dello "scalone" Maroni.
Quello che si sente dire è che i soldi non bastano: serve la riforma delle pensioni, in senso peggiorativo dei lavoratori.
Ma sarà vero?

Facciamo un pò di conti, analizzando alcuni dati.
A partire dallo scandalo Easy credit:
"La scandalosa vicenda, scovata dall’indagine effettuata dalla Procura della Repubblica di Pescara nell’ambito dell’operazione “Easy Credit”, ha evidenziato una vergognosa frode fiscale ai danni dello Stato di oltre 600 milioni di euro (1200 miliardi delle vecchie lire!) posta in essere dalle banche sopra menzionate, sotto l’ala protettiva dell’attuale governo e con la compiacenza del governatore della Banca d’Italia Mario Draghi, il quale, giova ricordarlo, è stato alle dipendenze della Goldman Sachs e proprio nel periodo incriminato in cui si è sviluppata la grande truffa (2002-2005)."


Passiamo poi alla pandemia dell'evasione:
«L'evasione fiscale, ogni anno, genera un mancato introito per le casse dell'erario «di oltre 100 miliardi l'anno, cioè il 15-20% di tutte le entrate fiscali raccolte».
Le frodi fiscali penalmente rilevanti, perpretate attraverso l'emissione di fatture false hanno portato alla luce un'evasione Iva pari a 1,1 miliardi.


Quanto costa abolire lo scalone?
"
Abolire lo scalone costa 10 miliardi in 10 anni"
Dieci miliardi di euro in dieci anni. È la cifra che manca per l'accordo sulle pensioni.

Evasione: 100 miliardi
Easy credit: 600 milioni euro
Scalone: 1 miliardo all'anno.

Siamo sicuri che i soldi si prelevano solo dalle pensioni?

27 giugno 2007

Non capisco perchè ...

... tutti chiedono a Veltroni di sganciarsi dalla sinistra (cosidetta) radicale.
Da Sofri, che cita Rocca a Panebianco.
Stepitoso Rocca: "Subito dopo, dovrebbe offrire a Berlusconi un patto tra gentiluomini: io non mi alleo con gli illiberali di sinistra, tu corri senza la Lega e le frattaglie fasciste".
Ma come funziona? Che per fare una politica di sinistra si deve scendere a patti con la destra?Con Berlusconi, poi?
Ma chi vogliono prendere in giro?


Ma anche Panebianco non scherza:
"Si tratta di dare una vera identità riformista al Partito democratico. Attraverso pronunciamenti netti sulle cose che contano: da pensioni e documento di programmazione (a Veltroni non converrebbe, per esempio, dichiarare subito che sta con Padoa-Schioppa contro la sinistra estrema e i sindacati?), sulle tasse (il Nord, di sicuro, non gli farà sconti), sulla Tav, sull'ordine pubblico, sulla collocazione internazionale dell'Italia, eccetera."

Praticamente il PD dovrebbe scimmiottare il centrodestra, a prescindere dalle richieste degli elettori del centrosinistra.
Adesso si capisce perchè Fini preferiva farsi intevistare da Panebianco, a Porta a Porta.

La deriva dei costumi

Il carcere paga. Almeno a Fabrizio Corona. L'aver fatto 80 giorni di carcere per una storia di ricatti ha rappresentato per lui un ottimo affare economico.
Mi sarei aspettato, come minimo, una lettera aperta da parte di Bagnasco, di Ruini, sulla deriva dei costumi.
Dove sono i difensori della famiglia?

Possibile che scendono in piazza solo per Gay, Dico, Pacs, Aborto ...?

Ci sono 10 comandamenti: possibile che l'unico che hanno in mente è "non commettere atti impuri"?

E una parolina sul messaggio che arriva ai giovani?
Mettetevi nei panni di un ragazzo che deve scegliere se e a quale università iscriversi ... o di una ragazza ... di un operaio che passa la giornata alla catena di montaggio ... dei poliziotti, dei magistrati che hanno indagato su di lui ....
Ma chi glielo fa fare?

Corona si fa serio: «La verità è che io sono il prodotto di questa Italia. L’Italia vuole questo. Se la gente, i vip presunti o veri, non avessero qualcosa da nascondere, il mio lavoro non avrebbe senso. Non tocca a me decidere ciò che è etico e ciò che non lo è. Alla fine credo di essere un povero bullo colpevole solo di fare un mestiere del c...».
L'Italia non vuole questo. Almeno non lo voglio io.
Se dico che anche questo è una sorta di terrorismo, la sparo troppo grossa?

Gli scheletri nell'armadio della CIA


702 pagine, che all'interno dell'agenzia vengono chiamati i "gioielli di famiglia" ("Family Jewels"), che documentano le attività di intercettazioni telefoniche, progetti di assassini, spionaggio di giornalisti dai primi anni della C.I.A., sono state declassificate martedì scorso.

Tutto ciò che prima era noto, ma non si poteva dire (perchè dovevamo essere eternamente grati all'amico americano), ora vien reso pubblico.
Almeno in parte: cioè quella che serve per screditare (guarda caso) i fratelli Kennedy.

Se cercate qualcosa su Salvatore Giuliano, W. Colby, Jesus Angleton, rimarrete a bocca asciutta.
E intanto l'america (dei giovani) si riscopre democratica (a sentire i sondaggi). E' finita la sbornia da teodem?

Ustica: ricordarci di non dimenticare

Proprio per aiutarci a non dimenticare, a Bologna sorgerà un museo dedicato alla tragedia di Ustica.
Il Museo per la Memoria di Ustica: affinchè la tragedia, o per meglio dire, la strage, non rimanga solo una parola da prendere e mettere la, fissa.
Come Piazza Fontana, Italicus, P2 ....

Facciamo un nodo al fazzoletto e ricordiamo (anno dopo anno, nel 2004, 2005, 2006), come chiedeva Marco Paolini, in una rappresentazione di un'altra tragedia italiana, quella del Vajont.

Ricordiamo quel periodo di tensione, il 1980: con la Russia che aveva invaso l'Afghanistan; la corsa agli armamenti con gli Stati Uniti; la crisi all'ambasciata di Teheran (e la fallita operazione Eagle Claw); il fallito colpo di stato in Libia e l'ultimatum ai dissidenti del regime di Gheddafi;
l'Italia, definita dal giudice Rosario Priore "con il marito americano e l'amante libica".

La Francia che ce l'aveva a morte con la Libia per la quesione dei diamanti di Bokassa; le tensioni tra Libia ed Egitto; il ponte aereo Phantom F4 (armati con bombe tattiche) dalla base di Cannon, in Inghilterra a Il Cairo; quelle portaereri nel Mediterraneo che non hanno visto niente: la Saratoga a Napoli e la Clemenceau (francese) in giro per il nord Tirreno.

Quei tracciati radar spariti: come a Marsala; come a Licola; quelle strane morti di "persone che hanno visto cose che non dovevano vedere".

Come quella di Naldini e Nutarelli morti a Ramstein in volo. Che alle 8:24, lanciano un segnale di allarme generale, lanciando un squok (codice 7300): cosa avevano visto in volo quella sera, mentre sull'appennino incrociavano col loro aereo la pista del DC9? Non lo sapremo mai.

Come Andrea Dettori, un maresciallo della base radar di Poggio Ballone: morto suicida qualche anno dopo. Aveva confessato alla cognata: "quella notte siamo stati ad un passo dalla guerra".

E quell'areo, un caccia Phantom, che si infila sotto il DC9, il volo IH 870; quei tracciati che segnalano due caccia in fase di attacco, da est verso ovest.

Tracce che poi spariscono quando poi la traccia del DC9 scompare.
Il mig libico disperso sulla Sila, schiantato ufficialmente il 18 luglio a Castelsilano, ma ufficiosamente guidato da un pilota morto da 20 giorni ...


Quei caccia Mirage decollati dalla base francese in Corsica, a Solenzara. Come da testimonianza di un generale dei carabinieri. Il generale Nicolò Bozzo. Una domanda: cosa facevano quegli aerei, quella notte?


Quanti dubbi, quante domande senza risposta.

