14 gennaio 2008

Il conflitto di interessi: per chi non se ne fosse ancora accorto

Il padrone ha tuonato. Guai a chi tocca i miei interessi.

Altro che dialogo, come ingenuamente (ma fino a quanto si può essere ingenui) aveva dichiarato Veltroni "senza Berlusconi non si fa la legge elettorale".
Qui, a pensar male, è in atto uno scambio, anzi una serie di scambi: Malpensa in cambio della spazzatura di Napoli; la "criminale" Gentiloni in cambio della benedizione sulla riforma elettorale.

Il dialogo si fa alle sue condizioni, insindacabili: cioè per risolvere il problema del Conflitto di Interessi (in televisione, nell'editoria, nelle assicurazioni ...) si deve scendere a patti col conflitto di interessi stesso.

Non solo: se avete seguito l'intervista della Annunziata a Sandro Bondi (qui il video), avrete notato come questi abbia cercato in tutti i modi di non rispondere alle domande.

"Il centrodestra sta portando avanti la politica usando il doppio binario?" (come ha poi scritto su La Stampa) Da una parte si cerca il dialogo, mentre sotto aizza situazioni di crisi e scontro (i taxisti, i tir che bloccano l'Italia, le proteste contro i rifiuti).
"Le ha viste le bandiere di AN a Cagliari?" chiedeva inutilmente.
E anche il voler ridiscutere della legge 194, non è forse interpretabile come un modo per dividere il centrosinistra e il governo?

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