23 novembre 2007

Annozero: ieri, oggi. E domani?

Il caos politico di questi giorni (fumo negli occhi?) si riflette anche nella comoposizione della puntata di Annozero "Ieri oggi e domani" dove si metteva assieme il restyling di Forza Italia con i circoli della Brambilla, assieme ai parenti delle vittime della mafia.

Vittime di serie B, come Antonio Montinaro.
Mentre Costanza, l'autista di Falcone è considerato vittima del terrorrismo , Montinaro, agente della scorta no. Ma la strage sempre quella è.
"io voglio solo quello che mi spetta, quello che è moi, per questo non vado via da Palemo" diceva Tina Montinaro, moglie di Antonio.
Il tutto andrebbe discusso in una puntata più ampia, dedicata a come viene percepito oggi il fenomeno mafioso: Cuffaro indagato per concorso esterno per mafia, che esprimeva solidarietà alle vittime di mafia. Garantiva lui la copertura per i fondi: basterebbe rinunciare a qualcuno dei suoi addetti stampa.

Uno stato che si dimentica delle vittime, che si preoccupa più delle garanzie delle garanzie processuali degli indagati mafiosi, è uno stato che forse la battaglia contro la mafia non la vuole affrontare.Si dovrebbe parlare delle riforme fatte dai vari governi sempre nell'ottica di ostacolare l'azione dei magistrati.
La questione etica che non si è mai voluta affrontare: in parlamento entravano gli avvocati dei boss, entravano in commisisone giustizia, i condannati, indagati, rimanevano lì intoccabili.

Cosa c'entra questo con i Circoli della Liberta?
Serve per ricreare in Italia il clima e la sensazione della ridiscesa in campo dle cavaliere.

L'ossatura dei circoli proviene da Mediaset e Forza Italia, come Giorgio Medail, della TV delle libertà.
Come Salvatore Sciascia, collaboratore di Berlusconi, condannato a due anni per l'inchiesta sulla Guardia di Finanza.
Come Bruno Colombo, ex coordinatore di Forza Italia a Lecco, oggi nei circoli della Brambilla.
Poi magari predicano la moralità della politica.

Il servizio di Nerazzini e Bertazzoni metteva in evidenza i contrasti tra i Circoli della Brambilla e quelli del senatore Dell'Utri:
"la Brambilla mi ha fatto pressioni per entrare in Parlamento. Mi 'ha detto sono la stata la prima die non eletti in Veneto'.Come si fa a dire poi che non ha mai fatto politica".

Come farà il cavaliere a convincere gli italiani che è in atto un vero rinnovamento, con il suo progetto del Partito Popolare degli italiani?
Per fare questo dovrà tenersi stretto le sue televisioni, con le quali fare un nuovo lavaggio del cervello alla massaia di Voghera. Ve lo immaginate al tavolo della nuova Bicamerale con Veltroni? A discutere di riforma del sistema televisivo?

Il senatore Salvi, in studio, era convinto che le prime tre parole che Veltroni dovrebbe dire a Berlusconi dovrebbero essere "Conflitto di interessi".
Questo sarebbe allora il dialogo:
"Parliamo del conflitto di interessi"
"Arrivederci e ciao".

E' questa la nuova politica? O è il solito cambiamento gattopardesco?
Si è parlato anche della questione delle intercettazioni tra i direttori dei Tg che aggiustavano le notizie per favorire il cavaliere quando era al governo.

Alcune notizie venivano offuscate, altre nascoste, altre censurate (come l'incontro del 2003 tra Formigoni e Tareq Aziz, prima dell'attacco americano al regime di Saddam).
Sconfortante vedere come la questione del conflitto di interessi (e la riforma della Rai) rientri in agenda del governo solo per una lotta politica tra Fini e Berlusconi.

Questo è il nostro sistema di informazione. Dove in televisione oggi abbondano fiction e film sulla mafia, ma dove gli sceneggiatori nemmeno si informano bene su chi fossero i poliziotti uccisi.

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