Risposte che non avremo dai vertici militari (assolti i generali dell'areonautica); dai servizi (nè i nostri nè tantomeno quelli esteri); dai politici ...
Il vero scandalo dell'Italia sono tutti questi scheletri nell'armadio, queste morti senza giustizia, i parenti che forse vedranno un risarcimento dopo 27 anni!!!!!!, questo muro di gomma che non si riesce ad abbattere.

Riferimenti:
Ad un passo dalla guerra, di Miggiano, Lucca e Purgatori.
I Tigi, canto per Ustica di Marco Paolini.
Technorati:

W L'Italia Diretta da Monfalcone

In Rai, in prima serata, è andato in onda un piccolo grande miracolo italiano.
Riccardo Iacona a W L'Italia diretta parlava di Fincantieri, un'azieda pubblica che non è in perdita, anzi che fa utili (distribuisce 10 ml di dividenti, ha un utile di 58 ml di euro).

Fincantieri da lavoro a 20000 operai specializzati, che sono i veri responsabili di questa realtà positiva del mondo industriale italiano.

Mondo industriale che ci ha abituati a vedere gli operai come un costo da abbattere (con l'esternalizzazione, con la delocalizzazione delle aziende). I loro diritti come delle lacci che bloccano le mani agli imprenditori, che chiedono sempre e solo flessibilità per avere le mani libere.
E maggiori infrastrutture: forse per spostare le aziende all'estero più in fretta?
Operai che vengono marcati come dei fannulloni, degli scansafatiche ...
Il capo di Confindustria non ha forse anche affermato che il merito del "tesoretto" è delle imprese?

Merito di Riccardo Iacona e della sua tramissione, in diretta da Monfalcone, è stato quello di mostrare la realtà. La realtà di un'azienda che preogetta e realizza le navi da crociera più belle del mondo. In una sfida difficile, poichè è contro concorrenti agguerriti, in un mondo globalizzato. Come i cantieri francesi di Saint Nazaire della Aker Yards: che in questo momento stanno realizzando una nava da crociera per la MCS crociere.
Per vincere questa sfida bisogna realizzare navi sempre più belle, più tecnologiche, più grandi e sicure. I tempi di realizzazione e consegna sono fondamentali: difficile trovare degli scansafatiche.

Il racconto del cantiere parte dalla progettazione su carta fatta da un team di 300 persone che effettua lo studio di realizzazione prima ancora di ricevere la commessa.
Sono loro che devono trovare soluzioni ogni volta migliori della concorrenza, per rispondere alla sfida della concorrenza. Questo è il vero capitale umane: perchè un'azienda non è fatta solo da macchine, un presidente e un consiglio di amministrazione.
Dalla progettazione agli operai nel cantiere, che lavorano in due turni, dalla mattina alla sera, consci che ogni giorno di ritardo, per assenteismo, per mancanza di impegno, può far perdere la commessa. E far rimanere fermo un intero cantiere per mesi.

Vedere la realizzazione di una nave (la Ventura) è impressionante: l'acciaio (italiano) che viene piegato a forza; i saldatori costretti loro ad adattarsi alla nave; il calore della fiamma dell'arco per ore e ore; operai chini all'interno della "cattedrale" (così è chiamata la struttura interna della nave).Ma anche gli operai delle ditte esterne (circa 700) che anche loro contribuiscono alla realizzazione dell'impresa: da chi monta i tubi; chi effettua i cablaggi; chi ai pavimenti .... non è facile coordonare tutte queste persone.

In questi giorni si sta decidendo della quotazione in borsa di Fincantieri (il 49% del capitale): ad opporsi sono i sindacati. Favorevole il governo.
A piegarne le ragioni, in diretta dai cantieri stessi, l'A.D. Giuseppe Bono e Gianni Rinaldini, sindacalista della Fiom/CGIL.
Il viceministro Cesare De Piccoli era ospite in una casa di operai, nel quartiere di Panzano, una cittadella costruita dalla Fincantieri stessa per saldatori, operai, impieagati. Una sorta di estensione familiare della fabbrica.

Perchè entrare in borsa? Giuseppe Bono spiegava che per mantenere la leadership sul mercato (Fincantieri e Aker Yards coprono l'85% delle commesse) servono investimenti. Soldi che non possono ricevre dallo stato italiano; pena una bacchettata dalla UE.
Per arrivare a quei 500 ml di euro necessari per investire nei cantieri italiani, bisogna entrare in borsa. Quali i rischi? Rispondeva Rinaldini.
La borsa punta al maggior guadagno in tempi brevi. Cosa succede se, a seguito della perdita di una commessa, l'azienda rimane bloccata e subisce le pressioni del mercato?Probabilmente si passerebbe dal 49% ad una percentuale maggiore. Come per Alitalia.Chi garantisce l'italianità di Fincantieri? Chi garantisce i lavoratori del loro posto? Della loro pensione? In questi giorni governo e sindacati stanno decidendo se e come togliere lo scalone, che aumenterebbe di botto l'età pensionabile.

Mancano i soldi per toglierlo: o forse manca la volontà di trovare i soldi da qualche altra parte (evasione, sprechi, riorganizzazione enti ..) e permettere ai saldatori che passano la giornata a sudare davanti alle lamiere, di andare in pensione alla stessa età di prima?

Nella trasmissione Iacona ha aperto una breve parentesi sul caso di Tommaso Madia e Francesco Impieri, di cui aveva parlato nel corso di Pane e Politica.
"Tutto è rimasto a come ci hai lasciati". I due, consulenti agrari per Agecontrol (società della Agea), si erano visti negare il rinnovo del contratto, rinnovato invece a tre persone con la tessera del partito in tasca (ma senza laurea).
Sono ancora senza lavoro, sebbene Francesco abbia ricevuto ieri una telefonata dal sottosegretario del ministro per le politiche agricole. Che confermava che con la nomina del nuovo CdA di Agecontrol la loro situazione si sarebbe risolta.
"Potenza della televisione", concludeva Iacona. Chissà che, a colpi di trasmissione, non si risolvano casi simili?

L'inchiesta si è poi spostata sul lato oscuro del mondo del lavoro: le cooperative come la "Global Service" che offrono un lavoro per 5,6 euro all'ora, facendo lavorare gli operai (spesso nordafricani) anche il sabato e la domenica. Senza coperture in caso di infortuni.

Iacona ha poi posto i dubbi al viceministro: visti i casi Telecom, Alitalia, se questa azienda funziona bene, perchè privatizzarla?

Il ringraziamento di Giuseppe Giulietti di articolo21.info:
Non ha per noi senso aspettare i dati di ascolto. Anzi, vogliamo esprimere la nostra gratitudine e il nostro plauso a Riccardo iacona e a tutta la redazione di W l'Italia in diretta per la bella televisione che hanno voluto regalare questa sera agli italiani. Toni pacati, lavoro in primo piano, discussione serrata, parola a chi non ce l'ha mai. - ad affermarlo è il portavoce di Articolo 21 Giuseppe Giulietti insieme alla redazione di www.articolo21.info. - Quando parliamo televisione di qualità pensiamo a questo.
Resta impressa un'immagine: quella del lenzuolo gigantesco con i nomi di tutti i morti sul lavoro del 2006. Quell'immagine, al pari dell'appello del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano - vale più di mille parole. Grazie Riccardo.


Technorati: ,

26 giugno 2007

Luigi Meneghello è stato

26 giugno 2007
Si comincia con un gran vento stamattina che spazza la pianura e mitiga il caldo.
Poi una telefonata. Luigi Meneghello è stato.
Ci ha regalato la nostra lingua, sembra un gioco di parole, ma per me è stato così.
Senza i suoi libri non avrei mai immaginato di poter parlare come oggi faccio a teatro, sarei rimasto un attore, avrei recitato delle parti senza mai provare a inventare.
E’ la musica del dialetto che mi ha dato lo spunto, sono le parole-cose che mi hanno guidato.
Oggi vorrei tenere per me la commozione per un amico che muore, ma sarei egoista.

