29 febbraio 2008

Liste pulite e scali insanguinati

Liste pulite si, liste pulite no ... processi politici ...
Missioni per rilanciare l'Italia...
Intanto i prezzi salgono, e gli operai continuano a morire.
"Muore portuale, rivolta a Genova

Un uomo è caduto sulla banchina da un'altezza di circa 20 metri ed è deceduto sul colpo"

Cosa succede alla Esselunga di Papiniano?

Prima, la notizia di una cassiera cui è stato impedito di andare in bagno.
Quando il permesso arriva, è troppo tardi.
La ragazza ha denunciato il fatto , notizia di oggi, è stata aggredita fuori il supermercato, per essersi permessa tanto.
Cosa succede alla Esselunga, in via Papiniano? Altro che falce e carrello ...

Annozero: liste pulite

Grande Tonino: mi chiedo quale altro politico, messo di fronte a giornalisti con licenza di domandare, di fronte a una politica permalosa come la Santanchè, avrebbe risposto in modo così pacato ed esaustivo.
Ieri sera si parlava di liste pulite.

Il punto di Travaglio:
Liste pulite? All'estero nemmeno si discute di questo. Nel 2006 abbiamo avuto 26 pregiudicati in parlamento. Ai tempi di Mani Pulite nessun partito si sarebbe sognato di candidare inquisiti.Vi ricordate il giuramento che Berlusconi faceva fare ai suoi candidati nelle elezioni del 94?
Nessun carico pendente ..
Bondi dice "niente imputati, nè condannati ..." poi la correzione "salvo processi politici".

E all'improvviso sono diventati politici i processi a Berlusconi e Bassolino.
Una volta i processi politici erano quelli del regime fascista.
Oggi si parla di supposti autori di reato: è il tentativo di far passare il cammello dalla cruna dell'ago.Alcuni suoi reati sono stato prescritti, altri cancellati dalle sue leggi, altri sono stat amnistiati. Altro che supposti reati: il Lodo Mondadori è un reato passato i giudicato.

Berlusconi che aveva nel centrodestra 20 condannati, ha fatto campagna acquisti con Vito Bonsignore e Giuseppe Drago.
Cosa dicono gli imputati politici?
Pomicino "ho avuto tante condanne ma anche tante asosluzioni".
Cuffaro festeggiava perchè condannato per favoreggiamento semplice.
Nania: sono stato condannato per grandi ideali.
De Michelis "un conto è la cosa morale un conto è la magistratura".
Lanfranco Pace parlava del politico corrotto ma efficiente.
Alfredo Vito poi andava oltre: "si ho patteggiato, ma le mazzette erano 7 e non 20.... Ho patteggiato ma ero innocente"
E allora perchè ha patteggiato, ci domandiamo?

Dell'Utri "la mia condanna è una cosa passata in giudicato .. gli effetti del reato sono estinti col patteggiamento ".
Una visione molto personale della giustizia.
Poi c'è Lorenzo Cesa che davanti ai magistrati aveva esordito con "ho deciso di svuotare il sacco". E' diventato segretario del'UDC.

Veltroni cosa dice? "niente condannati per reati gravi ..".
Chi stabilisce cosa è grave?
Forse questo traccheggiare dipende dla fatto che si vuole candidare ancora Enzo Carra? Uno che ha giurato il falso davanti ad un PM.

Come si insegna alla gente a dire la verità, a denunciare il pizzo, di fronte a questi esemplari di classe politica?
L'unico che non ha problemi è Clemente Mastella: che deve scegliere se candidare i detenuti.
La trasmissione è stata in pratica un confronto tra alcuni giornalisti, Luca Telese e Stefano Cappellini, con i politici Di Pietro e Santanchè.

Non eravamo a Porta a Porta e le domande fatte non erano i classici spunti per farli parlare a ruota libera.

Ma l'ombra di Grillo incombeva sulla puntata: la sua intervista a Napoli, per il munnezza day (snobbata dai telegiornali) è stata mandata in onda quasi interamente.Di parlamento pulito ne aveva parlato già a settembre: e anche gli italiani, a sentire i sondaggi, sarebbero favorelvole all'allontanamento dei condannati (93%, per le condanne definitive, 83% per le condanne in primo grado e 64% per i politici sotto processo).

Alcune perle di saggezza emerse ieri:"..ci vuole uno stato forte per garantire tutti i cittadini" La Santanchè a proposito del problema sicurezza.
Uno stato forte, una politica forte .. Berlusconi ... Mussolini.

"quando uno è sotto inchiesta, prima corre dal giudice e poi passa dalla politica".
La risposta di Di Pietro al tema delle liste pulite.
Di Pietro finito sotto inchiesta nel passato (la storia della Mercedes) e guarda caso anche adesso che siamo sotto elezioni.

La Santanchè, che gli ricordava il suo calvario, non ricordava però che la campagna di linciaggio mediatico è stata lanciata da giornali di Berlusconi.
Non c'entrano niente i magistrati.

Di Pietro ha dovuto rispondere sull'indulto, sulla sua difesa alla Forleo, contro D'Alema e Fassino (gli impuniti): "facevo quelle critiche quando già stavo al governo, quando già stavo nel centrosinistra".

L'ex magistrato è poi sbottato, ricordando il fatto che Veltroni non abbia stretto accordi con la Sinistra Arcobaleno, che voleva tenersi i suoi simboli di "Falce e Mastella" ...

"Quando lei incontra Dell'Utri è invece molto contenta" Santoro alla Santanchè che si diceva preoccupata quando incontrava Sergio D'Elia in parlamento.

Su una cosa i due grandi partiti sono d'accordo: la mancanza delle preferenze nel voto.

"E' una legge elettorale incostituzionale" tuonava in conferenza stampa Grillo, accusando Veltroni e Belrusconi di essere la stessa cosa.Stesso partito.Stesso programma.Nessuna preferenza.Cosa voto?
Di Pietro ha parlato anche del conflitto di interessi, del riordino televisivo (una rete a testa, una cosa che nel resto d'Europa sarebbe normale). La corte europea ci potrebbe sanzionare con una multa da 400000 euro/gg per il nostro sistema televisivo.
Si tratta, dal 2006, di un totale di più di 292 ml di euro di multa.
Poi è partito il Santanchè show: "come hai inciso sul governo" urlava a Di Pietro, che rispondeva "prima di incidere a qualcuno, prova ad incidere te...".

La Santanchè della coalizione delle leggi ad personam, della giustizia mortificata, del conflitto di interessi, del Sismmigate, del Laziogate, che ha votato l'indulto (anche da parte di alcuni senatori di An).
La Destra di Storace, che ha causato il buco della sanità con Lady Asl ....
Santanchè iscritta al Rotary, che difende i poveri ragazzi fascisti della Fiamma Tricolore "difendo i giovani della fiamma.. sono ragazzi perbene".
Questa è la Destra.
Technorati:

28 febbraio 2008

Liste pulite: nun te reagge più

Come diceva Rino Gaetano? Nun te reggae più!
Abbasso e alè
abbasso e alè
abbasso e alè con le canzoni
senza fatti e soluzioni
la castità
la verginità
la sposa in bianco il maschio forte
i ministri puliti i buffoni di corte
ladri di polli
super pensioni
ladri di stato e stupratori
il grasso ventre dei commendatori
diete politicizzate
evasori legalizzati
auto blù
sangue blù
cieli blù
amore blù
rock and blues
Eya alalà
pci psi
dc dc
pci psi pli pri
dc dc dc dc
Cazzaniga
avvocato Agnelli Umberto Agnelli
Susanna Agnelli Monti Pirelli
dribla Causio che passa a Tardelli
Musilello Antonioni Zaccarelli
Gianni Brera
Bearzot
Monzon Panatta Rivera D'Ambrosio Lauda Thoeni
Maurizio Costanzo Mike Bongiorno Nureyev Raffa Guccini
onorevole eccellenza cavaliere senatore
nobildonna eminenza monsignore
vossia cherie mon amour....



Il mostro per forza

Tore e Ciccio erano ancora vivi quando sono caduti nel pozzo.
Sono morti dopo ore di agonia.
Nessuno ha cercato in quel pozzo.
Forse perchè, per qualcuno il mostro doveva essere per forza il padre.

Annozero e le liste pulite

Stasera ad Annozero si palerà di liste pulite (pulite da pregiudicati e indagati) con l'ex ministro e magistrato Antonio Di Pietro e la nera per caso Daniela Santanchè.
Non dovrebbe esserci contradditorio, visti i curricula dei due: in tema giustizia, la destra è storicamente poco garantista.

La destra di una volta, direte voi: essendosi berlusconizzata anche lei (la destra), so già cosa dira l'onorevole Santanchè:
Berlusconi è un perseguitato politico ... è sempre uscito pulito dai processi ... c'è una coalizione di magistrati contro di lui ...
Tre palle una dietro l'altra.

Dunque di quali liste pulite si parlerà stasera?
Di quelle del partito della libertà (provvisoria)?
Di quelle del partito di Casini che si allontana dal cavaliere a livello nazionale per salvare la faccia, per poi stringere accordi a livello locale, come in Sicilia con Lombardo (PDA) e Cuffaro.

Non fateci ridere: dove erano i partiti quando a chiedere il Parlamento Pulito era Beppe Grillo nelle piazze del V-Day?

L'alternativa è il Sanremo in crisi di Share: avendo abituato la gente al sangue, al panem et circenses, all'insulto televisivo, alla rissa, questo Sanremo vecchio stile non interessa più.

27 febbraio 2008

Prognosi riservata

Berlusconi da lievi segni di miglioramento.
Aveva detto, alle passate elezioni: ".. Ho troppa stima per l'intelligenza degli italiani per credere che ci possono essere in giro tanti coglioni che votano per il proprio disinteresse".

Oggi si limita a dire: "Se però gli italiani dovessero far vincere Veltroni allora vorrà dire che se la saranno cercata e se lo meritano...".

Poi però
tracima e si lancia in una serie di affermazione delle sue:
Il conflitto d'interessi non esiste
Non ho nessuna ambizione politica, tanto meno verso il Quirinale
Il conflitto d'interessi non esiste

Insomma, siamo ancora in prognosi riservata.

Altri rifiuti

All'emergenza rifuti in Campania si aggiunge tutta la serie di leggi che, con la caduta del governo, finiranno al macero.
Dalla Amato Ferrero, alla legge sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, la riforma dei servizi...
Altra carta straccia.

Tenco a tempo di Tango di Carlo Lucarelli

Un viaggio alla scoperta delle motivazioni del suicidio del cantautore Luigi Tenco, ripercorrendo il viaggio in Argentina, avvenuto due anni prima di quel San Remo 1967.
Dove per l'ultima volta cantò “Ciao amore ciao”:
La solita strada , bianca come il sale ...

Ma per il questurino (unione di due parole: questura – come luogo pieno di vecchi uffici sporchi e fumosi dove senti il ticchettio di macchine da scrivere - e ino, diminutivo per descrivere l'ultima ruota del carro) Adolfo Faina sarà soprattuto il viaggio alla scoperta di se stesso, per non dover passare il resto della propria vita a contare un giorno dopo l'altro.
Il viaggio più importante di un uomo ....

Il sito dedicato a Tenco su mySpace.

Il link su internetbookshop.
Technorati: ,

Le previsioni del tempo di Wu Ming

"a munnezza è oro" sentenziava Nunzio Perrella boss della camorra, ai magistrati della direzione distrettuale antimafia che lo avevano arestato per droga.
Stupidi noi a non averlo capito, che le lettine, la plastica, i rifiuti urbani, ma anche quelli industriali non sono una vera ricchezza.

"Marche, Emilia, Romagna, Veneto, Lombardia.Olii solventi, vernici. Rifiuti speciali, ospedalieri, della catena agroalimentare. Scarti dell'edilizia, laterizi, i più ambiti. Oro."

La Camorra ha un ruolo di primo piano nello smaltimento illegale dei rifiuti: il suo giro d'affari è stato stimato da Legambiente in 7 miliardi di euro, tra gestione illecita di rifiuti speciali e controllo degli appalti per quelli urbani.Nel sistema sono coinvolti sia clan storici come i "Casalesi" di Casal Del Principe, che altre famiglie come i Nuvoletta e gli Alfieri.
Quali sono gli interessi della camorra, nel caos mediatico, sociale e istituzionale dell'emergenza rifiuti è facile comprenderlo: prolungare l'emergenza, infiltrare i consorzi, le società appaltatrici della raccolta dei rifiuti, meglio ancora, crearsi delle società proprie con questa funzione.

"Capannoni, siti di stoccaggio, separazione, riciclaggio. Compostaggio. Ex aree agricole, ex cave, ex siti industriali. I materiali girano, entrano, escono. Trasformati, pronti. Vorticare di bolle di accompagnamento, scatole cinesi di ditte, ingressi, uscite.Aziende pulite, conti puliti, contributi europei, tutto a norma di legge. Quasi.!"

Le previsioni del tempo, scritto dal collettivo Wu Ming, racconta proprio di questo.
Protagonisti un broker del riciclaggio di rifiuti (modello Charlie Sheen di Wall Street), criminali albanesi e manovalanza italiana. Un viaggio attraverso l'Italia, con un camion che va da Napoli verso il nord carico di bestie macellate in modo illegale e torna indietro carico di rifiuti, per riempire le discariche dei paesi come Quarto, Marano, Qualiano. O fino in Cina, la nuova frontiera.

"L'oro puzza. Il denaro ha un odore dolciastro, nauseante, che nemmeno la pioggia attenua. Anzi. Rapido calcolo in container, ecoballe, compost. [..] Pecunia olet. "

Il link per ordinare il libro su Internetbookshop.
Il sito della collana Verdenero.
L'intervista ai Wu Ming, sul blog Verdenero.
Technorati: ,

26 febbraio 2008

La catena Salva parchi in Lombardia


Immondizia, malattie, ambiente avvelenato al sud.
Polveri sottili, cementificazione selvaggia, malattie e tumori in pianura padana.

L'effetto non cambia: stiamo distruggendo l'ambiente.
Che fare? Raccolgo l'invito di Giuseppe Civati, sul suo blog.
La catena dei blog in deifesa dell'ambiente.

Istruzioni (dal blog valle della nava):

Ogni blog che aderisce a questa sorta di catena dovrà contenere:

1) un’invocazione, per esempio, “Roberto, a Roma vacci pure ma senza ammazzare i parchi prima”;

2) il tag “salva+parchi” (per chi li può inserire);

3) un link, quello alla petizione già lanciata dall’Associazione per il Parco Sud di Milano e già promossa da queste pagine;

4) e poi, infine, tutti gli anelli precedenti della catena:Civati, Saponaro, Fiorentini.. Valle della Nava..

Technorati:

Le lezioni del Marchese del Grillo

Le lezioni del personaggio del grande Alberto Sordi, il marchese Onofrio del Grillo.
In tema di giustizia.
Aronne tu lavori bene ... bell'a boisserie, bell'a armadio, bell'e cassapanche ... bello bello tutto .. adesso te ne poi anna'!!!

In tema
di uguaglianza tra gli uomini:
« Me dispiace, ma io so' io, e voi nun siete un cazzo! »

In fondo una persona sempre pronta a fare scherzi, come
quello del Vespasiano.

Da ricordare la scena del patibolo, col ghigliottinamento di Don Bastiano:

E ora, anche io posso perdonare a chi mi ha fatto male. In primis, al Papa, che si crede il padrone del cielo. In secundis, a Napulione, che si crede il padrone della terra. E per ultimo, al Boia qua, che si crede il padrone della morte. Ma soprattutto posso perdonare a voi... figli miei... che non siete padroni di un cazzo!

La famiglia cristiana

Avvenire e Famiglia cristiana contrarie all'accordo tra radicali Partito Democratico.Dove vedono una minaccia alla famiglia cristiana.
Ma quale sarà la famiglia cristiana di riferimento?
Quella del risposato Casini?
Quella del risposato e tombeur de fammes Berlusconi (il cui processo per i fondi eri Mediaset è stato sospeso in attesa di sapere se sarà eletto presidente del consiglio)?
Quella del separato Fini?
Quella mafiosa di Totò Cuffaro?

Cosa vogliono i vescovi? La separazione tra laici e cattolici?

