"L'upupa o bubbola, è un uccello di colore rosso cannella su capo e tronco, mentre le ali e la parte posteriore del tronco presentano fasce bianche e nere, alternate e molto caratteristiche. [..]Sia per via dell'odore che per il suo verso lamentoso, l'upupa è stata per tanto tempo considerata simbolo di malaugurio, pestolenza e morte."
L'upupa e il suo canto faranno compagnia al lettore per tutto il libro.Libro che racconta della lunga indagine del maresciallo dell'arma Saverio Bonanno, che deve indagare in un giro di prostituzione e anche in una delicata indagine su una rete di pedofili.
Quando si ambienta un giallo in Sicilia, magari in una città dell'interno come Villabosco (la Mussomeli in provincia di Caltanisetta dello scrittore), nella Montanvalle, viene naturale il paragone con altro celebre investigatore siciliano, il commissario Montalbano.
E qualche tratto in comune, i due sbirri, lo hanno, sebbene uno sia un maresciallo dei Carabinieri l'altro un commissario di Polizia a Vigata.
L'amore per la cucina, per i sapori della tavola e della propria terra. Una profonda conoscenza dell'animo siciliano, terra di tragedianti, dove contano più i sussuri le cose che non si dicono che ciò che si dice.
Entrambi con rapporti "complicati" con l'altro sesso: Bonanno è padre di Vanessa, che ha cresciuto da solo dopo l'abbandono della moglie.
I cattivi rapporti con alcuni dei superiori (ma anche con i sottoposti): con il sindaco del paese, ad esempio per una sua delibera per la gestione dei rifiuti.
E soprattutto un uso disinvolto della legge:
"Non sempre servire bene la giustizia coincideva con il pieno rispetto delle procedure, quelle scritte a chiare lettere sui codici. Qualcuno avrebbe storto il naso ai suoi metodi".
Se proprio vogliamo trovare un difetto a questo libro, il ritmo non proprio incalzante della scrittura. Dove l'azione, le indagini, il noir, si alternano alle descrizioni dei luoghi collinari della Montanvalle, delle ricette tipiche ....
Il sito di Roberto Mistretta.
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Technorati: Roberto Mistretta
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