Morendo una lingua non muore solo un modo di chiamare le cose, muoiono le cose.
Così scriveva nel suo libro più famoso, ma senza persone che raccolgono con pazienza e divertimento povere parole e raccontano (bene) piccole cose, la lingua, il dialetto da solo non basta e non salva.
Serve cultura, passione, coscienza del valore delle parole e delle cose; serve accorgersi del momento in cui finiscono, in cui si perdono.
Per questo sono preziosi “Libera nos a Malo”, “Piccoli maestri” e il resto, perché uno ci trova qualcosa di suo anche se è cresciuto a Terni, a Barletta.

Il valore di Luigi Meneghello è sicuramente meno chiaro oggi nel Veneto che altrove; la sua storia è un’esperienza che attraversa l’Europa raccontando di un’Italia preziosa non solo per chi vuole ricordare ma anche per chi oggi vuole ricostruire legami, identità, cittadinanza prima dell’appartenenza a una parte.
Luigi Meneghello è stato un uomo del Nord Italia che ha usato la sua lingua per farsi capire, mai per escludere. E’ stato sempre un vicentino di paese, ma anche un partigiano d’Altipiano, un italiano all’estero stimato nella sua università e non solo.
E’ stato negli ultimi (duri) anni il vedovo della Kate, donna eccezionale non solo perché sopravvissuta ai lager nazisti, ma per la sua discreta e autorevole condivisione del lavoro dello scrittore.
Abbiamo tutti, dalla scomparsa di lei, provato ad alleviare la sua solitudine, lui compreso, mantenendo fino all’ultimo una vita intensa ed aperta.
In questo momento sento che a loro, a tutti e due, dobbiamo dire grazie e addio, con la stessa leggerezza, senza retorica.
Prendete la vostra copia di un libro di Meneghello e poi firmate voi una dedica (A Gigi e a Kate) sulla pagina con il titolo.
Se invece non lo avete mai letto prima, fatevi scuotere dall’inevitabile clamore dei giornali in questi giorni, dai coccodrilli dei ricordi di quanti, più autorevoli di me o più vicini a lui, o semplici lettori, vorranno testimoniare. Fatevi scuotere e cominciate un suo libro, il più famoso, così arriverete all’irresistibile pagina di “Libera nos a Malo” in cui un brombòlo (insetto mitologico dell’alto vicentino) scala un monumento usando i nomi dei caduti incisi nel marmo non come citazioni ma come appigli alle sue zampette.
Questo credo di aver imparato da Luigi Meneghello: la memoria è un muscolo da allenare con pazienza; richiede esercizio e pratica come la cura del corpo, ma non ci sono palestre a pagamento per questo, non si può affidarsi a qualcuno, tocca farlo da soli, giorno per giorno, serve tempo, non si paga niente, è gratis e forse per questo oggi vale poco.

Fatelo, è un giorno buono per cominciare l’allenamento, approfittate della promozione, dell’offerta speciale di questo funerale, per lui che è stato, per esser noi più viventi ancora di quel che finora eravamo.

Lo scirocco scuote i balconi, s’infila dentro casa e fa sbattere le porte, è raro un vento così da noi, è cosa da mare.
Il sole splende, è un bel giorno per salutarsi.
Caro Gigi, domani sera andrò in un posto sotto l’Altipiano a tirar con la fionda a una vecchia lampadina Edison sopravvissuta al post moderno. Spero di avere ancora una buona mira.


Marco Paolini

Mucho Mojo di Joe R. Lansdale

Mucho Mojo significa, all'incirca, molta magia.
Ma qui non si parla di magia nera, riti vodoo, maghi e streghe .. le radici del male affondano in un certa cultura cattolica tradizionalista e bigotta del sud dell'america.
Tutto cominciò con l'eredità lasciata Leonard, dallo zio Chester: 100000 dollari e una casa fatiscente, che Leonard e Hap decidono di ristrutturare.
Si trasferiscono nel quartiere nero di Laborde, che altri chiamano solo East Side: qui le cose si mettono subito male.

Sfiorano la rissa con un gruppo di spacciatori che abita in una casa accanto: gente che vende crack a ragazzini di colore, condannandoli ad una vita senza speranze.
Sotto il pavimento della casa trovano le ossa del cadavere di un bambino, dentro una scatola di latta che contiene anche riviste pedo-pornografiche.
Chi era lo zio Chester? Leonard, che è stato cresciuto da lui, non crede alla sua colpevolezza. Convinto della sua innocenza scopre che stava seguendo una sua pista su una serie di assasinii di bambini. Tutti ragazzi di colore.
La pista, che fa saltar fuori altri scheletri, porta dunque in altri quartieri della città.E saranno al solito Hap e Leonard a sciogliere il bando della matassa.

Il secondo capitolo della saga di Hap e Leonard ha tutti gli ingredienti lansdaliani: l'azione, le battute fulminanti di Hap e la filosofia spicciola di Leonard.

Una miscela di sesso, karate e birra, sotto il sole del Texas.

Toccante il finale, dove Hap disteso sotto un cielo di stelle, si trova a pensare ad una notte di molto tempo prima (ma da un altro punto di vista, un milione di anni prima), dove una ragazza gli aveva detto che da lì si riusciva a vedere l'eternità.
"Adesso vedevo l'eternità, ma l'eternità era ormai vuota".

Il libro su internetbookshop.
Technorati:

Il problema della Polonia

Per l'ingresso della Turchia nell'Unione Europea ci sono state discussioni politiche, opposizioni.
La stessa UE ha posto dei vincoli da rispettare, sulla democrazia del paese, sulla politica economica.
Inceve ci ritroviamo con la cattolicissima Polonia, governata dai fratelli Kaczynski omofoba, razzista, antisemita.
Un paese che mette all'indice nelle scuole i libri di Goethe, Dostoevskij, Kafka, Gombrowicz e inserisce nei programmi “Memoria e identità” di Giovanni Paolo II.

Siete contenti?
Sicuramente contenti i fascisti di Forza Nuova, che (assieme ai legaioli) si sono opposti all'ingresso della Turchia in Europa.
E invece sono felici del corso della nuova Polonia. Onore ai camerati.

Sicuramente meno felice la Mekel, che si è beccata un copertina (osè? sbeffegiante?) sul quotidiano conservatore Wprost.
Che la chiama «La matrigna d'Europa».
Cosa è successo per arrivare a questa (quasi) crisi diplomatica? La settimana scorsa, dopo il no polacco al sistema di voto a doppia maggioranza, il cancelliere Angela Merkel, presidente del Consiglio di turno, è arrivata a proporre ai leader europei di convocare una Conferenza intergovernativa senza la Polonia.

I Kaczynski, che vogliono avere maggiore voce in capitolo, dal canto loro si sono spinti a dire che se la Polonia non avesse subito le decimazioni naziste potrebbe contare su una popolazione di gran lunga più numerosa degli attuali 38 milioni.
Siamo passati da un regime comunista, ad un altro.

Fiorani: tutto alla luce del sole

I rimpianti dell'ex banchiere Fiorani al TGR Lombardia.
«Il progetto di aggregazione tra Bpi e Antonveneta era un progetto validissimo. Fazio? Ho grande stima di lui».
La scalata ad antonveneta è avvenuta tutta alla luce del sole, secondo Fiorani.
"La Banca D'Italia e la Consob sapevano di tutte le operazioni che stavamo facendo."

Lo sapevano e facevano il tifo, pure.

Non si sente un furbetto del quartierino.

E allora saprebbe spiegarmi perchè la sua stessa banca ha deciso di processarlo?
Come spiega
i prelievi sui conti dei defunti?
I prelievi abusivi ai caveau, per ripianare i debiti?

Dopo Ricucci l'innamorato, Fiorani lo smemorato di Collegno?

Mai più soldi ai Gay

Il vicesindaco di Milano De Corato:
«Mai più soldi e patrocini del Comune alle manifestazioni promosse da associazioni di omosessuali».

Nel fratempo il Comune da tredicimila euro per un´associazione culturale di Manfredonia, in Puglia, che organizza una manifestazione in cui scegliere la bevanda con cui accompagnare piatti tipici milanesi. Quasi mille per un torneo di bocce che qualcuno ha pensato di intitolare ai caduti di Nassiriya.
E più di trentamila per il Capodanno celtico. Calderoli sarà contento.

