18 settembre 2007

Quelle cattive idee che non muoiono

Perchè le cattive idee non muoiono mai?
Sdognanato politicamente il fascismo, oggi essere e dichiararsi tali non solo non è più quasi un reato, ma nemmono casa di cui vergognarsi.Sopratutto non è ostacolo alla carriera politica.
Scoperta una banda neonazista tra Varese, Milano e Como.
Tra gli esponenti un esponente di A.N., capogruppo a Busto Arsizio, tale Francesco Lattuada.
La lista "Movimento dei lavoratori nazionalista e socialista" si era ddirittura presentata alle elezioni.
Organizzavano raccolte di fondi per terroristi neri in carcere, come Concutelli.
Nella sua birreria è tata organizzata una festa per il compleanno di Hitler.

Ecco la candida risposta del politico di A.N. (che ha ricevuto la solidarietà del partito):
Lattuada, invece, ammette di aver conosciuto alcuni esponenti del Movimento "su loro richiesta". Secondo Lattuada "la loro sigla era chiaramente folcloristica e debbo dire di aver incontrato persone tranquille. Sicuramente un movimento ben diverso da come viene dipinto".

Se un partito dichiaratamente nazista può presentarsi alle elezioni, qualche domanda dobbiamo farcela:
Pierluigi Pagliughi [ideatore del movimento neonazista] affermò di essere «nazista dall’età di venti anni», di «ispirarsi al partito nazional-socialista», di ritenere l’ideologia nazista «giusta di fondo, tant’è che furono i lavoratori a votare Hitler».
Per non parlare delle tesi di Pagliughi sulla guerra e sulle morti causate dal nazismo: «Non si parla mai dei morti tedeschi e italiani sotto le bombe americane e alleate. Non credo di offendere nessuno, la guerra è guerra, in un conflitto è normale che la gente muoia.
I morti ebrei sono presunti – ci disse Pagliughi –, i campi di sterminio sono diventati tali solo dopo il 1948. Hanno stancato con questa mania di protagonismo, anche perché oggi sono l’unica nazione che pratica l’apartheid di stato».

Quanto silenzio da parte dei giornali, su questa notizia ...
Negli stessi giorni in cui Blu Notte ricordava la strage a Brescia di piazza della Loggia e in cui a Milano si inaugura la fondazione "binario 21", col memoriale della Shoa.
Da una parte si dimentica il passato (la memoria che si raffredda): le stragi nere e le bombe a Milano e Brescia.
Dall'altra questo passato torna a trovarci. Come le erbe cattive che non muoiono mai.

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