Magari con i primi ben reclusi in un ghetto per vitare il "contagio laico", come racconta la Cortellesi?
Di cosa ha paura la Chiesa?
Mi tornano in mente le parole del finale del romanzo "Il nome della rosa", lo scontro filosofico tra il venerabile Jorge e Guglielmo da Baskerville.Si parte da un libro, il misterioso secondo libro della poetica di Aristotele, per arrivare alla satira e alla felicità in terra.

Il riso libera il villano dalla paura del diavolo, perchè nella festa degli stolti anche il diavolo appare povero povero e stolto, dunque controllabile. Ma questo libro potrebbe insegnare che liberarsi della paura dela diavolo è sapienza. Quando ride, mentre il vino gli gorgoglia in gola, il villano si sente padrone, perchè a capovilto i rapporti di signoria: ma questo libro potrebbe insegnare ai dotti gli artifici arguti, e da quel momento illustri, con cui legittimare il capovolgimento. [..]Che il riso sia proprio dell'uomo è segno del nostro limite di peccatori. Ma da questo libro quante menti corrotte come la tua trarrebbero l'estremo sillogismo, per cui il riso è la fine dell'uomo! Il riso distoglie, per alcuni istanti, il villano dalla paura. Ma la legge si impone attraverso la paura, il cui nome vero è timor di Dio.E da questo libro potrebbe la scintilla luciferina che appiccherebbe al mondo intero un nuovo incendio: e il riso si disegnerebbe come l'arte nuova, ignota persino a Prometeo, per annullare la paura.[...]Da questo libro deriverebbe il pensiero che l'uomo può volere sulla terra (come suggeriva il tuo Bacone a praposita della magia naturale) l'abbondanza stessa del paese di cuccagna. Ma è questo che non dobbiamo e non possiamo avere.

25 febbraio 2008

Meglio perderli che trovarli

Dini con tanto di moglie indagata.
Mastella indagato, con moglie ai domiciliari.
Oltre a Bassolino ed (eventualmente) Fassino.
A questi si aggiunge il sen. Sergio De Gregorio: iscritto nel registro degli indagati per corruzione.
Meglio perderli che trovarli.

Il rispetto della vita

No all'eutanasia, da parte del papa.
Si alla chiarezza dei programmi: dunque no alle candidature di laici come Veronesi, perchè contrarie a quelle di Avvenire (sempre nel contesto che la CEI non detta l'agenda politica).
Speriamo che il rispetto per la vita valga anche per gli operai (soggetti già in vita, dunque, e che vorrebbero rimanere tali).
Visto il clima forcaiolo che si era creato dopo l'omicidio Reggiani, ci aspetterremo un'analoga indignazione e mobilitazione politica contro gli amministratori delegati tedeschi.

Conterranei di Ratzinger.

Giusto per chiarire le differenze

Sono convinto del progetto del Partito Democratico.Ma ci sono alcune evidenze che è meglio chiarire ora, prima che sia troppo tardi. Come le differenze tra noi e il Pdl.Ho sentito il discorso di Grillo al "munnezza day".

Grillo ha ragione: Veronesi ha effettivamente detto che gli inceneritori sono ad emissione zero. Ed è anche vero che la sua fondazione è sponsorizzata da una società che costruisce impianti.

Non solo: il nuovo centro oncologico a Milano (progetto CERBA ) verrà costruito nel parco sud, con un bello scempio ambientale.
Poi c'è la questione delle intercettazioni.

La fatica a non candidare De Mita.
Il conflitto di interessi, il riordino TV, la sentenza della Corte Europea su Rete4, sulle quali si ha paura a dire.
Insomma ci sono ancora delle questioni sulle quali è bene marcare le differenze.

24 febbraio 2008

Omicidio volontario alla ThyssenKrupp

Non siamo negli anni 50, come ricorda Veltroni (rispondendo a chi criticava la scelta di candidare un industriale come Colaninno).
Ma è ancora attuale il tema del lavoro, dei diritti, del salario.
In una vignetta di Altan due operai dicevano:
"E' finita la lotta di classe Cipputi"
"Bisognerebbe dirlo ai padroni!"

Speriamo il tema delle morti bianche non sia solo uno slogan nel Partito Democratico.
Intanto la procura di Torino scrive in un atto giudiziario, quello che tutti noi dicevamo da tempo: non è stato un incidente, quello alla ThyssenKrupp a Torino.

Si tratta di omicidio volontario.

C'è un giudice a Londra

A proposito dei processi per reati politici.
Nel `96, nel tentativo disperato di bloccare le rogatorie sui conti esteri Fininvest usati per pagare Craxi estero su estero, Berlusconi provò a sostenere con la giustizia britannica quello che quotidianamente racconta in Italia: e cioè che era vittima di un processo politico.
Gli rispose sprezzante Lord Simon Brown, giudice della High Court of Justice, respingendo con perdite il suo ricorso il 25 ottobre `96 [fonte rassegna.governo.it]:

Se ben capisco l`argomentazione dei richiedenti (Fininvest, ndr), essi sostengono che una delle due serie di procedimenti giudiziari attualmente in corso in Italia - per donazioni illecite di 10 miliardi al signor Craxi - è politica (...). Le donazioni politiche illegali sono un reato politico?(...) Non sono d`accordo.
A me sembra piuttosto un reato contro la legge ordinaria promulgata per garantire un corretto ordinamento del processo democratico in Italia - reato in nulla diverso, diciamo, dal votare due volte alle elezioni. E` certo un reato commesso in un conte- sto politico.
A mio giudizio, però, ciò non ne fa un reato politico. (...).
Non accetto in nessun modo che il desiderio della magistratura italiana di smascherare e punire la corruzione nella vita pubblica e politica, e il conflitto che ciò ha creato tra i giudici e i politici in quel paese, operi in modo tale da trasformare i reati in questione in reati politici. E` un uso scorretto della lingua definire la campagna dei magistrati come improntata a `fini politici`, o le loro azioni nei confronti del signor Berlusconi come persecuzione politica (...).

Lord Simon Brown, giudice della High Court of Justice
25 ottobre `96

Una nuova moralità .. cazzu iu

“la nuova moralità sta per tornare” è lo slogan dell'onorevole Cetto La Qualunque.
“Viva la politica dei fatti: fatti i cazzi tò!”, la conclusione.

Bisognerebbe spiegare a Berlusconi, Bondi, Cicchito che quella di Albanese è una parodia, è satira.
Invece loro l'hanno presa sul serio: non candideremo chi ha processi in corso, salvo quelli di natura politica.Ma chi volete prendere in giro?

Da quando corruzione, concussione, falso in bilancio, sono reati politici?
Scrive Travaglio Il popolo della libertà provvisoria”, riassumendo tutti i reati, alcuni ancora da giudicare, dei politici del Pdl.
Cesare Previti, Salvatore Cuffaro, Alfredo Biondi, Vito Bonsignore, Alfredo Vito, Antonio Del Pennino, Marcello Dell'Utri, Mario Landolfi, Marcello De Angeli, Domenico Nania .....

Dobbiamo rivalutare i mariuoli intelligenti, come fa l'ex PotOp Lanfranco Pace a Otto e mezzo?

Non siamo noi ad avere l'ossessione del cavaliere: non è colpa nostra se esistono ancora processi in corso contro Berlusconi a Milano (il processo Mills-diritti Mediaset).
Ora è Berlusconi a dover inseguire il Partito Democratico sul suo terreno: un terreno, quello dell'etica e della serietà che probabilmente non gli è noto.

Che il cavaliere sia allo sbando lo dimostra anche la dichiarazione “in caso di pareggio faremo le larghe intese” a Matrix. Per poi smentire se stesso il giorno dopo.

La paura di perdere è cattiva consigliera. Per avere Lombardo in Sicilia (e mantenere dalla sua parte Cuffaro) ha dovuto sacrificare Miccichè e Prestigiacomo.
Intanto i giornali parlano della crisi delle famiglie, vessate da mutui, costi delle bollette, prezzi saliti più dell'inflazione.
Avremmo la possibilità di investire per questi temi il “tesoretto”. Ma il centrodestra ha detto no, lo faremo noi (forse, ma ci credete?) quando saremo al governo.
Cosa chiedono gli italiani, cioè noi?
Metter mano a stipendi, tasse e lavoro? Oppure la revisione della legge 194?
Un sondaggio dell'Istituto San Paolo dice che il 75% degli lettori cattolici chiede l'aumento di salari e meno tasse.
Anche l'ordine dei medici si schiera a favore della 194.
Chi rappresentano allora Ferrara, Ruini, Bagnasco, Binetti e soci?

