15 ottobre 2007

L'amico degli amici

Talpe e mafia, chiesti otto anni per Cuffaro [corriere]
Otto anni di carcere sono stati chiesti dal procuratore aggiunto di Palermo, Giuseppe Pignatone, nel corso della requisitoria al processo sulle «Talpe alla Dda», per il presidente della Regione siciliana, Salvatore Cuffaro, imputato di favoreggiamento e rivelazione di segreto d'ufficio aggravati dall'agevolazione di Cosa nostra.

Il favoreggiamento riguarda la divulgazione di notizie su intercettazioni che la procura di Palermo stava effettuando a casa del boss Guttadauro.

[90011.it]
La fuga di notizie sarebbe stata avviata dall’allora maresciallo dei carabinieri Antonio Borzacchelli che, insieme a Cuffaro, forniva lo stato delle indagini a Domenico Miceli. Lo stesso Miceli s’incontrava con Aragona, ultimo tramite prima del medico chirurgo e boss di Cosa Nostra, Giuseppe Guttadauro

2 commenti:

Anonimo ha detto...

La presunzione di innocenza non si deve negare a nessuno, quindi aspetterò al sentenza definitiva per fare commenti sulla vicenda di Cuffaro, vedremo come andrà a finire…
Quel che è certo è che la Mafia ha cambiato aspetto, non è più quella di campagna e dei “pizzini” di Provenzano, adesso è quella dei colletti bianchi nei palazzi…

salpetti.wordpress.com

alduccio ha detto...

Anche ai presunti rigatisti in carcere a Milano, anche ai coniugi Romano, .....
In ogni caso vale quanto detto dal giudice Davigo: "a certa gente non aspetto le sentenze per non invitarli a cena"