30 giugno 2008

La finestra rotta sulla privacy

L'ultima fatica di Jeffery Deaver tocca il delicato tema della privacy.

Lincoln Rhyme e Amelia dovranno affrontare il caso di un serial killer che colleziona oggetti rubati alle sue vittime e che ruba l'identità di ignari cittadini che si ritrovano poi capri espiatori del delitto.Come fa questo Sosco (522), il "Dio che sa tutto" ad accedere ai dati personali delle persone (cosa acquistano, dove comprano, che abitudini hanno, che luoghi frequentano), per impersonarli di fronte alle vittime?
Ogni giorno i dati relativi alla nostra privacy, i nostri dati, le nostre abitudini, tutte le transazioni economiche, di comunicazione e sociali ossia ciò che compriamo, ciò che leggiamo, ciò che scriviamo e comunichiamo vengono raccolte da società di Data Mining.

Come la SSD del libro. Società che poi rivendono i dossier che raccolgono sui cittadini americani (identificati da codici a 16 cifre) ad aziende che vogliono fare campagne di marketing, al posto dei focus group, dei survey, dei sondaggi telefonici.
Scopri che un "16 cifre" si è ammalato di tumore? Puoi contattare le pompe funebri e dare loro il nominativo.
Solo storie da libri gialli? Esiste veramente un grande fratello che raccoglie tutte le informazioni (le transazioni) che circolano e le raccoglie in un mega dossier, come raccontava Orwell in 1984?

Il NY Times ieri dava la notizia di un accordo tra le intelligence americane e europee per lo scambio di informazioni su registri bancari, delle carte di credito e delle compagnie aeree.

L’accordo affonda le radici negli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001,
dopo i quali gli Usa chiesero più volte alle compagnie aeree l’accesso a
informazioni personali sui cittadini che si recavano negli Stati Uniti,
incontrando l’opposizione non solo delle aziende di volo ma anche delle autorità
europee. Stessa cosa è accaduta per le registrazioni dei movimenti bancari
gestite da un consorzio finanziario conosciuto come Swift.
Lo «Swift code» è
il codice richiesto per effettuare bonifici e versamenti su conti correnti
americani da un Paese all’altro.

«Stiamo cercando di evitare future controversie trovando un terreno comune
sulla privacy e concordando sul fatto che non si possono imporre obblighi che
siano in conflitto con i rispettivi regolamenti per quanto riguarda le aziende
private», spiega Steward A. Baker, assistente del segretario della Sicurezza
nazionale con delega per le politiche estere. «La globalizzazione - prosegue -
significa che molte società lavoreranno tra l’Europa e gli Usa» e per questo c’è
maggiore esigenza di controlli. "

La prospettiva di un Grande fratello condiviso solleva le critiche delle associazioni per il diritto alla privacy, specie in Europa, preoccupate che le norme di tutela possano essere facilmente aggirate.
Ad esempio l’intesa prevede che un governo non possa usare informazioni su razza, religione, opinioni politiche, salute o vita sessuale «nel caso in cui la legislazione nazionale non preveda appropriate salvaguardie».
Ma nel documento non viene indicato cosa si intenda per «appropriata salvaguardia», anzi, secondo i garantisti della privacy sembra invece suggerire che ogni governo decide da solo se sta rispettando questa regola.

Il link per ordinare il libro di Jeffery Deaver su ibs.
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