A biutiful cauntri

Prendo spunto dal documentario sulla sua terra in Campania (inparte trasmesso ad Annozero), offesa e deturpata dai rifiuti, dalle discariche illegali, da amministratori incapaci, dal clientelismo, dal consociativismo di destra e sinistra che si sono divisi fondi pubblici, cariche e poltrone.

Troppo comodo chiedere le dimissioni di Bassolino e Iervolino: un'intera classe politica dovrebbe dimettersi, andarsene via, dopo aver pagato i costi e le bonifiche del territorio.

La classe politica che ha permesso alla Impregilo di avere un contratto in esclusiva per la raccolta dei rifiuti; che ha permesso alla Impregilo di non fare (la raccolta, le discariche e il compostaggio); di aver rispettato il contratto, per le ecoballe che non fanno da combustibile, che rimangono stoccate ad Acerra. La classe politica che ha istituito il CIP6: miliardi di euro rubati agli italiani per arricchire le lobby dei petrolieri, delle industrie energetiche.

La classe politica che non ha permesso lo sviluppo di un libero mercato, che avrebbe permesso la crescita di tante aziende (e non una sola) per lo smaltimento dei rifiuti.
La classe politica che ha fatto le nomine per i consorzi, per le aziende di raccolta rifiuti, dei commissari. Anche questi dovrebbero andare via. Prima ovviamente, dovete bonificare.

I politici e gli imprenditori che hanno smaltito rifiuti tossici dalle regioni del nord, nelle discariche abusive (ma anche non)
“Questa è la mia terra e me la stanno massacrando” gridava Raffaele Del Giudice. Dobbiamo renderci conto che anche questa è Italia: è Italia anche Pianura, S. Maria La Fossa, Bacoli, Lo Uttaro, Serre.
A chiedere acusa a questi cittadini italiani è, paradossalmente, un comico come Beppe Grillo: i politici (impegnati nella loro campagna elettorale) hanno perso un'occassione importante:
Scusa. Sono qui per chiedervi scusa a nome di tutti gli italiani....
Scusa. Voglio chiedervi scusa per l’inceneritore di Acerra. Per l’Impregilo. Per i vostri politici scelti dai partiti nazionali. Per Veronesi che è capolista di Veltroni in Lombardia e ha tre anni in più di De Mita. Per Prodi che vuole regalarvi tre nuovi inceneritori.
In Lombardia ci sono decine di inceneritori, le strade sono pulite, ma c’è una diffusione di tumori da far paura. Vi chiedo scusa per le malattie dovute ai rifiuti radioattivi sepolti nelle vostre terre senza che nessuna autorità abbia mosso un dito in vent’anni.
Vi chiedo scusa per la diossina e le nanoparticelle da incenerimento che respirerete insieme al cancro.
Quante autorità avete pagato con le vostre tasse? Magistrati, ASL, amministratori pubblici, Regione, Province, Comuni, Comunità Montane, Polizia, Carabinieri, Guardie Forestali, Vigili del Fuoco, Polizia Municipale, Nettezza Urbana, deputati, senatori. Tutti nostri dipendenti. Quante migliaia di persone sono state stipendiate per salvarvi da questo disastro? Perché ci fosse Giustizia, per evitare questa Chernobyl della spazzatura? A cosa servono? Perché sono lì?


Se per un omicidio, la pena arriva fino a 20 anni, che pena dare a chi uccide l'ambiente?
Se consideriamo un crimine contro l'umanità il genocidio, come dovremmo comportarci nei confronti del crimine contro natura?

La conferenza stampa di Grillo a Napoli (che la Rai ha trasmesso solo per pochi secondi).
Il video del muzzezza day.

Give peace a chance - 2

I venti di guerra non passano solo per i Balcani e il Kosovo.
Ma ci sono anche i vecchi focolai mai spenti: in Libano, in Siria e in Iraq (con l'offesonsiva dell'esercito turco).

In Iraq dove un'inchiesta del Guardian svela torture da parte dei soldati di sua maestà contro prigionieri iraqeni (ribelli, guerriglieri, chiamateli come volete, comunque uomini).
E c'è anche l'Afghanistan: una bomba contro una nostra pattuglia, nella provincia di Herat, ci ricorda come la situazione sia tutt'altro che pacificata.
Anzi: lo stato maggiore ha deciso di trasferire in Afghanistan del centro di elisoccorso di Milano in Afghanistan (fonte GR regionale di RadioPopolare).
Personale militare che negli anni si è distinto (prendendo un Ambrogino d'oro) in opere di soccorso in montagna e sul mare e sulle strade, dopo qualche settimana di addestramento, finirà in un territorio ostile.
Finiranno in Afghanistan, per operazioni di pattugliamento, gli elicotteri AB 412 in dotazione all'elisoccorso.
Verranno armati e blindati, rendendoli ancora più insicuri e instabili, perchè appesantiranno la macchina.
Mi chiedi se ci pensano a queste cose, i politici che parlano di missioni all'estero.
Sicuramente lo fanno i militari, gli avieri, i piloti che si troveranno a sorvolare le montagne attorno a Kabul.

22 febbraio 2008

Il sangue degli altri di Antonio Pagliaro

"Nulla va alle spalle. Tutto è presente, forte e incancellabile, in questo eterno e vago cadere che è il tempo.La pioggia fortissima, fitta, a gocce grandi.

Aprì gli occhi e sentì scendere sul viso le lacrime di Luiza."

Non è il solito giallo, questo del blogger Antonio Pagliaro: perchè non è ambientato in una delle solite città del giallo, Milano o Bologna.
Perchè non è scritto basandosi sui soliti luoghi comuni del giallo: l'omicidio, l'assassino, il detective buono e il solito lieto fine.

In questo libro, che ha come prologo un feroce omicidio (Il sangue degli altri , che diventerà l'ossessione per il protagonista) di una giovane ragazza (un omicidio dei tanti) nella feroce guerra in Cecenia, nulla è scontato. E non lo sarà nemmeno il finale.

Un libro che si muove nella Sicilia della mafia, che si lega a magistrati, politici, esponenti della borghesia. Un mondo in cui si affacciano nuovi predoni: sono i russi, Lettoni per la precisione, che esportano fiumi di denaro per impiantare nuovi Casino con la benedizione della politica locale. Inutile dire con che cosa sia stata unta questa benedizione. Perchè dietro c'è una truffa ai danni dell'Unione Europea, che ha finanziato un corso per crupier, poi svanito nel nulla.
Su questa truffa inizia il racconto: da un articolo del giornalista Corrado Lo Coco. Che diventa testimone in diretta all'omicidio del presidente della "Casinò Trinacria". In seguito un altro morto, un ucraino ucciso fuori dal bar dove lavora la sua fidanzata, Cinzia.
E a quel punto quello che inizialmente era solo un articolo dei tanti, diventa un'inchiesta, alla caccia di un criminale di guerra russo, il colonnello Kovalev, responsabile di tanti omicidi contro civili ceceni (ma anche contro soldati del suo stesso esercito).
Ma soprattuto dell'omicidio Luiza, la ragazza il cui omicidio apre le pagine del libro, avvenuta cinque anni prima: rapita, stuprata ed uccisa.
Corrado inizia un viaggio da Palermo a Groznyj in Cecenia, fino a Mosca e Riga.
Conosce e incontra le vittime della guerra (o meglio del genocidio) in Cecenia, delle madri dei soldati reduci di guerra (paradossalmente le uniche persone informate di stupri e violenze contro i civili); a Mosca conosce una poliziotta, Anastassija, che si offre di aiutarlo per la sua caccia al criminale.

Caccia che lo porta molto, troppo vicino alla giustizia.

Un libro che si legge tutto in un fiato, intenso ed emozionante: racconta di una realtà effimera come quella della Palermo bene. Di una società che si intontisce davanti alla televisione col grande fratello o coi drink nei bar davanti ad un aperitivo.
Racconta di una guerra, quella in Cecenia, di cui si parla troppo poco.
Ma ha anche il pregio di parlare dell'intreccio tra mafia e politica, facendo accuse con tanto di nomi e cognomi di comodo, dietro cui viene facile riconoscere personaggi reali. Da Salvo Cusimano presidente della regione al ministro per lo sviluppo Giuffrida.
Per arrivare al presidente del Consiglio Leoni.

"Eppure.
Eppure ogni cosa gli sembrava ancora presente. Con forza, presente. Nulla va alle spalle, pensò Lo Coco. Tutto è presente, forte e incancellabile, in questo eterno e vago cadere che è il tempo."

Parte dei proventi della vendita del libro sono devoluti al comitato Addio pizzo. Anche questo è un buon motivo per leggerlo.

Il link per ordinare il libro su
internetbookshop.
Il blog di
Antonio Pagliaro; il sito dedicato al libro, e il sito di Addiopizzo.
Il blog di Cecenia Sos.
Technorati:

Give peace a chance

L'ambasciata americana assaltata a Belgrado.
Mosca che minaccia la guerra.
L'Unione Europea che non ha saputo dare una parola unica e forte, di fronte alla proclamazione di indipendenza di uno stato etnico, il Kosovo.
Sta scoppiando la guerra, qui dietro l'angolo.
Non credo che nel mare di notizie che arrivano, si riesce a percepire la portata della notizia.
Tra un Sanremo e l'altro, una velina, una notizia di gossip, il processo per il massacro di Erba, il delitto di Garlasco e la campagna elettorale ...

La tassa sui tumori

Sul suo blog Grillo spiega come non pagare il Cip6, chiamata tassa sui tumori.
diffondi

Annozero: tutta colpa dei verdi

Lo scandalo dei rifiuti in Campania: una truffa ai danni dello stato, uno sperpero di denaro pubblico, una fabbrica di clientelismi cui hanno approfittato partiti sia di destra che di sinistra, che la criminalità organizzata.
Ma anche un problema sociale, per la perdita economica (per il turismo, per l'agricoltura), per le malattie cui le popolazioni che vivono in prossimità delle discariche abusive, perchè dietro al ciclo di smaltimento dei rifiuti, del trasporto dell'immondizia, vivono aziende legate ai clan della camorra. Oltre a legami con esponenti della politica locale.

Poi c'è il contratto con la Impregilo che Bassolino non ha letto; i consorzi di bacino, con dipendenti lottizzati dai partiti; netturbini assunti in rapporto 1:25 rispetto alla Lombardia ..

Eppure basterebbe che la raccolta differenziata arrivasse al 35%, per rendere ufficiente un solo inceneritore.
Nel suo consueto punto iniziale Travaglio ricostruiva 14 anni di commissariamento: da Rastrelli, a Losco a Bassolino (dove la spesa per i 5 commissari è passata da 16000 a 3 ML di euro).

Commissariamento finito con la protesta nei comuni prossimi alle discariche, fomentata da sindaci anche di destra (come a Pianura e S. Maria La Fossa o Marigliano, dove sulle barricate figurava anche Tommaso Barbato, lo sputatore dell'Udeur).
E il centrodestra, non ha fatto battaglia? No, perchè c'è stato consociativismo e spartizione dei soldi.
Poveri cittadini campani: da una parte lo scontro politico obbliga esponenti di destra ad attaccare la giunta Iervolino, Bassolino, Pecoraro Scanio.
Bertolaso nel 2006 diceva "in 10 giorni risolvo tutto".

Poi è arrivato il prefetto Pansa, poi De Gennaro, poi la crisi di governo. E ora nessun politico (in piena campagna elettorale) vuole rischiare la faccia schierandosi contro i cittadini dei comuni campani.
La puntata di Annozero è servita a fare un pò di chiarezza nella confusione del marasma sui rifiuti:

- il contratto di Appalto che favoriva la Impregilo (a discapito di Enel e Ansaldo), che ha potuto scegliere il sito per l'inceneritore. Scelta su cui poi la regione è dovuta ritornare.
- la scelta di Acerra per l'inceneritore (non ancora terminato): scelta sbagliata perhè lontano dalla città di Napoli. A Brescia l'inceneritore che riscalda la città è vicino alla città.
- l'appalto favoriva l'impianto di inceneritore che doveva costruire la Impregilo e non la raccolta differenziata, che avrebbe diminuito il totale dei rifiuti
- la balla delle ecoballe: Pecoraro Scanio stesso spiegava come le analisi sulle balle (che avrebbero dovuto essre poi bruciate) prodotte dalla Fibe fosse fatta da uno studio a Genova della Impregilo stessa. Il controllore che controllava se stesso, classico caso da conflitto di interessi.
Già nel 2003 l'ex ministro si era accorto di come i gabbiani si posassero su queste ecoballe, che dunque dovevano contenere del cibo e non del materiale combustibile.


Ricordava Pecoraro di come nei vecchi piani di gestione rifiuti fosse assente il compostaggio, la raccolta differenziata.
Oltre all'ex ministro, in studio erano presenti i politici Brunetta, Tommaso Sodano (presidente della commissione ambiente al Senato) e Barbieri (commissione parlamentare di inchiesta sui rifiuti).
Non è solo colpa dei verdi: anzi, in realtà il partito del no non ha colpe sugli sprechi, sull'inquinamento del territorio, sulle cattive scelte progettuali, sul clientelismo, sulla camorra.

Barbieri accusava "la gestione della spesa pubblica che fa questa classe politica di destra e di sinistra". Una politica diventata intermediazione clientelare le persone: proponeva di eliminare tutti i consorzi, i commissari, gli strati intermedi (spesso infiltrati dalla camorra). Perchè sono proprio questi che "campano" con l'emergenza e non hanno alcun interesse ad uscirne.
E' in questo che il governo del centrosinistra ha fallito: ha colto i segnali della crisi, ma non ha saputo muoversi in modo deciso per uscire dalla emergenza.

Il CIP6: il CIP6 è una percentuale delle bollette che finanzia tutte le fonti energetiche rinnovabili o assimilate.
Esiste dal 92 ed è un grande regalo per petrolieri e inquinatori.
Parliamo di 4,3 miliardi di euro/anno: finanziamento che è stato tolto nell'ultima finanziaria (proprio grazie a i verdi), ma che ora tutti (le lobby) richiedono a gran voce.Ora mi è più chiaro perchè il ministro sia stato messo sulla graticola.
Da dove sono prevenute le pressioni per far cadere il governo Prodi ....
Tra l'altro, oggi Beppe Grillo organizza una manifestazione a Napoli contro il Cip6.

Il problema salute.
La stampa ha rappresentato il problema rifiuti in Campania come una protesta degli abitanti di Pianura, S. Maria la Fossa ecc. contro le discariche, contro i rifiuti urbani, effetto Nimby ...Non è vero: nelle discriche illegali della Campania (ma anche in quelle legali) sono state sversate tonnellate di rifiuti industriali.Oltre all'emergenza ambientale, esiste una emergenza sociale che solo ora sta emergendo (a livello oplitico e mediatico, perchè fino a ieri dei tumori e delle malattie nessuno ne parlava).
De Gennaro stesso ha dovuto ammettere "la popolazione aveva ragione".Dopo che ti sei preso un tumore, non puoi rispoendere alle persone "avevi ragione a protestare".
La politica, tutta la politica, ha fallito a Napoli e in Campania.
Technorati:

21 febbraio 2008

Riprende il linciaggio mediatico

Sentendo la vittoria sfuggirgli di mano, il centrodestra (o Partito della Libertà) abbandona i toni soft e riprende la campagna elettorale con i mezzi più consoni.
Gli attacchi agli esponenti del centrosinistra via stampa e televisioni.
Nel 2006 erano le intercettazioni sui furbetti del quartierino (che qualche manina aveva sottratto dalla polizia giudiziaria) con Fassino. Intercettazioni pubblicate dal Giornale.

Poi la notizia, in esclusiva, di
Prodi indagato a Catanzaro, questa estate.
Oggi la notizia fatta uscire da Panorama di
Di Pietro indagato.

