03 giugno 2007

Un caso speciale?

La Cdl parla di emergenza democratica, dopo la rimozione ad altro incarico del generale Speciale, da comandante della Guardia di Finanza.

Ma la vicenda Visco-GdF è un caso così speciale? Vediamo: a luglio scorso il viceministro Visco chiede la sostituzione di 4 alti ufficiali dal comando della Lombardia, alcuni già impegnati nella vicenda Unipol.
Sostituzione che poi non avvenne. La vicenda finì sulle pagine de “Il Giornale”, ma fu zittita dal presidente Prodi prima, dalla magistratura di Milano poi.

Qualcuno poi ha consegnato (la solita manina?) le deposizioni del generale Speciale, sempre al Giornale, dove questi parla delle pressioni subite da Visco per l'allontanamento degli ufficiali. È la parola del generale contro quella del viceministro.

Come è andata a finire?
Speciale è stato trasferito alla Corte dei Conti e pare che non abbia rifiutato l'incarico. Visco ha rinunciato alla delega sulla GdF. Vedremo fino a quando, potremmo malignamente chiederci.
Ma è un caso così “speciale”?

“Cosa sarebbe successo - ha proseguito - se il nostro governo avesse invitato in modo arrogante e prepotente il capo della Guardia di Finanza ad allontanare non uno ma quattro alti funzionari che stavano compiendo un'indagine su Fininvest? ” si chiede ironicamente il leader dell'opposizione (in parlamento).
Già cosa sarebbe successo, ci chiediamo noi quando l'ex presidente del Consiglio ha allontanato due giornalisti ed un comico dalla Rai?
Cosa è successo quando ha pilotato le nomine ai vertici della Rai?

Ma non fermiamoci all'informazione. Cosa è successo quando la CdL ha emesso la legge “contra personam” per impedire la nomina del giudice Caselli alla Superprocura Antimafia (la legge Bobbio del 2005)?

Cosa è successo quando fece trasferire dal ministro Castelli il giudice Brambilla nel 2001 che lo stava giudicando in primo grado sul processo Sme (da cui è stato recentemente assolto per insufficienza di prove)?

Fa un certo effetto vedere il leader di Forza Italia difendere un finanziere: lui che invitava alla gente a non pagare le tasse. Che non si è fatto mancare nemmeno il reato di evasione fiscale.

Evidentemente la difesa della democrazia e delle istituzioni è direttamente correlata al grado di fedeltà che queste dimostrano nei suoi confronti. Un po' come i giudici: quando ti assolvono, tutti bravi. Quando condannano, invece ..

Non si preoccupi, signor cavaliere. Se la democrazia non è stata in pericolo nella scorsa legislatura, non lo è nemmeno adesso, visto che in Parlamento siedono praticamente le stesse persone. Se non è stata in pericolo nella notte dei brogli, non lo è nemmeno adesso.

Se non siamo stati in pericolo col Sismi di Pollari, Mancini e Pio Pompa; col dossieraggio della Telecom di Tavaroli; con la condanna di Contrada per mafia (ex numero tre del Sisde), come per Andreotti (almeno fino al 1980) ...

Certo, la domanda a Visco rimane. Perchè ha chiesto la sostituzione di quegli alti ufficiali?
Domandare è lecito. In questo caso rispondere non è solo cortesia, ma sarebbe obbligatorio. Grazie.

Un'ultima cosa: prima di abbandonare la carica, il gen. Speciale ha fatto una raffica di nomine, piazzando nel corpo i suoi fedelissimi. Un pò come fece il generale Pollari (anche lui GdF) prima di finire come consigliere alla presidenza del Consiglio.
Speciale fu nominato nella scorsa legislatura (nomina politica?):
Fino alla fine, all'ombra dell'ex direttore del Sismi Nicolò Pollari, che ne è stato il ventriloquo, Roberto Speciale ha avuto il tempo di lavorare in profondità sulla catena di comando. Ha cementato una fitta ragnatela di nuove fedeltà, creato i presupposti di durature riconoscenze, distribuito a decine gradi ed encomi in una logica di clan.

Nessun rischio democrazia, adesso?

1 commento:

Anonimo ha detto...

mi sembra puerile paragonare la sostituzione di 4 ufficiali della guardia di finanza che indagano su unipol con due giornalisti e un comico della rai! non e' che le rode? per le gaffs puerili del suo governo! caro signor nessuno........