10 gennaio 2008

Attentatuni: storia di una indagine

Ieri sera è stato trasmesso il film per la tv "Attentatuni" (qui il link per comprare il DVD) regia di Claudio Bonivento, tratto dal libro di Bianconi Savatteri L'attentatuni. Storia di sbirri e di mafiosi.

La storia dell'indagine portata avanti da una squadra della Dia, per catturare il commando che compì la strage di Capaci. L'attentatuni, appunto.
Un'indagine portata avanti con un paziente lavoro di pedinamento, appostamenti e intercettazioni. Senza le quali, gli assassini di Giovanni Falcone (Brusca, Bagarella, Gioè e altri) sarebbero forse liberi.
".. ti ricordi u carruzzere vicinu unni aspittai ddocu, ddocu a Capaci unni ci fici l’attentatuni, avia l’officina " è la frase intercettata che porta ad una svolta delle indagini: da quella gli investigatori si rendono conto che le persone che stanno pedinando sono effettivamente coinvolte nella strage.

Questo dovrebbe far riflettere sull'assurdità di certe affermazioni, di politici di entrambi gli schieramenti, che si condannano l'uso delle intercettazioni.
Non solo la pubblicazione, ma persino l'utilizzo di questo strumento dovrebbe essere limitato: sia quantitativamente, diminuendo i centri di ascolto, sia temporalmente, dominuendo il numero di mesi in cui portare avanti l'attività di intercettazione.
Chi porta avanti questi discorsi, dovrebbe almeno avere il coraggio di andare davanti al teleschermo e dire agli italiani che, in nome della tutela della privacy, si sceglie di depotenziare le forze dell'ordine che devono dare la caccia a pluriassassini come Giovanni Brusca (almeno 150 omicidi!!!) e Nino Gioè.

Se dovesse passare l'attuale proposta di legge sulle intercettazioni (il DDL Mastella), queste avrebbero durata di 3 mesi e potrebbero essere prorogate solo in in presenza di precisi requisiti.
Nel dossier sta scritto:
"Obiettivo del provvedimento è quello di contemperare le necessità investigative, le esigenze di informazione relative a vicende giudiziarie di pubblico interesse e il diritto dei cittadini alla tutela della propria riservatezza, soprattutto quando estranei al procedimento."
Fa ridere tutto ciò: sapendo che i nostri dati bancari possono essere spiati dal ministero del tesoro americano.
Non solo, ma possiamo essere spiati e intercettati dai servizi senza l'autorizzazione di nessun magistrato (grazie alle leggi antiterrorismo votate dalla passata legislatura ), come anche le nostre email e navigazioni su internet (il decreto Pisanu è stato prorogato per il 2008).

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