07 marzo 2008

Annozero: basta un poco di zucchero?

Parole, parole, parole ...cantava Mina: le illusioni delle promesse della campagna elettorale.Meno tasse, più sostegno alle famiglie, ...

Lo diceva Berlusconi, che poi si è difeso dicendo che "almeno non le ho aumentate" e che la colpa era dell'ex alleato Casini.

Anche Prodi diceva "abbasseremo le tasse" nel 2006.

I programmi delle due coalizioni, PD e Pdl, pare che non siano coperti: servono in ogni caso subito 20 miliardi di euro per risanare i conti come promesso all'UE.
Dove trovare i soldi se si dice che si abbassano le tasse?Con le grandi opere?
Con le centrali nucleari, che non risolveranno a breve il problema energetico, costano, e sono comunque poco sicure (nessuna ssicurazione ad oggi si prende il rischio).Alla fine si vendono i gioielli di famiglia: immobili, appartamenti (le case Iacp), le partecipazioni, con le liberalizzazione dei servizi (che pagheranno i cittadini, anche poi ci sono i tassisti), tagliare la spesa corrente.Ma poi chi lo dice ai presidenti di provincia, che non ci saranno più?

Chi lo dice alle municipalizzate, alle partecipate, nelle Asl, che non potranno più piazzare amici e parenti?
Sulle candidature, non si
era detto niente condannati, liste pulite, rinnoamento?
Cosa ci fanno in Sicilia Crisafulli, Enzo Carra, Nuccio Cusumano, la moglie di Fassino (che ha passato già qualche legislatura alle spalle)?
Lumia è stato tirato dentro all'ultimo, Dalla Chiesa no. Complimenti.

Dopo il punto di Travaglio sulle promesse elettorali, ad Annozero si sono confrontate le coalizioni sul tema economico.

La grande paura della recessione, lo spettro della globalizzazione, le morti sul lavoro, la rincorsa al profitto e il dogma del mercato: ospiti in studio Fausto Bertinotti, candidato premier per la Sinistra l’Arcobaleno, Giulio Tremonti, ex ministro dell’Economia e leader del Popolo della libertà, e Matteo Colaninno, candidato del Partito democratico. Ospite in studio anche Antonio Boccuzzi, l’operaio sopravvissuto alla strage della ThyssenKrupp anch’egli candidato del Pd.
Il sindacalista, l'operaio, l'industriale (candidato assieme all'operaio) e il liberale anti-global.
Poi scopri che Tremonti è a favore di politiche protezionistiche, che sono tutti contro la globalizzazione, ma nel concreto nessuno ha le idee chiare.
Che, come dimostra il reportage in Basilicata (dove è stato scoperto il petrolio), il progresso e il mercato non portano benefici alla popolazone locale ne agli italiani.
Le aziende multinazionali come Eni pagano le royalties più basse (7%), mentre gli italiani le tasse (sulla benzina) più alte, il 60%.
Forse dobbiamo cambiare strada: eliminare le dipendenze energetiche, toglierci da questo mercato di massa che decide come vestirci, cosa mangiare, cosa comprare.
Nessuno dei due programmi sembra andare in questa direzione... ma forse è solo una mia impressione.

Technorati:

Nessun commento: