25 giugno 2007

Il terrorista di Bagnasco

Era un ex carabiniere il mittente delle lettere minatorie a mons. Bagnasco.
Almeno quelle del 9 giugno, recapitate con
dentro 3 bossoli di pistola. Notizia che aveva riempito le prime pagine di tutti i giornali, che parlavano addirittura di un coinvolgimento della brigatista Nadia Lioce.
Un ex carabiniere espulso dall'arma, che ha agito per vendetta contro l'amante.....

Altro che terrorista, da ricondurre all'area dell'estrema sinistra.
Sentite quello che
avevano detto:
Parola di Rocco:
"C'è in Italia una propaganda violenta anticristiana, la quale vuole proibire ai vescovi di parlare e considera come intromissione il fatto che loro parlino. Se la sinistra sposa l'attivismo etico come base della sua visione del mondo non può aspettarsi degli applausi da parte della Chiesa"

"Se, Dio non voglia, succedesse qualcosa a Bagnasco noi sapremo dove andare a cercare i mandanti morali, che siedono nel Parlamento europeo in quelle forze politiche e giornalistiche che hanno lanciato una campagna di odio contro Bagnasco e la Chiesa cattolica"
Parola di Volontè:
"Basta 'buonismo' per i nipoti del '68 - invoca Volontè - cessi la stupidità giustificazionista nei confronti degli eredi del '77, in galera gli ambulanti mai pentiti del terrore brigatista. La sveglia suona da mesi e il Governo è bloccato dalla sua stessa maggioranza!".
Il capogruppo dell'Udc conclude sostenendo che "una parte dei 'movimenti' è diventata la fucina dei neoterroristi, la critica accusatoria e l'infamia giornalistica di taluni è il mirino delle pistole per altri".


Parola del ministro della giustizia Clemente Mastella:
"siamo di fronte a un elemento di ideologismo e di un laicismo fortemente esasperato".


Ma a queste persone, la parola mafia, non dice nulla? Semmai sono certi partiti politici ad essere diventati fucine di criminali.
Consigli di lettura:

"I complici" di Abbate e Gomez.
"La mafia è bianca" di Bianchi e Nerazzini.

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