Dovere di cronaca o dovere di linciaggio?
In ogni caso
Fini fa sapere che non candideranno inquisiti e indagati: a meno che non siano vittime della giustizia, cioè gli indagati per motivi politici.
"Eventuali procedimenti penali che riguardano nostri parlamentari o eventuali candidati, esclusi naturalmente quelli che, come sappiamo, hanno un origine di carattere politico"

Considerato che i vari Cuffaro, Berlusconi, Dell'Utri, Previti, si considerano tutte vittime della giustizia, ci fate sapere, di grazia, chi non candiderete?

Il mistero di Emanuela Orlandi

Sono finito quasi per caso su Chi l'ha visto, ieri sera.
Dove si parlava dei casi delle persone scomparse: 25000 casi, sui quali è calato il silenzio della stampa e ,in parte, della magistratura e delle forze dell'ordine.

Tra questi anche Emanuela Orlandi: Federica Sciarelli ha rimandato in onda un pezzo del faccia a faccia tra Antonio Mancini alias Accattone (nel libro Romanzo Criminale di De Cataldo era invece chiamato Er Ricotta), uno dei capi della Banda della Magliana con i fratelli Pietro e Natalina.
Mancini parlava di Enrico De Pedis (alias Dandy), di aver riconosciuto la sua voce nella telefonata ricevuta dalla famiglia nei mesi successivi il rapimento.
E' dunque De Pedis l'assassino? Mancini parlava di come De Pedis svolgeva attività di bassa manovalanza per persone del mondo della finanza, esponenti del Vaticano, cui era legato.

Ma oltre a parlare del convolgimento della banda nel sequestro/omicidio, parlava del legame della banda con lo IOR (per il riciclaggio del denaro sporco), con il ferimento del vicepresidente del Banco Ambrosiano Rosone (in cui fu ucciso Danilo Abbruciati, un altro dei capi della banda).

Ne parlava con una tranquillità tale da stupirmi.
"Mi stupisco che quello, dopo tutti i rapporti dei giornali, delle trasmissioni, sia ancora lì" [alludendo alla sepoltura in S. Apollinare].
Fino a che punto ci siamo abituati ai misteri d'Italia, alla zona grigia, a parole come servizi deviati, funzionari dello stato corrotti....

Aria sporca in Lombardia

Difficile respirare aria pulita ...
Le analisi dell'Arpa sulla qualita dell'aria hanno stabilito il livello di inquinamento esteso a tutta la regione. Nel resto della regione l'Ecopass non ha funzionato.

La relazione della commissione Antimafia mette nero su bianco come la n'drangheta sia ormai una organizzazion criminale ben radicata sul terrotorio. Anche e soprattutto in Lombardia.
Milano e la Lombardia rappresentano la metafora della ramificazione molecolare della 'ndrangheta in tutto il nord, dalle coste adriatiche della Romagna ai litorali del Lazio e della Liguria, dal cuore verde dell'Umbria alle valli del Piemonte e della Valle d'Aosta.

Ma a Milano il centrodestra ha bocciato al richiesta dell'istituzione di una commissione di inchiesta sulla mafia.
La n'drangheta come Al Qaeda, c'è scritto sulla relazione.
L'Antimafia ricostruisce come la ‘ndrangheta «ha adottato una strategia opposta a quella dei corleonesi e la Calabria non ha mai conosciuto una stagione di stragi o di morti eccellenti» almeno fino all'ultimo biennio: ma la strage di Duisburg e l'omicidio di Francesco Fortugno, vice presidente del Consiglio regionale della Calabria, dimostrano che qualcosa è cambiato.

L'aria diventerà ancora più irrespirabile a marzo, quando verrà discussa la legge che elimina de facto i parchi dalla regione Lombardia. Ogni parco non potrà più porre il veto su nuove edificazioni al suo interno: in caso di contenzioso, la parola fine la metterà la regione, e non l'ente parco.

Di verde rimarrà solo Bossi, in Lombardia.

20 febbraio 2008

Povere vittime

Uno si diceva vittima della caccia ai cattolici (lo diceva la moglie, ma fa lo stesso). Parliamo di Mastella e del suo sistema feudale imposto in Campania.

L'altro (De Mita, non ricandidato dal Pd) si dice vittima dell'età "Ma io mi ribello a chi vuol far prevalere l'età rispetto all'intelligenza. Se non starò con voi vuol dire che starò contro di voi". Parliamo del De Mita del terremoto in Irpinia, della vecchia DC, del Parmalat di Tanzi ....
Le vittime sono loro, non noi che paghiamo.

La protesta dei direttori Mediaset

Tutti sull'attenti, in coro ad attaccare la proposta di Di Pietro sulle televisioni.
"È stata una cosa spontanea. Nessun ordine dall'azienda, nessuna concertazione tra di noi".
Certo, se in Rai solo prostitute e raccomandati, in Mediaset solo professionisti. Della disinformazione.

19 febbraio 2008

Roma caputt mundi

I candidati sindaci di Roma:
- Giulianone Ferrara (se non diventa ministro della sanità)
- Eia Eia Storace (dipende da come finisce il processo Laziogate)
- Ciccio Rutelli

La soluzione chimica

Castrazione chimica per i pedofili (dice Fini).
Anche per i preti pedofili (o per quelli vale l'indulgenza)?

Interpretazione del giornalismo

Ovvero: più microrfoni a tutti (i politici)!
TG1 delle ore 20, politica interna. Tema: le elezioni di aprile.
Il TG1 interpreta a modo suo la par condicio, nel senso di voler mandare in onda tutte le dichiarazioni dei politici, senza un minimo di filtro o commento.

Anche il TG4 di Fede, dove il cavaliere scriorina i suoi dati e la sua verità (dogmatica).
Stesso TG dove la dichiarazione di Di Pietro, che chiedeva il rispetto della sentenza della Corte Europea sulle televisioni, dunque il dimgrimento di Mediaset, viene sommersa dalle bordate di Forza Italia.

"Grande Biagi, piccola televisione pubblica" di Antonio Di Pietro 17 Febbraio 2008
Tieniti aggiornato: http://www.antoniodipietro.com/iscrizione.php

A ribadire il concetto di come il tema delle televisioni sia un nervo scoperto.
Di Pietro passa per giustizialista forcaiolo (e chiede il rispetto delle sentenze e della legge): il cavaliere (fuorilegge) invece il liberale salvatore della patria.
Putroppo il tema, che avrebbe nel resto dell'Europa (dove la legge è uguale per tutti) una soluzione semplice, non trova nemmeno nella sinistra dei validi sostenitori.
Marco Follini: «La posizione del Pd in materia di informazione è contenuta nei due disegni di legge che giacciono in Parlamento. Il nostro obiettivo è portarli a buon fine. Punto. È ovvio che tutti coloro che saranno candidati sottoscriveranno il programma della coalizione».

P.S. pare che Beppe Grillo voglia aprire una sottoscrizione per l'acquisto di Rai3.

Disunione Europea sul Kosovo

Unione Europea divisa sul Kosovo: è stato trovata una formula di accordo un pò ipocrita (ogni paese decide per sè), per tener buoni i paesi ostili alla separazione.
Ma in questo modo si rafforza il fronte russo e ci si avvia verso la guerra.

E in questo momento, la guerra è l'ultima cosa di cui abbiamo bisogno.

Aggiornamento:
Mosca: "Kosovo indipendenteminaccia la stabilità mondiale"

18 febbraio 2008

Per il Partito Democratico: la questione meridionale

Tra i 12 punti per l'Italia nel programma del Partito Democratico, al secondo posto sta scritto: crescita del Mezzogiorno, crescita dell’Italia.
Vorrei dare il mio contributo, nella seguente forma: leggendovi l'inizio del romanzo di Carlo Levi "Cristo si è fermato a Eboli".


