26 ottobre 2007

Annozero: a viso aperto

La parola ai magistrati: ai magistrati che subiscono intimidazioni, non sono verbali, i cui collaboratori vengono intimiditi, che saltano per aria (almeno una volta), che vengono isolati, cui vengono tolte le indagini....

Dopo aver visto per anni in televisione politici indagati accusare chi li metteva sotto accusa, avvocati dei politici indagati, esperti opinionisti (non si sa bene a che titolo), è arrivato il turno anche per i magistrati di potersi difendere in televisione.

Perchè è un momento molto particolare, come spiegavano il magistrato Luigi De Magistris e Clementina Forleo: un momento dove è a rischio l'indipendenza della magistratura dal potere politico, ma anche l'indipendenza interna dei magistrati nie confronti dei procuratori capo. Un momento difficile: l'avocatura dell'inchiesta Why Not, avvenuta in un momento confusionario dove la procura era in mano ad un reggente, potrebbe diventare un preoccupante precedente: un politico sotto inchiesta potrebbe chiedere al ministro della giustizia amico di spostare il magistrato.
Che grazie a questo precedente, diventerebbe incompatibile a portare avanti l'inchiesta.

Ma per i magistrati esiste il codice dentologico, che pretende che non parlino ci media delle indagini in corso, spiegava il giurista Vittorio Grevi. Ineccepibili le parole di Grevi: ma dovrebbe esistere un codice di comportamento anche per gli avvocati (che non dovrebbero poter difendere i politici nel foro e fare i deputati in commissione giustizia); per i ministri con i doppi incarichi, sotto inchiesta, con processi in corso (il riferimento è al sempre presente Berlusconi).

Il codice di comportamento vale solo per i magistrati?
Chiediamoci in che paese vogliamo vivere: in un paese dove vige il rispetto della giustizia, che indica che la legge è uguale per tutti?

Cioè vale sia per Mastella, per Berlusconi, per Previti (che se fosse stato parlamentare adesso non sarebbe stato condannato, diceva Santoro in studio), per Dell'Utri, come per un qualsiasi cittadino. Oppure vogliamo vivere in un paese senza giustizia: dove per chiedere un lavoro devi affidarti a degli squali come il signor Saladino (che essendo della Compagnia delle Opere, è abituato a fare del bene); se vuoi un posto in ospedale per un intervento urgente devi telefonare al politico, all'amico, (oppure sempre al signor Saladino, che a quanto pare si occupava aveva le mani in pasta anche negli ospedali) ... insomma ai poteri forti.

Decidetevi: volete la democrazia o una società basta su caste e lobby?

Una ragazza di 18 anni, nel servizio mandato in onda all'inizio, chiedeva a Salvatore Borsellino, a Sonia Alfano, "ho appena compiuto 18 anni .. chi voto? Chi ci difende?".
Che risposta vogliamo dare a questa ragazza?
Che dovrà affidarsi anzichè alla magistratura, per vedersi riconosciuti i propri diritti, al voto di scambio?

In studio si sono affrontati doversi argomenti: il primo riguarda il dovere di parlare di un magistrato.
Ricordava Ingroia come anche Falcone e Borsellino avessero rilasciato nel passato interviste, anche scomode (come ricorda il libro di Giommaria Monti).

Borsellino lanciò il grido d'accusa contro il nuovo corso del procuratore Meli a Palermo e rischiò il procedimento disciplinare.
E se oggi De Magistris parla è solo per chiedere al CSM se può ancora continuare a lavorare, a fare il magistrato nella sua terra, la Calabria.
Terra dalla quale ha ricevuto numerosi segnali di stima.

A riguardo delle pallottole al ministro, il magistrato chiedeva ai media di evitare le contrapposizioni tra lui e Mastella, di non rimestare nel torbido, visto l'importanza di quanto è in gioco.


In studio la GIP Forleo: fa scandalo il magistrato che in quel momento denuda il re, che tocca i fili dell'alta tensione.
Allora è meglio che il magistrato se ne stia zitto e che stia a casa a scrivere le sentenze.
Oggi, continuava la Forleo, il magistrato ha il dovere di parlare, di esporsi, se ha a cuore la sua dignità e quella del popolo italiano. E' importante andare a letto potendo guardarsi allo specchio e dire "oggi non ho commesso cattive azione ne omissioni".

La Gip si è anche tolta un paio di sassolini dalla scarpa, circa le intimidazioni che ha ricevuto, anche da parte di colleghi e di persone delle forze dell'ordine. "Ho riferito tutto al CSM".

L'inchiesta Why Not:
Ma quali sono le basi dell'inchiesta Why Not?
Santoro ha mostrato alcuni aspetti dell'inchiesta (di dominio pubblico evidentemente), giusto per dimostrare la solidità delle sue basi.L'intervista a Caterina Merante da parte di Sandro Ruotolo, che parlava del ruolo di Saladino e Macrì ("di area prodiana, si diceva").
Le dichiarazioni di Tursi Prato, ex consigliere regionale del PSI che ha voluto raccontare a De Magistris del comitato d'affari di Saladino: voto di scambio, finanziamenti pubblici, trasversalità dei politici coinvolti.

L'intervista di Saladino: "c'è bisogno di uno dell'area nostra .. se no è un casino" diceva Mastella a Saladino. Perchè proprio uno dell'area nostra (UDEUR)? Forse perchè Saladino è abituato a fare favori ai politici? Avendo assunto il figlio di Pisano, Meduri, Guerriero .. ed è stato ringraziato dalla casta avendo avuto dei contratti (con finanziamento pubblico) senza gara d'appalto.

Per che lavori poi: il giornalista Pozzan mostrava lo stato di abbandono dei depuratori a Lamezia. O i casi dei comuni di Curinga e Falerna, che sono stati costretti a spendere milioni di euro per fare dei depuratori che non funzionano.Stiamo parlando di soldi nostri. Di tutti.

Tursi Prato parla anche dei rapporti con Prodi:
Diceva Saladino "Prodi è uno che merita .. tutta l'associazione per la compagnia delle Opere ha votato per Prodi".C'è ne abbastanza per avere dei dubbi.

Il rischio fascismo:
De Magistris invocava il rischio fascismo: "mi sembra di essere tornato idietro di 50 anni".

E a voluto parlare anche della fuga di notizie: "guardate la tempistica degli eventi"

Firma del procedimento contro Mastella --> fuga di notizie su Libero--> avocazione dell'inchiesta (il 19/10) da parte del reggente che scrive nell'ordine di dirlo a De Magistris solo il 22/10 --> dopo una settimana perquisizione (inutile) alla sede del giornale dell'Udeur.

Chi ha avvisato Libero? Di certo non De Magistris.
Forse qualcuno che sta cercando di intorbidire il clima, di creare dei falsi allarmismi, per parlare d'altro. Per non parlare dell'inchiesta: di quei miliardi di euro spesi per affrontare le emergenze della Calabria spesi per nulla.
Che ruolo hanno avuto i politici? I magistrati che hanno coperto? Gli esponenti della Guardia di Finanza? Della polizia?
Parliamo di questo.

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