12 luglio 2007

Intimidazione mafiose al centro Don Puglisi

Se ne parla sempre meno e solo nelle ricorrenze delle morti eccellenti.
Ma la mafia c'è. E si sente: l'ultimo episodio,
il raid alla nella scuola media “P.P.Puglisi”, una scuola voluta da don Pino Puglisi stesso.
Come si combatte la mafia? Con la repressione, certo. Ma anche con la cultura.
Ecco il perchè del raid.
Il raid segue le minacce telefoniche al responsabile della struttura, Maurizio Artale, pronunciate da una voce con accento marcatamente palermitano: “Figlio di p…, ti faccio togliere il vizio… tu con la mafia, l’antimafia… ti ammazzo, ti sparo in bocca”.
La mafia c'è, eccome. E lo stato deve volerla fare, questa battaglia: a cominciare dalla confisca dei beni sequestrati.
Colpire la mafia sul lato economico.
Proteggere le associazioni antiracket e contro la mafia: i siciliani onesti non devono sentirsi soli.
Ma prima di tutto, la lotta alla mafia è anche una lotta politica. Purtroppo.
Vedere la legge Mastella, la riforma della giustizia, "salvata" da Andreotti, è mortificante.

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