"Cristo si è davvero fermato a Eboli, dove la strada e il treno abbandonano la costa di Salerno e il mare, e si addentrano nelle desolate terre di Lucania.
Cristo non è mai arrivato qui, né vi è arrivato il tempo, né l'anima individuale, né la speranza, né il legame tra le cause e gli effetti, la ragione e la Storia.
Cristo no è arrivato qui, come non erano arrivati i romani, che presidiavano le grande strade e non entravano tra i monti e le foreste, ne i greci, che fiorivano sul mare di Metaponto e Sibari: [...]
Nessuno ha toccato questa terra se non come un conquistatore o un nemico o un visitatire incomprensivo. Le stagioni scorrono sulla fatica contadina, oggi come tremila anni prima di Cristo: nessun messaggio umano o divino si è rivolto a questa povertà refrattaria.
Parliamo un diverso linguaggio: la nostra lingua è incomprensibile. [...]
Ma in questa terra oscura, senza peccato e senza redenzione, dove il male non è morale, ma è un dolore terrestre, che sta per sempre nelle cose, Cristo non è disceso. Cristo si è fermato a Eboli."


Il dottor Levi non fa di quest'altra Italia, dove è stato costretto al confino dal regime fascista, un ritratto giornalistico, asettico. Del mondo contadino, pieno di superstizioni, storie di briganti, povertà, ne viene piano piano assorbito.
E si schiera dalla parte di questa seconda Italia, che subisce, senza potersi opporre, le vicende della prima: le guerre, le nuove terre da conquistare (in Abissinia), i morti.
"I contadini di Gagliano non si appassionavano alla conquista dell'Abissinia, non si ricordavano più della guerra mondiale e non parlavano dei suoi morti; ma una guerra era in cima ai cuori di tutti, e su tutte le bocche, trasformata già in leggende o in fiabe, in racconto epico o in mito: il brigantaggio".
Se Cristo, inteso non solo in senso religioso, ma come i piemontesi, lo stato, Roma, il fascismo, non si fossero fermati a Eboli, ma avessero proseguito il loro percorso all'interno (un percorso di evangelizzazione, modernizzazzione..) forse oggi non staremmo qui a parlare di Questione Meridionale.
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Notizie sbagliate

Quando si dice un uso strumentale della notizia.
E' morto un soldato italiano in Afghanistan: una volta sarebbero partite le solite polemiche strumentali, da una parte quelli che chiedono il ritiro, dall'altra il centordestra (che ha votato contro il rifinanziamento quando non era più al governo) che accusava gli altri di irresponsabilità.
Si chiamava Giovanni Pezzullo.

Le notizie dei roghi, della spazzatura a Napoli: quando si doveva far cadere il governo tutte le trasmissioni erano in diretta dai comuni della discariche.
Per fortuna di Vespa adesso siamo sotto elezioni e ha rispolverato la scrivania.

E il povero Contrada? poverino, sembrava dovesse morire in carcere, meschinu!!
Scomparse le notizie (ma per altri motivi) sulle inchieste Why Not, Poseidone e Toghe Rotte.

Oggi le notizie di distrazione di massa sono altre:
La campagna contro l'aborto. Ve lo immaginate Ferrara al ministero della salute?
Olindo choc, "ho subito il lavaggio del cervello": ma prima di lanciare queste accuse contro carabinieri e magistratura, non sarebbe meglio verificarle?

Nel frattempo si continua a morire sul lavoro (siamo già a 139 morti).
L'aria di Milano è sempre inquinata, come quella pianura padana.
E il mio treno, come tanti treni dei pendolari, è sempre in ritardo.
Questa mattina, treno Asso Milano, delle Ferrovie Nord, era già in ritardo di 20 minuti alla stazione di Arosio. Treno rotto: cari pendolari abbiate pazienza.

Domanda: anzichè parlare di grandi opere (il famoso traforo del Frejus, che si vorrebbe rifare, il ponte sullo stretto, la TAV) non si potrebbe afre qualcosa anche per le piccole opere?

17 febbraio 2008

La repubblica del ricatto di Sandro Orlando

Dossier falsi, calunnie studiate ad arte per attaccare e screditare gli avversari politici, raccolta (anche illegale) di informazioni su politici, sindacalisti, giornalisti.
La nostra non è una repubblica fondata sul lavoro: a rileggere certi fatti degli anni passati e del passato recente, sembra di rileggere ogni volta uno stesso canovaccio.
In un lungo album di famiglia si mettono assieme personaggi della prima repubblica: ufficiali dei servizi come Giovanni De Lorenzo, Pietro Musumeci, Federico Umberto D'Amato (prefetto dell'UAARR); politici come Giulio Andreotti e Aldo Moro; massoni come Licio Gelli e la sua P2, faccendieri come Francesco Pazienza; giornalisti a busta paga come Giorgio Zicari; infine agenzie investigative con un modo di operare quantomeno spregiudicato, come la Tom Ponzi.

Dalla prima poi si passa alla seconda e allora troviamo gli ufficiali dei servizi: Niccolò Pollari (e la sua ombra Pio Pompa), Marco Mancini, Walter Cretella, Gustavo Pignero; politici come Trantino, Pecorella, Guzzanti senior, Bocchino; la solita presenza della massoneria che muove ancora oggi i suoi tentacoli (come ha scoperto l'inchiesta Poseidone) e i redivivi Gelli e Pazienza (pare ci sia la sua ombra dietro le bufale della commissione Telekom Serbia); giornalisti a busta paga come Renato Farina; tutta una galassia di imbroglioni, faccendieri, lestofanti, contrabbandieri, bancarottieri inseguiti da creditori e dalla giustizia, dunque per questo maggiormente ricattabili e disposti a raccontare qualsiasi bufala. Le pedine del ricatto: Igor Marini, Antonio Volpe, Mario Scaramella, Paoletti, De Gori.
E le solite agenzie di spionaggio illegale: dalla struttura occulta dentro la Telecom di Tavaroli e Ghioni, alla Polis D'Istinto di Cipriani.

Il quadro è completo: in un unico libro una raccolta di dossier segreti, ricatti e depistaggi, dalla prima alla seconda repubblica. Dossieraggio del Sifar (per ricattare e boicottare la nascita del governo del centrosinistra); i dossier dell'Ufficio Affari Riservati; di Craxi; il Sismigate (usato come strumento di contrasto contro l'opposizione e la magistratura), i legami con la Cia e Telecom, nel caso Abu Omar; il Laziogate di Storace.
Poi c'è tutta la storia delle due commissioni di inchiesta nate nel governo Berlusconi per tenere a bada il centrosinistra, in un momento in cui il capo del governo Berlusconi era sotto processo a Milano per corruzione e altro, nel 2003.
Le bufale sulle tangenti per Telekom Serbia e sul Dossier Mitrokhin.

Guzzanti: “sai il problema di questa faccenda è che dobbiamo dimostrare ciò che diciamo...”
Berlusconi: “Beh, un momento! Intanto però li costringiamo a difendersi”.

Non è un caso se il libro si apre con un raffronto tra gli scandali riguardanti i servizi segreti di una volta, quando ancora si chiamava Sifar e a comandarlo c'era un generale dei carabinieri, De Lorenzo.
Anche perchè i protagonisti di quest'opera di fabbricazione, divulgazione ed uso di questi ricatti spesso sono sempre gli stessi: esponenti dei servizi, faccendieri dalla fedina penale poco pulita (dunque altamente ricattabili per diventare pedine di un gioco al ricatto), membri della massoneria, piduisti ....

Non è un caso se il libro parte con il paragone tra l'inchiesta sul dossieraggio segreto del Sifar di De Lorenzo e il Sismigate del generale Pollari, Mancini e dell'impiegato Pio Pompa.
Una volta scoperto lo scandalo, sull'inchiesta partì prima un'opera di insabbiamento, poi fu posto il segreto di Stato.
Il generale, per proteggersi ulteriormente le spalle, entrò in politica, in un partito di destra.
A scoprire lo scandalo (e il colpo di Stato minacciato) furono due giornalisti coraggiosi, che subirono un processo oltre a numerosi attacchi profesisonali.
Parliamo di De Lorenzo, del MSI, e dei giornalisti Jannuzzi e Scalfari dell'Espresso.
Ma potremmo anche parlare di Pollari che anziché essere cacciato (con tanto di Pompa e Mancini), viene spostato ad un alto incarico nella presidenza del consiglio. E la candidatura? Quella è stata offerta ad un altro galantuomo come il gen. Speciale.
Il segreto di Stato riguarda la vicenda Abu Omar.
Ma possiamo parlare anche di Federico Umberto D'amato e degli archivi dell'Ufficio Affari Riservati: scoperti per caso in un magazzino sulla via Appia. Archivio con i fatti privati di 3 milioni di italiani.
Nel libro si parla anche dell'archivio di Craxi, con dossier falsi, scoperto a Roma nel 1995.