Mai soldi ai Gay, ma si (e tanti) a super-consulenti, assessori, consiglieri comunali ...

Dobbiamo capirli: ridurre lo stipendio no. Migliorare i servizi no. Fare più scuole, più asili no. Incrementare la sanità e la scuola pubblica no. Aumentare le piste ciclabili no.
Perchè questa sarebbe politica di sinistra.

Fare più strade si. Fare parcheggi sotterranei si. Dare i bonus ai bebe (indiscriminatamente) si. Dare bonus per i libri (anche per le scuole private) si.
Perchè questa sarebbe politica di destra.

Non volevano pagare il biglietto

I pendolari che hanno bloccato i treni a Roma, protestavano perchè non volevano pagare il biglietto.

Fino a 6 mesi fa esisteva una convenzione che dimezzava il costo del viaggio, tra Trenitalia e Campania.
E oggi si ritrovano senza sconti e con l'incriminazione di interruzione di pubblico servizio.

Perchè in Italia tolleriamo di tutto: mafia, stragi impunite (e senza risarcimento), pregiudicati in Parlamento, giornalisti spioni, dossieraggi vari, un'evasione fiscale definita una pandemia, politici che incitano allo sciopero fiscale, morti sul lavoro, per le strade, per l'inquinamento ...
ma chi viaggia senza biglietto no!
Questo non lo possiamo tollerare! Cribbio!!


Trenitalia "Tutti devono pagare il biglietto".
"chiunque usa le Ferrovie, prima di tutto, deve pagare il biglietto. E' un atto di rispetto verso il nostro azionista che è il ministero delle Finanze, cioè il popolo italiano".

Certo, come il buco di Trenitalia, lasciato da Elio Catania, che paghiamo tutti noi con le tasse.
Come la sua buonuscita.
Costo del CdA di Tenitalia: 2 ML di euro.
Elio Catania ha preso un risarcimento di 5 ML di euro.
Lasciando un buco di 1,7 miliardi di euro (ora è l'attuale presidente dell'azienda trasporti milanese ATM).
Non accetto la violenza, nè la prevaricazione. Ma nemmeno di essre preso per il c.... da Trenitalia e da chi permette questa situazione.

25 giugno 2007

Di cosa sparliamo oggi?

Di cosa parlerebbero i giornali se non ci fossero i vip, con le loro peripezie?

Non potranno parlare delle intercettazioni. Ora che passerà la legge Mastella, si dovrà aspettare il processo, per sapere qualcosa.

Parliamo allora del detenuto Corona: si definiva l'idolo dei detenuti.
Diceva che in carcere con i soldi si ottiene tutto e che qualche giorno di carcere servirebbe a tutti.

Gli rispondono i detenuti dal carcere San Vittore. Ricordandogli che non tutti i detenuti sono uguali, anche se paghi. Che se lui è stato in carcere 80 giorni, altri sono lì in carcere da anni.

Ora minaccia fuoco e fiamme sui politici: "Mi hanno messo in mezzo - spiega - perché dopo il caso Sircana hanno pensato che avessi in pugno i politici".

Sulla questione delle intercettazioni per il caso Unipol, il presidente della Corte d'Appello Giuseppe Grechi fa sapere che stralci delle intercettazioni erano già uscite, prima che fossero disponibili agli avvocati difensori.
La gip Forleo non è colpevole della fuga di notizie.


Il contrario di quanto aveva affermato il direttore de Il giornale, Belpietro, che a Ballarò sosteneva che i lanci di agenzia erano arrivati due ore dopo che gli avvocati avevano preso visione dei verbali.
"Dai riscontri oggettivi acquisiti - spiega il magistrato dopo aver condotto un'indagine interna - sembra doversi escludere che le pubblicazioni operate dai mezzi di informazione a partire dal giorno 11 giugno trovino la loro fonte nel deposito contestuale delle trascrizioni".

E il giornale oggi punta su caldo, veline, l'ennesima crisi del governo nemico sulle pensioni ...


Meglio sparlare di gossip, piuttosto che di mafia, 'ndrangheta, dello scandalo dei rifiuti, delle morti bianche, per amianto, per uranio impoverito.
Dei morti negli ospedali e per le strade.


A parlare della Yespica, della Fabiani, di starlette e veline di turno, non si sbaglia mai.

Al peggio, fai loro solo della pubblicità gratis.

Così muore un fannullone


Un altro fannullone ha voluto rispondere al signor Montezemolo (dopo la risposta data da Travaglio ad Annozero), mostrando il petto al nemico e facendogli vedere come muore un fannullone.
Montezemolo, che si batte contro gli sprechi della politica e contro i sindacati che si rifiutano di applicare flessibilità e mobilità.
Ma è lo stesso Montezemolo segnalato dal sito spreconi.it per gli appalti di Italia 90?
Si tratta della stazione ferroviaria romana di Farneto, più volte descritta in articoli e servizi tv. Costò 15 miliardi di lire, venne inaugurata per i Mondiali ma fu utilizzata solo quattro giorni in occasione delle partite giocate nella capitale.
Dopo 17 anni di chiusura, l'ora della fine si avvicina: Comune e Fs sono d'accordo nel cancellarla definitivamente dal rinnovato tracciato di Roma Nord, anche perchè la nuova linea della metropolitana avrà una stazione a pochi metri di distanza.
Chi era presidente del comitato organizzatore di italia 90? Luca Cordero di Montezemolo.

Gli sconti alla chiesa

"Date a Cesare ciò che è di Cesare, a Dio ciò che è di Dio"
Così gridava Gesù nel tempio.
Ma in Italia chi chiede alla Chiesa di pagare l'Ici (ossia le tasse che paghiamo tutti) è accusato di essere anticlericale. Magari pure un terrorista.

Varato nel '92, bocciato da una sentenza della Consulta nel 2004, resuscitato da un miracolo di Berlusconi con decreto del 2005, quindi decaduto e ancora recuperato dalla Finanziaria 2006 come omaggio elettorale, il regalo dell'Ici alla Chiesa è stato in teoria abolito dai decreti Bersani dell'anno scorso. Molto in teoria, però.

Di fatto gli enti ecclesiastici (e le onlus) continuano a non pagare l'Ici sugli immobili commerciali, grazie a un gesuitico cavillo introdotto nel decreto governativo e votato da una larghissima maggioranza, contro la resistenza laica di un drappello di mazziniani radicali guidati dall'onorevole Maurizio Turco.
I resistenti laici avevano proposto di limitare l'esenzione dell'Ici ai soli luoghi senza fini commerciali come chiese, santuari, sedi di diocesi e parrocchie, biblioteche e centri di accoglienza.
Il cavillo bipartisan ha invece esteso il privilegio a tutte le attività "non esclusivamente commerciali".
Basta insomma trovare una cappella votiva nei paraggi di un cinema, un centro vacanze, un negozio, un ristorante, un albergo, e l'Ici non si paga più.
In questo modo la Chiesa cattolica versa soltanto il 5 o 10 per cento del dovuto allo Stato italiano con una perdita per l'erario di almeno 400 milioni di euro ogni anno, senza contare gli arretrati. Il trucco o se vogliamo la furbata degli italiani non è piaciuta a Bruxelles, da dove è partita una nuova richiesta di spiegazioni al governo.
Il ministero dell'Economia ha rassicurato l'Ue circa l'inequivocabilità delle norme approvate, ma subito dopo ha varato una commissione interna di studio per chiarirsi le idee.


Poi però si chiede ai lavoratori di andare in pensione più tardi, con meno garanzie sulla pensione. Mancano soldi per la ricerca, l'istruzione e la sanità.
Ma mai i soldi per finanziare le strutture private, per i professori di religione precari...


Continua Curzio Maltese su repubblica:
E' triste constatare però che senza le pressioni di Bruxelles e la lotta di una minoranza laicista indigena, l'opinione pubblica non avrebbe neppure saputo che gli enti religiosi continuano a non pagare l'Ici almeno al 90 per cento. Nonostante l'Europa, la Costituzione, le mille promesse di un ceto politico senza neppure il coraggio di difendere le proprie scelte.

Nonostante le solenni dichiarazioni di Benedetto XVI e dei vescovi all'epoca dei decreti Bersani: "Non ci interessano i privilegi fiscali".

Il terrorista di Bagnasco

Era un ex carabiniere il mittente delle lettere minatorie a mons. Bagnasco.
Almeno quelle del 9 giugno, recapitate con
dentro 3 bossoli di pistola. Notizia che aveva riempito le prime pagine di tutti i giornali, che parlavano addirittura di un coinvolgimento della brigatista Nadia Lioce.
Un ex carabiniere espulso dall'arma, che ha agito per vendetta contro l'amante.....

Altro che terrorista, da ricondurre all'area dell'estrema sinistra.
Sentite quello che
avevano detto:
Parola di Rocco:
"C'è in Italia una propaganda violenta anticristiana, la quale vuole proibire ai vescovi di parlare e considera come intromissione il fatto che loro parlino. Se la sinistra sposa l'attivismo etico come base della sua visione del mondo non può aspettarsi degli applausi da parte della Chiesa"

"Se, Dio non voglia, succedesse qualcosa a Bagnasco noi sapremo dove andare a cercare i mandanti morali, che siedono nel Parlamento europeo in quelle forze politiche e giornalistiche che hanno lanciato una campagna di odio contro Bagnasco e la Chiesa cattolica"
Parola di Volontè:
"Basta 'buonismo' per i nipoti del '68 - invoca Volontè - cessi la stupidità giustificazionista nei confronti degli eredi del '77, in galera gli ambulanti mai pentiti del terrore brigatista. La sveglia suona da mesi e il Governo è bloccato dalla sua stessa maggioranza!".
Il capogruppo dell'Udc conclude sostenendo che "una parte dei 'movimenti' è diventata la fucina dei neoterroristi, la critica accusatoria e l'infamia giornalistica di taluni è il mirino delle pistole per altri".


Parola del ministro della giustizia Clemente Mastella:
"siamo di fronte a un elemento di ideologismo e di un laicismo fortemente esasperato".


Ma a queste persone, la parola mafia, non dice nulla? Semmai sono certi partiti politici ad essere diventati fucine di criminali.
Consigli di lettura:

"I complici" di Abbate e Gomez.
"La mafia è bianca" di Bianchi e Nerazzini.

24 giugno 2007

Il segreto di Pulcistella

Da Il segreto di Pulcistella, di Marco Travaglio.
Il disegno di legge Mastella che vieta ai giornali di pubblicare le intercettazioni e gli altri atti d'indagine, non solo limita la possibilità di informazione, ma è anche incostituzionale.
Perchè è in gioco il dovere costituzionale di informare e il diritto costituzionale di essere informati.
Ma rischia anche di essere una legge anti-europea:
Il 7 giugno la Corte europea dei diritti dell' uomo ha condannato la Francia per violazione della libertà di espressione, censurando duramente la sentenza di condanna emessa da un tribunale contro due giornalisti che avevano pubblicato un libro sulle intercettazioni illegali disposte durante la presidenza Mitterrand.
.....
La Corte europea ha stabilito che, sì, il segreto è stato violato, ma su di esso prevale il dovere d'informare e il diritto a essere informati. Soprattutto se non si parla di fatti privati, ma di vicende pubbliche.

Ciò che conta, in questi casi, non è se la notizia è segreta o se è stata raccolta o acquisita irregolarmente: conta solo che sia vera, esatta, precisa, autentica. Guai, ammonisce poi la Corte, a punire i giornalisti che scrivono la verità con multe o cause civili per danni, che possono dissuaderli dall'esercizio del loro diritto-dovere di raccontare sempre tutto. Dunque, vadano pure avanti lorsignori con le loro porcatine. Continuino pure, a rispondere "è un segreto". Chi li sente rispondere "è un segreto" anziché "non è vero", capirà subito che è tutto vero.

La conversione di Blair

Breve incontro tra Tony Blair e papa Ratzinger ieri a Roma. Si parla di una possibile conversione al cattolicesimo del quasi ex premier britannico.
Di cosa avranno parlato Blair e il papa? Non lo sappiamo.
Sappiamo di cosa non hanno parlato: della guerra in Iraq; dei Dico (che Blair ha introdotto in Inghilterra) e delle adozioni dei Gay; dell'uso del preservativo per la lotta all'Aids nei paesi del terzo mondo;la ricerca sulle cellule embrionali;
dell'aborto.

Tutti argomenti sui quali il leader britannico e la Santa Sede non la pensano alla stessa maniera.

Si può essere cattolici, ed essere benedetti dal papa, pur avendo sostenuto (come politico addirittura) queste idee. Questa è la notizia.
Esiste un cattolicesimo per gli inglesi e uno per i politici italiani.
Che devono sostenere la famiglia in pubblico e l'amante (maschio o femmina) in privato.

Verrà un uomo

Che questa bestia, per la qual tu gride,
non lascia altrui passar per la sua via,
ma tanto lo 'mpedisce che l'uccide;
e ha natura sì malvagia e ria,
che mai non empie la bramosa voglia,
e dopo il pasto ha più fame che pria.
Molti son li animali cui si ammoglia,
e più saranno ancora, infin che 'l veltro
verrà, che la farà morir con doglia.

Questi non ciberà né peltro,
ma sapienza amore e virtute,
e sua nazion sarà tra feltro e feltro.
Di quella umile Italia fia salute
per cui morì la vergine Camilla,
Eurialo e Turno e Niso di ferute.
Questi la caccerà per ogne villa,
fin che l'avrà rimessa ne lo 'nferno,
la onde 'nvidia prima dipartilla.

(Dante Alighieri, Inferno canto I, versetti 92-111).

Chi sarà il veltro citato dal sommo poeta per cacciare la lupa malvagia (simbolo di cupidigia) nell'inferno?

Si riferiva forse a Walter Veltroni, probabile futuro leader del Partito Democratico.
E la lupa bramosa è forse la politica della Casta (una bestia immonda che sembra non saziarsi mai dei nostri beni)?
Sarà Veltroni capace di scacciare i mercanti dal tempio, ovvero i pregiudicati dal Parlamento?
Riportare la politica italiana a quei valore etici, oggi così lontani?
Sarà in grado di rispondere alla Chiesa che “sia dato a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che di Dio”?
Sarà in grado di ridare fiducia agli italiani, anche facendo scelte coraggiose e impopolari?

Sarà in grado di rispondere alla Confindustria del signor Montezemolo che se i sindacati sono quelli che difendono i fannulloni, Confindustria è quella che difende gli evasori (un bel tesoretto anche quello); co-reponsabile delle morti bianche. Siamo arrivati a quota 497, a fine anno potremmo arrivare ai morti delle Torri Gemelle, ma non si preoccupi Montezemolo, non siamo Bush: non bombarderemo nessuno.

Sarà in grado Walter di fare tutto ciò?
Caro Veltroni: “qui si parrà tua nobilità”.

E speriamo di “riuscire a rivedere le stelle!”.

Technorati: , ,

22 giugno 2007

Tutti al Billionaire

Corona che fa il perseguitato ..
Briatore Show ...
Niente carcere a vita, nella riforma del giusto processo ..
Un’altra delle leggi truffa di Berlusconi (la norma anti Caselli) sta per finire della pattumiera, grazie alla Corte Costituzionale ...

La legge è uguale per tutti. Per qualcuno un pò di più.
Tutti al Billionaire!

La lettera a Prodi e Berlusconi di Marco Travaglio

Gentili on. Prodi e Berlusconi,
approfitto dell’ultima puntata, alla vigilia delle vacanze, perché non so se a settembre ci sarete ancora, intendo dire se sarete ancora il premier e il capo dell’opposizione.
Da qualche tempo, mentre beccate fischi un po’ ovunque, avete sviluppato un olfatto sensibilissimo e avvertite una certa puzza, anche se non avete ancora capito da dove arriva.
Lei, Berlusconi, parla di “spazzatura”. Lei, Prodi, di “aria irrespirabile”.
D’Alema, bipartisan, parla di “spazzatura” e di “aria irrespirabile”. Ma vi riferite alle intercettazioni e ai verbali delle scalate bancarie e della Rcs, ai giudici che li han raccolti e ai giornali che li pubblicano.

