22 giugno 2007

Annozero: dimenticare il futuro

Lo stato di salute del nostro ambiente, a partire dallo stato di mala salute del fiume Po.
L'ultima puntata di Annozero di ieri sera, ha affrontato i temi ambientali.
Con un reportage di Sandro Ruotolo che partiva dalle sorgenti sulle alpi, dove ad Aprile quasi non c'era più neve.
"Entreremo nell'era del fuoco, dentro i gironi di inferno che noi ci siamo creati" diceva la voce che commentava il documentario.
Il Ticino in secca, l'acqua inquinata del Lambro (con metalli pesanti come il Cadmio), i ladri di sabbia nella zona del Veneto.
Il Po sta male. E il governo attuale cosa sta facendo? In Italia le politiche ambientali sono considerate quasi come roba da snob, da perditempo. Si occupano più di ecologia la Merkel in Germania, Sarkozy in Francia, che in Italia.

La democrazia è in crisi per le intercettazioni, per l'antipolitica, per l'Italia divisa in due .. ma nessuno si preoccupa dei cambiamenti climatici, della scarsità dell'acqua, dell'inquinamento dei fiumi, di fare politiche che incentivino le energie rinnovabili.
Questo dovrebbe essere il vero problema.Si continua, ostinatamente, a parlare di nucleare (come a Brescia all'associazione industriale bresciana), carbone (come a Porto Tolle, alle foci del Po, come a Tarquinia), come se questo fosse il futuro.
Come se non ci fosse il problema delle scorie e dell'inqunamento dell'aria.

L'importante, secondo alcuni, è iniziare la costruzione delle centrali: mega appalti, grandi imprese, fondi pubblici (tangenti). Poi delle scorie si vedrà.
Non è una politica responsabile, questa. E' una politica criminale.

Gli ospiti in studio:
Iniziamo dagli assenti: D'Alema non ha accettato gli inviti.
"Non ci ha guadagnato molto a non venire" commentava Santoro. Se anche Nicola Rossi in un fondo sul corriere arrivava a dire "stavolta l’Ulivo non conti sul mio voto ..", dopo non aver affrontato i temi del risparmio, significa che, se vuole continuare a farci sognare, deve cambiare skipper.

In studio il vicepresidente Rutelli: "compito della politica è distinto da quello dell'economia. La politica deve scrivere le regole e fare un passo indietro su mercato".
Parlava anche della legge sulle intercettazioni: "scorretto fare una legge adesso sulle intercettazioni, qiando sono in corso indagini che si basano sulle intercettazioni stesse".

Santoro incalzava il vicepremier "i commercianti vi fischiano, i Gay vi criticano perchè li avete lasciati soli .. con chi va il governo?"
"Noi abbiamo un ellettorato molto largo. Noi dobbiamo parlare con gli spiriti critici (riferendosi a Dario Fo e Jacopo Fo, presenti anche loro in studio) e anche con un'opinione moderata, che si aspetta fiducia da noi".

La parola a Dario Fo: è un problema di cultura: "Manca una cultura di difesa della natura. Manca anche un'informazione dettagliata sullo stato dell'inquinamento dei nostri fiumi, che mostri (in modo impietoso) i rifiuti galleggiare sul Po."


Tendiamo a nascondere l'immondizia, i rifiuti. A Milano si pensa a scavare sotto terra per i parcheggi e nessuno si preoccupa dellassenza di un depuratore dell'acqua.
Qui la palla passava (purtroppo) a Sgarbi: che si scagliava contro i magistrati come Woodcock, che si preoccupano di mettere sotto indagine Fabrizio Corona e Nina Moric, mentre altri magistrati (come la sostituto procuratore di Rovigo che indaga sul furto della sabbia nel Po) sono lasciati senza mezzi.Come se Corona non fosse indagato per una storia di ricatti.
Ma non si conteneva "l'eolico deturpa il paesaggio .. meglio il nucleare che non disturba".
Jacopo Fo metteva in luce il fatto che, molte delle riforme fatte da questo governo, in funzione ambientalista, non sono state sufficientemente pubblicizzate.

Come il finanziamento per i pannelli fotovoltaici, il cui iter viene spiegato sul suo blog.
Come il progetto del sindaco di Padova, Zanonato, sull'illuminazione pubblica: un progetto che ha vinto il premio Energymed.
Il governo dovrebbe investire più nella comunicazione!

La posta prioritaria di Marco Travaglio era questa volta indirizzata a Romano Prodi e Silvio Berlusconi:
Gentili on. Prodi e Berlusconi,
approfitto dell’ultima puntata, alla vigilia delle vacanze, perché non so se a settembre ci sarete ancora, intendo dire se sarete ancora il premier e il capo dell’opposizione. Da qualche tempo, mentre beccate fischi un po’ ovunque, avete sviluppato un olfatto sensibilissimo e avvertite una certa puzza, anche se non avete ancora capito da dove arriva.
....


Il video della puntata.


Technorati:

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Il progetto sull'illuminazione pubblica di Padova è merito dell'assessore all'ambiente Bicciato, non del sindaco.
Su altri fronti, la giunta di Padova guidata da Zanonato continua nell'opera di cementificazione selvaggia, depredando la città delle poche aree verdi rimaste. I trasporti pubblici sono a un livello penoso, con una gestione da terzo mondo. L'aria è irrespirabile. E si continuano a costruire strade e tangenziali.

Anonimo ha detto...

Sugli assenti è sempre bene non fare batture o ironie e perciò mi concentro sui presenti ed in particolare su uno dei presenti. Consiglierei a Rutelli di leggere un bel saggio di Bauman, Le vespe di Panama, così la smette con i moderati e il centro come attrattore di non si capisce bene quali consensi e soprattutto per fare cosa. Ogni volta che ascolto Rutelli penso che il nostro è un grande Paese dove, davvero, ognuno ha la possibilità di potersi realizzare...

alduccio ha detto...

Zanonato è anche quello del muro che divide la città dal quartiere dello spaccio ... (di cui se ne era palrato sempre ad Annozero)