Che fine hanno fatto questi archivi, perchè sono stati concepiti? La risposta la dà Furio Colombo nella sua introduzione: se si concepiscono le istituzioni come un centro di potere, non come una investitura data dai cittadini per governare, l'uso del ricatto, della calunnia, della divulgazione della notizia falsa (false tangenti, falsi attentati, false inchieste) diventa anch'esso strumento di “bassa” politica.

Non è un caso se il libro termina con l'intervista del magistrato Otello Lupacchini, che da trent'anni si occupa di everisone mafia e poteri occulti, che usa le seguenti parole per caratterizzare certi bassifondi della nostra repubblica:
“C'è una continuità di fondo con il peggio delle nostre vicende fatte di anticomunismo eversivo, bancarotte e spoliazioni di denaro pubblico, politica corrotta, stragi, morti ammazzati, rapporti con le organizzazioni criminali. Il passato, il tremendo passato italiano, deve sempre restare non del tutto chiarito perchè i dossier, gli uomini, i segreti, i ricatti possano essere riciclati nel futuro”.

E i dossier di De Lorenzo, che dovevano essere distrutti (parola di Andreotti) possono sempre tornare buoni.
Cosa c'entra, allora, il generale De Lorenzo, il Sifar e il Sid, con i falsi scoop di Pio Pompa (su attentati presunti, caso Telekom Serbia), con il Sismigate di Pollari e lo spionaggio della Telecom da parte della banda Tavaroli con Cipriani e Ghioni?
In comune, tutti fatti raccontati dal libro, hanno il ricatto per uso politico, per condizionare, vincolare, depotenziare, “disarticolare” (come scriveva Pio Pompa nei suoi appunti) l'opposizione politica.
Perchè non importa scoprire la verità. Come diceva Guzzanti al suo uomo della commissione Mitrokhin:
“Intanto li costringiamo a difendersi”.

Il post sul blog di Chiarelettere; i fatti del libro e la prefazione al libro di Furio Colombo.
Il link su internetbookshop per ordinare il libro.
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A cosa serve la Par condicio?

Domanda provocatoria, la mia. La par condicio serve a garantire a tutti i partiti politici, una presenza in televisione.
Ma chi ci garantisce dalle menzogne raccontate dai politici? Metti caso che Berlusconi, intervistato da TV7 su Rai1, dica che non è stato lui a cacciare Biagi dalla Rai, ma che è stato il giornalista stesso ad autolicenziarsi, per prendere la liquidazione.

Berlusconi: 'mi sono battuto perche' Biagi restasse in tv ma prevalse in lui il desiderio di essere liquidato con un compenso molto elevato'.
Il leader del Pdl ha ribadito di non aver mai allontanato Biagi dalla Rai: 'avevo solo chiesto che non si facesse un uso criminale della rete pubblica'.

Una 'ignominia', una 'falsita'' contraddetta da carte che possono documentare tutto: cosi' Bice e Paola Biagi, le figlie di Enzo, che si dicono 'letteralmente indignate' dalle parole di Berlusconi.


In questo avrebbe dovuto essere il giornalista stesso (Gianni Riotta, direttore di telegiornale, mica uno qualunque) a correggere il tiro al politico.
Rammentandogli l'editto bulgaro, il conflitto di interessi, la sentenza della Corte Europea su Europa 7, e magari anche gli accordi Rai Mediaset, emersi dalle ultime indagini.
Certo, servirebbe un giornalista dalla schiena dritta. A trovarne, al giorno d'oggi.

In questi casi, di fronte ad un politico che mente, sapendo di mentire e che viene lasciato mentire, la par condicio serve poco.

Che il tema televisioni stia a cuore a Berlusconi e a Mediaset (monopolista) lo testimonia l'intervista di Confalonieri dove dice di Veltroni “uno come lui che conosce le televisioni... non farebbe mai una legge come la Gentiloni”.
Un avvertimento?
Technorati: ,

La rimonta non impossibile

Fino a qualche giorno fa erano tutti convinti della sicura vittoria del (centro)destra. Forse per questo i toni (nei dibattiti, nelle dichiarazioni) sono stati abbastanza pacati, rispetto alle passate elezioni.
Ma le ultime notizie sugli apparentamenti dei partiti (Di Pietro col Pd e UDC e Mastella che corrono da soli) fanno nascere qualche speranza.


Tutti contro Di Pietro

Il Foglio contro la candidatura Di Pietro.
Il riformista critica l'alleanza tra l'ex magistrato e Veltroni.
Critici anche i radicali e i socialisti.
Anche sul Giornale ho visto articoli sul caso Di Pietro.

Cosa ha di sbagliato la candidatura di un magistrato? Come la Bonino ha minacciato le dimissioni, ma in difesa dell'indulto. L'unico appunto che gli possiamo fare è l'aver avallato tanti progetti di autostrade, forse inutili.
Non ha procedimenti penali, non ha condanne, si è fatto portavoce di battaglie contro la corruzione, contro le norme infilate da qualche manina (comma Fuda, vi ricordate?), contro l'indulto, per un parlamento pulito, per una politica che costi meno.
Forse per questo che fa così paura?

Tu quoque Casini
Anche a destra, non hanno di meglio di cui preoccuparsi? Dopo i no di Casini, di Francesco Storace, di Clemente Mastella, forse i giochi non sono ancora fatti.
“In Italia non tutti gli uomini sono in vendita” ricordava Casini a Berlusconi (la cui coalizione è stata definita Arca di Noè), riferendosi alla scelta di Fini di far fondere An in Forza Italia nel Pdl.
Certo ci sono voluti 14 anni, tra porcate e leggi vergogna, per accorgersi.
Alla fine, siamo stati tanto a criticare Berlusconi e il berlusconesimo, poi scopriamo che il colpo finale glielo daranno gli ex democristiani. Altro che Travaglio, estrema sinistra, girotondi.
Silvio come Cesare, circondato da Bruti ....
Mi chiedo solo se faranno in tempo a coalizzarsi in un unico gruppo, prima di sparire definitivamente dal video.


Perchè il cavaliere non perdona chi lo tradisce: Mastella, dopo tanti piagnistei, è sparito dal video. Così come Follini, Tabacci e altri che hanno fatto l'affronto.

Sparirà anche Casini dalla televisione?

15 febbraio 2008

Annozero San Valentino da soli

Puntata poco interessante (potete trovare un sunto qui sul blog gemello).
La solita storia d'amore e odio tra Pierferdinando e Silvio. Con Casini che temporeggia, ma che ieri sera ha rinfacciato a Fini il suo voltafaccia.
La parte interessante è stata all'inizio il confronto tra Rubbia e Belpietro Casini sul discorso energetico.

13 febbraio 2008

Liste pulite

Nel giorno in cui il Pd si apparenta con l'Italia dei Valori, in cui nel centrosinistra stesso si chiede di fare pulizia nelle liste ("Adesso - sottolineano in una nota congiunta il ministro dell'Interno Giuliano Amato e il sottosegretario Marco Minniti - è importante che in vista delle prossime elezioni tutte le forze politiche diano un segnale fermo ed univoco dell'assoluta volontà di proseguire in questo sforzo, a cominciare dai criteri per la composizione delle liste elettorali". ), registriamo con un certo piacere, la notizia dell'arresto dell'assessore Udeur Tripodi in Calabria.

Perchè significa che il modus operandi della signora Lonardo (in Mastella) in Campania non era un caso isolato.
Significa anche che è stato un bene, pagato anche a cario prezzo è vero, aver scaricato certi alleati imbarazzanti come Mastella e Dini.
E pensare che dovevamo vergognarci di Luxuria e Diliberto. Ad avercene di compagni così.

Poi c'è il solito sconcerto nel leggere che l'inchiesta sull'arresto di Provenzano non va in onda perchè il filmato contiene uno scambio di battute con Totò Cuffaro.
Capisco la par condicio. Meno il garantismo a protezione dei politici che han favorito cosa nostra.