Invece il cittadino comune, quando sente quelle parole, pensa all’aria delle nostre città, agli appelli inascoltati sulle emissioni inquinanti, alla monnezza accatastata in Campania, ai milioni di ecoballe che nessuno smaltirà mai e a tutte le ecoballe che i politici raccontano.
La stampa ha molte colpe, ma non quella di criticare troppo i potenti. Semmai di criticarvi troppo poco.
Se in questi anni giornali e tv avessero chiesto conto per tempo ad Antonio Bassolino, che da quasi 15 anni regna e governa su Napoli e la Campania prima come sindaco, poi come governatore e commissario di governo ai rifiuti, forse l’avrebbero costretto a gestire un po’ meglio il dramma della monnezza. O magari a dimettersi.
Invece tutti a glorificare il “miracolo napoletano” e Bassolino è stato addirittura promosso con la Jervolino tra i 45 saggi del Partito democratico. Ma lo stesso vale per gli altri 4 commissari di governo, alcuni di destra come Antonio Rastrelli di An, che si sono succeduti nell’ultimo decennio. A proposito: che senso ha sciacquarsi la bocca col “primato della politica” e poi scaricare le responsabilità su commissari straordinari, esponendoli ai linciaggi delle popolazioni prese in giro ed esasperate dall’aumento dei tumori al pancreas, ai polmoni e ai dotti biliari (+12% della media nazionale) e delle malformazioni fetali (+80% che nel resto d’Italia), dall’inquinamento delle falde per discariche abusive e i bidoni interrati dalla camorra?

Magari, con più “spazzatura” sulla stampa, ora avremmo meno spazzatura in strada.La tragedia è che, sui problemi ambientali, nessuno può dare lezioni a nessuno. Il leggendario Lunardi nel 2001 stabilì che le terre e rocce da scavo, anche di gallerie, non erano più da considerare rifiuti anche se altamente contaminate: come dire che il veleno, d’ora in poi, si chiama aranciata. Poi il suo governo, on.
Berlusconi, ha varato un devastante condono ambientale e uno edilizio e s’è sdraiato sulla linea di Bush che sabotava il Protocollo di Kyoto, mettendo l’Italia in coda all’Europa, dove tutti i politici si occupano dei problemi ambientali.
Due settimane fa lei, on. Prodi, ha vantato come strepitoso successo il penoso compromesso del G8, che ha rinviato al 2012 l’accordo sui gas serra e al 2050 il loro dimezzamento, peraltro senza vincoli né sanzioni per chi trasgredisce.
E quando l’Ue ha bocciato il piano italiano sulle emissioni di CO2, intimando alle nostre industrie di ridurle di un altro 6%, il ministro Bersani ha risposto che con le sanzioni “si puniscono le imprese italiane”: più sprezzante di Montezemolo e dei petrolieri.
Bersani è un sostenitore del carbone, modernissima fonte energetica che ci consentirà di lanciare presto una nuova avanzatissima professione: lo spazzacamino.
Forse, se la gente vi contesta dappertutto, è anche perché con la gente non ci parlate mai. Cianciate tanto di federalismo, di territorio, ma chi vi ha mai visti, sul territorio?
Quando mai siete andati a spiegare il perché della base Usa o del Tav?
Lunardi liquidò il caso Valsusa “un problema di ordine pubblico”.
Pisanu mandò la polizia coi manganelli, salvo poi fermare i cantieri per non sostituire le ruspe coi carrarmati. Ora che Di Pietro ha aperto un dialogo con le popolazioni, la tensione è subito calata.Il fatto è che sul cosiddetto “sviluppo” a base di asfalto e cemento si registrano prodigiosi trasversalismi fra destra e sinistra: nel Tav ha lavorato l’impresa del ministro Lunardi e lavoreranno le coop rosse.
Forse questa politica che si occupa di banche e di affari, e ora addirittura lo rivendica come cosa buona e giusta, non ha le mani completamente libere, quando deve prendere decisioni fondamentali per l’aria che respiriamo e la vita che viviamo.
C’è un conflitto d’interessi tra i nostri polmoni e i nostri politici che scalano le banche, fanno i costruttori e sponsorizzano le coop. Esattamente come, nella Prima Repubblica, non si poteva potenziare il trasporto su rotaia e su acqua perché la Fiat doveva intasare l’Italia di auto. L’ambiente non è di destra né di sinistra.
Eppure, invece di adottare politiche bipartisan per l’ambiente, le politiche bipartisan sono quelle contro l’ambiente. Due domande, per finire.

1) Provate a guardare alla stampa con occhio diverso, soprattutto con quella che vi costringe a confrontarvi con la gente e il territorio.
Noi quest’anno abbiamo dato voce all’Italia dei senza voce: alle popolazioni di Serre, Tarquinia e Vicenza, alle fasce più deboli che si sentono minacciate dal precariato, dal caro casa, dalla criminalità ingigantita dall’indulto.
Voi non siete mai venuti a confrontarvi con loro. Vi siete rinchiusi nelle vostre torri d’avorio o avete preferito altri salotti ben più confortevoli.


Tipo Ballarò, dove D’Alema può zittire così il conduttore che gli fa una domanda: “Lei non si preoccupi!”, come Totò che diceva: “Si lasci servire da me, ho fatto 3 anni di militare a Cuneo”.
A settembre, se ci sarete ancora, pensateci: qui non incontrerete giornalisti in ginocchio, veline, plastici della villa di Cogne col contorno di mestoli, zoccoli e zoccole.
Ma qualche pezzo di paese reale. Non è meglio incontrarla subito, la gente, invece diaspettare che vi insegua, vi raggiunga e vi fischi? Un tempo eravate voi a dire “lei non sa chi sono io”.
Oggi sono i vostri elettori che lo dicono a voi.

2) A settembre, se ci sarete ancora, perché non organizzate un bell’accordo bipartisan sull’ambiente? Anziché inciuciare per scalare le banche e i giornali, per l’indulto e le leggi contro la giustizia o contro la stampa che racconta gli scandali, perché non fate una bella Bicamerale per rendere più respirabile l’aria?
Sarà l’unico inciucio che la gente non fischierà. Anzi, potrebbe persino applaudirvi.In attesa di un cortese riscontro, che per esperienza difficilmente arriverà, vi auguro buone vacanze. Ci vediamo a settembre, se ci sarete ancora.
MARCO TRAVAGLIO

I difensori della polizia

Il fine mandato di De Gennaro come capo della polizia (che non è stato nè silurato nè licenziato) è diverso dal caso Speciale o dal caso Pollari.
Questa la tesi di Giuseppe D'Avanzo su Repubblica.
L'errore è mettere in un unico calderone i casi di spionaggio, i comportamenti opachi con l'inefficienza dimostrata dalla polizia durante il G8 di Genova.
Rifondazione aveva chiesto il suo licenziamento già nel 2001.
E il governo di allora non rispose alle richieste di chiarimenti nè tantomeno, prese provvedimenti nei confronti di De Gennaro.
Si volle tenere questo scheletro nell'armadio. E, prima o poi, gli scheletri escono fuori.

Fa specie vedere il prefetto difeso da gente come Maroni a Otto e mezzo (condannato per resistenza per pubblico ufficiale), Silvio Berlusconi (sul quale non mi pronuncio), Pier Ferdinando Casini (chiedere a Cuffaro, proprio la polizia di De Gennaro ha arrestato Provenzano), Claudio Scajola (quello del Biagi rompicoglioni, del G8 di Genova ...).

Liberate WiMax

Firmate la petizione per liberare le frequenze del WiMax!
Siamo già oltre quota 90000.

Da punto-informatico:Telecom Italia, H3G, Tiscali, Ericsson, FederUtility, Rai Way, Poste Italiane, Associazione AIIP, Brennercom, AEMCom, Teleunit e Infracom sono - secondo il blog WiMax Italia - le 12 entità interessate alle licenze WiMax previste dal regolamento AGCOM. Ma in queste ore emerge il dato che gli italiani altrettanto interessati alle frequenze radio previste per il WiMax sono molti di più: 90.000, e crescono al ritmo di circa 500 nuove firme all'ora, da una settimana.


