10 aprile 2008

Se li conosci .. in Lombardia

Questo e' l'elenco dei candidati condannati o indagati presenti nelle liste del PdL NELLA SOLA LOMBARDIA!
Tutti questi signori sono in una posizione sicura, cioe' verranno sicuramente eletti.

*GIAMPIERO CANTONI* (n. 6 SENATO) Da ex presidente della BNL è stato inquisito e arrestato per corruzione e bancarotta fraudolenta. Ha patteggiato la pena per 2 anni ed ha dovuto risarcire 800 milioni di lire.


*MARCELLO DELL´UTRI* (n.7 SENATO) False fatture e frode fiscale Condannato in Cassazione per false fatture e frode fiscale a due anni e tre mesi di reclusione (patteggiando la pena ed usufruendo dello sconto di pena pari ad un terzo) a Torino Tentata estorsione È stato condannato in primo grado a Milano a due anni di reclusione per tentata estorsione ai danni di Vincenzo Garraffa (imprenditore trapanese), con la complicità del boss Vincenzo Virga (trapanese anche lui). Il 15 maggio 2007 la terza corte d'appello di Milano conferma la condanna a due anni.[6].
Concorso esterno in associazione mafiosa o In data 11 dicembre 2004, il tribunale di Palermo ha condannato Marcello Dell'Utri a nove anni di reclusione con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa.
Il senatore è stato anche condannato a due anni di libertà vigilata, oltre all'interdizione perpetua dai pubblici uffici e il risarcimento dei danni (per un totale di 70.000 euro) alle parti civili, il Comune e la Provincia di Palermo.
Recentemente tornate alle cronache per le dichiarazioni dell'eroe Vittorio Mangano.


*ROMANO COMINCIOLI* (n. 9 SENATO) Compagno di scuola e poi manager e prestanome di Silvio Berlusconi, in contatto con Gaspare Gambino (imprenditore siciliano vicino al cosiddetto 'cassiere romano di Cosa nostra' Pippo Calò), per i suoi rapporti con Cosa nostra e banda della Magliana venne imputato a Roma, poi assolto. Accusato poi di bancarotta fraudolenta, è stato latitante per alcune settimane. Infine imputato nel processo per le false fatture di Publitalia.

*ANTONIO TOMASSINI* (n. 12 SENATO) È stato condannato in via definitiva dalla Cassazione a 3 anni di carcerazione per falso.

*SALVATORE SCIASCIA* (n. 16 SENATO) Salvatore Sciascia, direttore centrale degli affari fiscali della Fininvest, venne condannato assieme a Paolo Berlusconi ed al dirigente del gruppo Alfredo Zuccotti per aver pagato una somma complessiva pari a 330 milioni delle vecchie lire ai militari della Guardia di Finanza per indurli a favorire la Fininvest in occasione di tre verifiche fiscali.
Nello specifico i controlli erano state effettuati su tre società del gruppo: la Videotime, nel 1989, la Mondadori, nel 1991, e la Mediolanum, nel 1992. Sentenza passata in giudicato, condanna definitiva della Cassazione il 7 novembre 2001.
Sciascia, che per questa vicenda era stato arrestato il 25 luglio del 1994, aveva ammesso da subito il pagamento della provvigione e, interrogato dall'allora pm Antonio Di Pietro, aveva spiegato che ad autorizzare l'esborso era stato Paolo Berlusconi, dal quale dipendeva, salvando così momentaneamente il grande capo.


*ALFREDO MESSINA* (n. 18 SENATO) Vicepresidente Mediolanum (gruppo fininvest), indagato nella bancarotta HDC, referente fininvest nelle intercettazioni telefoniche con Deborah Bergamini e Luigi Crespi. Chiamato come testimone al processo Berlusconi- Mills, si avvale della facolta´ di non rispondere, perche´ indagato di reato connesso ....chissa´ perche´ e´ stato candidato??

*ANTONIO DEL PENNINO* (n. 22 SENATO) È stato condannato a: 2 mesi e 20 giorni (poi patteggiati) per finanziamento illecito ENIMONT e 1 anno 8 mesi e 20 giorni (poi patteggiati) per i finanziamenti illeciti alla metropolitana di Milano.

*FRANCESCO COLUCCI* (CAMERA 1) Nel 1992 venne processato per voto di scambio, dopo il ritrovamento nel suo archivio informatico personale di migliaia di nomi accanto ai quali erano segnati i favori concessi (assunzioni nel settore pubblico, ricoveri d'ospedale, ecc.). Fu difeso dall'avvocato Domenico Contestabile (ora in Forza Italia) che definì la raccomandazione come non reato; nel dicembre 1994 venne condannato a 1 anno di reclusione per voto di scambio, per poi venire assolto in Cassazione.

*MASSIMO MARIA BERRUTI* (CAMERA 2) è stato inizialmente per un periodo capitano della Guardia di Finanza, nel nucleo speciale di polizia valutaria, incarico poi lasciato, dopo il 1985, anno in cui fu arrestato e indagato all'interno di una storia di tangenti ('scandalo Icomec') ma che alla fine lo vide solo momentaneamente assolto, lavorando prima come commercialista, in seguito come consulente nella Fininvest di Silvio Berlusconi, dove si occupò di società estere e del Milan.
Per il lavoro svolto nel gruppo finanziario nel 1994 subì un arresto, relativamente all'inchiesta sulle tangenti alla Guardia di Finanza, venne accusato di favoreggiamento, di aver tentato di depistare le indagini, cercando di non far parlare i finanzieri arrestati sul caso riguardante la Fininvest.
Dal processo ne uscì con inflitta una condanna a 10 mesi in primo grado, successivamente ridotta e venendo quindi ad una condanna definitiva di 8 mesi di carcere per favoreggiamento.


*RENATO FARINA* (CAMERA 2) La magistratura ha indagato sui rapporti da lui avuti con alcuni membri del Sismi (i servizi segreti militari).
Farina ha confermato di fare parte del Sismi dal 1999. Il 2 ottobre 2006 l'ordine dei giornalisti lombardo lo sospende per un anno per aver pubblicato notizie false in cambio di denaro dal Sismi.

Nel dicembre 2006 il sostituto procuratore di Milano, Armando Spataro, ne chiede il rinvio a giudizio assieme ad altre 34 persone, nell'ambito dell'inchiesta sul rapimento dell'ex imam di Milano, Abu Omar.
Trentadue di esse sono accusate di concorso nel sequestro. Renato Farina (accusato di aver organizzato una falsa intervista con i magistrati con il solo scopo di raccogliere informazioni sull'indagine) e i funzionari del Sismi, Pio Pompa e Luciano Seno, devono rispondere invece di favoreggiamento.
Nel febbraio 2007 ha patteggiato la pena ed è stato condannato a sei mesi di reclusione. La pena è stata immediatamente commutata in una multa di 6.800euro. Farina ha riconosciuto le accuse di favoreggiamento mosse a suo carico e, nel corso degli interrogatori, ha ammesso di essere stato pagato ripetutamente dal SISMI per le sue attività e di aver ricevuto pressioni da Pollari e Pompa per reperire informazioni sulle indagini in corso sul sequestro di Abu Omar.

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