22 marzo 2008

Cose che succedono solo in America

Un governatore, parlo di Eliot Spitzer ex governatore dello stato di New York, che viene indagato e intercettato dall'FBI per una serie di reati minori su un giro di squillo d'alto bordo: l'FBI sta verificando se può essere incriminato per aver tentato di schermare l'origine dei fondi usati per saldare i conti dei club (“structuring”) e per violazione della legge Mann del 1910 (che proibisce il trasporto di donne da uno stato all'altro per usi immorali).
Non solo è si è dimesso senza nessuna pressione; non solo ha chiesto scusa in pubblico.
Ma soprattutto non ha attaccato la magistratura, l'uso delle intercettazioni, l'uso politico delle indagini; nessuna solidarietà di casta bipartisan. Se ne è andato e basta.

Veniamo alla indagine di spionaggio ai candidati elettorali americani, da parte del Dipartimento di Stato: Condoleeza Rice ha chiesto pubblicamente scusa e aperto una indagine.
In Italia, dopo il Laziogate, dopo lo spionaggio Telecom di Tavaroli e Cipriani, dopo la storia di spionaggio ai danni di Romano Prodi all'Agenzia delle Entrate di Tremonti (vouyerismo di qualche impiegato si disse), a momenti siamo noi a dover chiedere scusa a Pollari, Berlusconi, Tavaroli, Storace ...
Nessun garantismo in America, a chi truffa e dice il falso agli elettori; a chi predica la moralità e poi razzola male.
Cose che succedono solo in America.

Qui siamo costretti a sentirci per l'ennesima volta le panzane del cavaliere su Alitalia (insider trading per Antonio Di Pietro), tasse e sicurezza.
C'entra qualcosa il fatto che Berlusconi sa di avere quasi tutta l'informazione ai suoi piedi?
Che i suoi oppositori vengono semplicemente tacciati del solito antiberlusconismo ottuso?

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