I firmatari della petizione, di cui PI Telefonia ebbe occasione di parlare lo scorso febbraio, chiedono che il nostro paese si allinei alle risultanze scientifiche, ai pareri degli esperti di ISOC Italia, alle indicazioni della Commissione Europea, garantendo un terzo di frequenze per un uso aperto (open spectrum) ovvero il metodo più flessibile tra i modelli di gestione conosciuti.

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Annozero: dimenticare il futuro

Lo stato di salute del nostro ambiente, a partire dallo stato di mala salute del fiume Po.
L'ultima puntata di Annozero di ieri sera, ha affrontato i temi ambientali.
Con un reportage di Sandro Ruotolo che partiva dalle sorgenti sulle alpi, dove ad Aprile quasi non c'era più neve.
"Entreremo nell'era del fuoco, dentro i gironi di inferno che noi ci siamo creati" diceva la voce che commentava il documentario.
Il Ticino in secca, l'acqua inquinata del Lambro (con metalli pesanti come il Cadmio), i ladri di sabbia nella zona del Veneto.
Il Po sta male. E il governo attuale cosa sta facendo? In Italia le politiche ambientali sono considerate quasi come roba da snob, da perditempo. Si occupano più di ecologia la Merkel in Germania, Sarkozy in Francia, che in Italia.

La democrazia è in crisi per le intercettazioni, per l'antipolitica, per l'Italia divisa in due .. ma nessuno si preoccupa dei cambiamenti climatici, della scarsità dell'acqua, dell'inquinamento dei fiumi, di fare politiche che incentivino le energie rinnovabili.
Questo dovrebbe essere il vero problema.Si continua, ostinatamente, a parlare di nucleare (come a Brescia all'associazione industriale bresciana), carbone (come a Porto Tolle, alle foci del Po, come a Tarquinia), come se questo fosse il futuro.
Come se non ci fosse il problema delle scorie e dell'inqunamento dell'aria.

L'importante, secondo alcuni, è iniziare la costruzione delle centrali: mega appalti, grandi imprese, fondi pubblici (tangenti). Poi delle scorie si vedrà.
Non è una politica responsabile, questa. E' una politica criminale.

Gli ospiti in studio:
Iniziamo dagli assenti: D'Alema non ha accettato gli inviti.
"Non ci ha guadagnato molto a non venire" commentava Santoro. Se anche Nicola Rossi in un fondo sul corriere arrivava a dire "stavolta l’Ulivo non conti sul mio voto ..", dopo non aver affrontato i temi del risparmio, significa che, se vuole continuare a farci sognare, deve cambiare skipper.

In studio il vicepresidente Rutelli: "compito della politica è distinto da quello dell'economia. La politica deve scrivere le regole e fare un passo indietro su mercato".
Parlava anche della legge sulle intercettazioni: "scorretto fare una legge adesso sulle intercettazioni, qiando sono in corso indagini che si basano sulle intercettazioni stesse".

Santoro incalzava il vicepremier "i commercianti vi fischiano, i Gay vi criticano perchè li avete lasciati soli .. con chi va il governo?"
"Noi abbiamo un ellettorato molto largo. Noi dobbiamo parlare con gli spiriti critici (riferendosi a Dario Fo e Jacopo Fo, presenti anche loro in studio) e anche con un'opinione moderata, che si aspetta fiducia da noi".

La parola a Dario Fo: è un problema di cultura: "Manca una cultura di difesa della natura. Manca anche un'informazione dettagliata sullo stato dell'inquinamento dei nostri fiumi, che mostri (in modo impietoso) i rifiuti galleggiare sul Po."


Tendiamo a nascondere l'immondizia, i rifiuti. A Milano si pensa a scavare sotto terra per i parcheggi e nessuno si preoccupa dellassenza di un depuratore dell'acqua.
Qui la palla passava (purtroppo) a Sgarbi: che si scagliava contro i magistrati come Woodcock, che si preoccupano di mettere sotto indagine Fabrizio Corona e Nina Moric, mentre altri magistrati (come la sostituto procuratore di Rovigo che indaga sul furto della sabbia nel Po) sono lasciati senza mezzi.Come se Corona non fosse indagato per una storia di ricatti.
Ma non si conteneva "l'eolico deturpa il paesaggio .. meglio il nucleare che non disturba".
Jacopo Fo metteva in luce il fatto che, molte delle riforme fatte da questo governo, in funzione ambientalista, non sono state sufficientemente pubblicizzate.

Come il finanziamento per i pannelli fotovoltaici, il cui iter viene spiegato sul suo blog.
Come il progetto del sindaco di Padova, Zanonato, sull'illuminazione pubblica: un progetto che ha vinto il premio Energymed.
Il governo dovrebbe investire più nella comunicazione!

La posta prioritaria di Marco Travaglio era questa volta indirizzata a Romano Prodi e Silvio Berlusconi:
Gentili on. Prodi e Berlusconi,
approfitto dell’ultima puntata, alla vigilia delle vacanze, perché non so se a settembre ci sarete ancora, intendo dire se sarete ancora il premier e il capo dell’opposizione. Da qualche tempo, mentre beccate fischi un po’ ovunque, avete sviluppato un olfatto sensibilissimo e avvertite una certa puzza, anche se non avete ancora capito da dove arriva.
....


Il video della puntata.


Technorati:

21 giugno 2007

De Gennaro da destra e sinistra

Visto da sinistra: dopo le polemiche sulle violenze del G8 a Genova, dopo i tentativi di inquinare/manipolare le dichiarazioni dei suoi sottoposti, il capo della polizia Gianni De Gennaro è stato silurato.
"La recente iscrizione nel registro degli indagati del prefetto Gianni De Gennaro sarebbe legata ad un'indagine aperta nel corso del processo per lo sciagurato blitz nella scuola Diaz, durante il G8 di Genova. Un'indagine tesa a dimostrare che i vertici della Polizia di Stato si sarebbero messi d'accordo per raccontare in tribunale un'altra "verità", molto più comoda, sulla sanguinaria irruzione del 21 luglio 2001.
Un piano a tavolino per scagionare alcuni e scaricare le colpe sui rimanenti. Le accuse della locale Procura a De Gennaro sono conseguenza del fascicolo per la "falsa testimonianza" di Francesco Colucci, che sei anni fa era questore nel capoluogo ligure.
Lo scorso 3 maggio Colucci era stato interrogato in aula, e di fronte alle domande dei pm era caduto in un'imbarazzante serie di contraddizioni, "non ricordo" e silenzi.
Cambiando versione rispetto a quanto dichiarato subito dopo il G8 aveva indirettamente alleggerito la posizione del prefetto, che da Roma sembrava non aver avuto alcun ruolo nell'operazione."

Visto da destra:
"Prodi cala un'altra mannaia di Stato. La vendetta della sinistra si serve fredda. Così, a sei anni di distanza dal G8 di Genova in cui la Polizia ebbe il torto di svolgere la propria funzione di fronte a una città violentata dai balck bloc, il suo capo Gianni De Gennaro finisce indagato per aver indotto i propri sottoposti alla falsa testimonianza."

Un altro caso Speciale, per intenderci.
Ma i fatti?
La città devastata dai Black Block, che sfuggivano magicamente ai manganelli della polizia.
E dei Black Block arrestati non se ne è saputo più nulla.
Sui pestaggi alla Diaz e a Bolzaneto è in corso un'inchiesta.
Le molotov all'interno della Diaz le aveva portate un poliziotto stesso. Ora le prove sono sparite.
Basta per aver dei dubbi sul capo della polizia?
In ogni caso, tutti sono innocenti fino a prova contraria.
Ma se un poliziotto è sotto indagine, viene sospeso.

Pagare la casa due volte

Già è difficile pagarla una volta, la casa.
Se poi la devi pagare due volte, perchè il costruttore è fallito (guarda caso prima di firmare il rogito e dopo aver incassato gli anticipi) e la tua casa viene messa all'asta, allora è veramente dura.

