19 febbraio 2008

Interpretazione del giornalismo

Ovvero: più microrfoni a tutti (i politici)!
TG1 delle ore 20, politica interna. Tema: le elezioni di aprile.
Il TG1 interpreta a modo suo la par condicio, nel senso di voler mandare in onda tutte le dichiarazioni dei politici, senza un minimo di filtro o commento.

Anche il TG4 di Fede, dove il cavaliere scriorina i suoi dati e la sua verità (dogmatica).
Stesso TG dove la dichiarazione di Di Pietro, che chiedeva il rispetto della sentenza della Corte Europea sulle televisioni, dunque il dimgrimento di Mediaset, viene sommersa dalle bordate di Forza Italia.

"Grande Biagi, piccola televisione pubblica" di Antonio Di Pietro 17 Febbraio 2008
Tieniti aggiornato: http://www.antoniodipietro.com/iscrizione.php

A ribadire il concetto di come il tema delle televisioni sia un nervo scoperto.
Di Pietro passa per giustizialista forcaiolo (e chiede il rispetto delle sentenze e della legge): il cavaliere (fuorilegge) invece il liberale salvatore della patria.
Putroppo il tema, che avrebbe nel resto dell'Europa (dove la legge è uguale per tutti) una soluzione semplice, non trova nemmeno nella sinistra dei validi sostenitori.
Marco Follini: «La posizione del Pd in materia di informazione è contenuta nei due disegni di legge che giacciono in Parlamento. Il nostro obiettivo è portarli a buon fine. Punto. È ovvio che tutti coloro che saranno candidati sottoscriveranno il programma della coalizione».

P.S. pare che Beppe Grillo voglia aprire una sottoscrizione per l'acquisto di Rai3.

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