L'ultimo caso in provincia di Bergamo, nei comuni di Chignolo e Brembate, dove alcune famiglie si sono rese conto che i loro contratti preliminari di acquisto avevano perso valore dopo che il curatore fallimentare li aveva dichiarati sciolti.
"C'è chi ha versato 116 mila euro per un preliminare che ora è carta straccia (perché è il rogito che conta in questi casi), chi ha impegnato risparmi e liquidazioni per acquistare un appartamento che non è stato mai consegnato, e chi la casa l'ha già pagata e ora si rifiuta di lasciarla libera come invece richiesto dal curatore fallimentare. A Carvico padre e figlio si sono addirittura presi la briga di vigilare sul cantiere per evitare che il loro appartamento in costruzione venisse venduto ad altri."

Esiste
una legge del 2005 che dovrebbe tutelare le vittime di fallimenti immobiliari, che obbliga le imprese a fornire la fidejussione di garanzia ai chi compra la casa.
Ma, come si vede, è spesso disattesa.
Come per le morti nei cantieri, mancano i controlli.
Anche questo genera insicurezza nei cittadini.

La politica degli sgomberi

Quello che non è stato fatto in quindici anni dei governo (tra comune e regione) del centrodestra viene risolto in questi giorni con gli sgomberi.
Ieri quello in via Triboniano. Prima quelli di Chiaravalle.
Con gli sgomberi si mette a posto la paura dei cittadini (il tema della sicurezza tanto caro alla Moratti), permette ai politici del centrosinistra di inseguire gli elettori in fuga.
E a
dividere il centrosnistra al suo interno.
E del fatto che ad essere sgomberate siano famiglie con bambini piccoli, importa apochi.
Visto che sono Rom, dunque criminali (basta con questo buonismo sessantottino! ma è Borghezio o Penati a parlare????).
Di politiche di integrazione, di accoglienza, di servizi sociali, manco a parlarne.

Proprio ieri era la giornata mondiale del rifugiato.
Camilleri, in un intervista, diceva "dobbiamo uscire da questa mentalità per cui chi arriva da fuori ha intenzioni cattive".

20 giugno 2007

La pista di sabbia di Andrea Camilleri

Il ritrovamento di un cavallo morto sulla spiaggia davanti casa è l'inizio di una nuova indagine, quasi privata, che porta il commissario Montalbano nel mondo delle corse clandestine, controllato dalla mafia.
La morte del cavallo, preso a sprangate fino ad ucciderlo, diventa una sfida personale tra lui e ladri.
Perchè probabilmente di un furto per ricatto si tratta: almeno a voler seguire le indicazioni date dalla padrona del cavallo ucciso e del padrone della stalla in cui è avvenuto il furto.
Che la mafia non c'entri niente? E allora perchè qualcuno è entrato nella sua casa di Marinella a rovistare? In cerca di cosa?


Sarà la pista di sabbia tracciata dagli zoccoli del cavallo morente (come gli appare in un sogno rivelatore) a dargli la spiegazione del furto del cavallo e della sua uccisione.
Che Montalbano troviamo in questo romanzo? Un pò più invecchiato, costretto addirittura a mettersi gli occhiali, cui addirittura il dottor Pasquano rimprovera una certa perdita di memoria.
Segno dell'età che passa.
L'inchiesta sulla pista di sabbia lo porta nel mondo delle piste, dove si incontra l'aristocrazia, esponenti della finanza, per scommettere (e forte) sui cavalli.
Dopo "La vampa d'agosto" Montalbano si troverà di fronte una nuova donna "fatale": Rachele Estermann, che nella storia avrà un ruolo fondamentale.

Torna un Camilleri molto più ironico rispetto ai precedenti libri. Ecco come descrive il mondo aristocratico delle corse:
Le pirsone erano vestite che pareva cannalivari: tra i mascoli c'era chi era vistito da cavallerizzo, chi da ricevimento della regina d'Inghilterra con tanto di cilindro, chi in jeans e maglione a girocollo, chi da tirolese, chi in divisa da guardia forestale (almeno accussì gli parse), uno addirittura s'era parato come un arabo e un altro stava in pantaloncini corti e ciavatte da spiaggia ...

L'orda famelica che si avventa sul rinfresco:
“Hanno suonato! Hanno suonato!”
E po' tutto quello che vinni apresso fu priciso 'ntifico a 'na valanga o al tracimamento di un fiume. Ammuttannosi, spngennosi, truppicanno, urtannosi, dalle tri porte finestre si riversò nel vialone un'ondata di piena fatta di mascoli e fimmine vocianti.

In un attimo, Ingrid non si vitti cchiù, pigliata 'n mezzo, vinni irrisistibilmente trascinata avanti, Si voltò verso di lui, raprì la vucca, dissi qualichi cosa, ma le parole non s'accapero.
Pariva il finale di una pillicula tragica.
Sturduto, Montalbano aviva la 'mpressione che nella villa era scoppiato un incendio violento, ma le facci allegre di tutti quelli che currivano alla dispirata, gli fici subito accapire che si stava sbaglianno. Si scansò èer non essiri travolto e aspittò che la sciumara passasse.
Il gong aviva annunziato che la cena era pronta. Ma com'è che avivano sempre fami 'sti nobili, 'sti imprenditori, 'sti omini d'affari?

Infine per la vostra gioia, il dialogo dell'assurdo/La Catarellata:
Erano le sei e mezza.
"Ah dottori dottori! Catarella sono!"
Gli vinni gana di garrusiare.
"Come ha detto scusi?" Fici cangianno vuci.
"Catarella sono, dottori!"
"Quale dottore cerca? Questo è il pronto soccorso veterinario."
"Oh matre santa! Mi scusasse, mi sbagliai."
Richiamò subito.
"Pronti? E' l'ambulatorio vetirinario?"
"No, Catarè. Montalbano, sono. Aspetta un momento che ti do il numero dell'ambulatorio."
"Nonsi, non lo voglio all'ambulatorio!"
"E allora, pirchì lo chiamai?"
"Non lo saccio. Scusasse, dottori, confuso sono. Può riattaccari che accomenzo da capo?"
"Va bene."
Richiamò per la terza volta.
"Dottori, vossia è?"
"Io sono."
"Che faciva, durmiva?"
"No, ballavo il rocknroll."
"Davero? Lo sapi abballari?"
"Catarè, dimmi che fù."
"Un catafero attrovaro."
E come ti sbagli? Se Catarella telefonava alle sett'albe, viniva a diri che c'er aun morto mattutino.
"Di mascolo o di fìmmina?"
"Trattasi di sesso mascolino."

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Technorati:

Farina: ancora tu?

Ma non dovevamo vederci più?
Da libero:
Il terrorista liberato da Prodi addestra kamikaze di RENATO FARINA (alias Betulla)
Come è possibile che un giornalista radiato possa continuare a scirvre queste falsità e nessuno dice niente?

Green Day - Working Class Hero

L'ultimo singolo dei Green Day, per la campagna a favore del Darfur.

Il testo della canzone:

As soon as your born they make you feel small,
By giving you no time instead of it all,
Till the pain is so big you feel nothing at all,
A working class hero is something to be,
A working class hero is something to be.

They hurt you at home and they hit you at school,
They hate you if you're clever and they despise a fool,
Till you're so fucking crazy you can't follow their rules,
A working class hero is something to be,
A working class hero is something to be.

When they've tortured and scared you for twenty odd years,
Then they expect you to pick a career,
When you can't really function you're so full of fear,
A working class hero is something to be
A working class hero is something to be.
Keep you doped with religion and sex and TV,
And you think you're so clever and classless and free,
But you're still fucking peasents as far as I can see,
A working class hero is something to be,
A working class hero is something to be.

There's room at the top they are telling you still,
But first you must learn how to smile as you kill,
If you want to be like all the folks on the hill,
A working class hero is something to be.
A working class hero is something to be.
If you want to be a hero well just follow me,
If you want to be a hero well just follow me.

E' una cover di una canzone di John Lennon, contenuta nell'album Make some noise, iniziativa sponsorizzata da Amnesty International.