31 luglio 2008

Ora li faccio dimettere io

Berlusconi:
«Scriverò io personalmente una lettera a tutti i ministri e i sottosegretari invitandoli a dare immediatamente le dimissioni da deputati. Perché così, con fatti come quelli di ieri, non si può più andare avanti».

A che titolo parlava il premier?

Da presidente del consiglio?
Da presidente del Milan?
Da proprietario di Mediaset?
Da proprietario di case editrici (Mondadori) e di giornali (tramite parenti)?
Da
consigliere del comune di Milano (per cui come presenze è ultimo in classifica, se lo sapesse Brunetta)?
Da proprietario di Assicurazioni (Mediolanum)?
(qualcuno aggiungerebbe maligno, parlava da magnaccia? da indagato presso la procusa di Milano?)

Il trattato sotto silenzio

Approvato all'unanimità o quasi, alla Camera il trattato di Lisbona.

Di cosa parla, cosa sancisce? Non lo sappiamo.
I giornali prodighi di consigli su abbronzatura e notizie sulle vacanze dei vip, non ci hanno informato.

L'unico che ne ha parlato è stato Beppe Grillo dal suo blog, in termini poco rassicuranti:

La Costituzione Europea DEVE essere sottoposta a referendum consultivo. Va spiegata, illustrata, motivata. Non è un atto formale. Cambierà le nostre vite e quelle dei nostri figli.
La Costituzione Europea è in conflitto con la Costituzione Italiana?

Leggendo le due Costituzioni la risposta è affermativa.
Due esempi:

Giustizia:
Costituzione italiana
- I giudici (che rappresentano il potere giudiziario) sono indipendenti dal Governo (che rappresenta il potere esecutivo).
Trattato di Lisbona - "La Corte di giustizia (europea) è composta da un giudice per Stato membro. È assistita da avvocati generali ... Sono nominati di comune accordo dai governi degli Stati membri..."

Guerra:
Costituzione italiana - "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo."
Trattato di Lisbona -
"La politica di sicurezza e di difesa comune costituisce parte integrante della politica estera e di sicurezza comune. Essa assicura che l'Unione disponga di una capacità operativa ricorrendo a mezzi civili e militari. L'Unione può avvalersi di tali mezzi in missioni al suo esterno per garantire il mantenimento della pace, la prevenzione dei conflitti e il rafforzamento della sicurezza internazionale, conformemente ai principi della Carta delle Nazioni Unite. L'esecuzione di tali compiti si basa sulle capacità fornite dagli Stati membri."

Si discute del Lodo Alfano e passa sotto silenzio la dipendenza della Corte di Giustizia Europea dai Governi che elimina l'indipendenza della magistratura dal potere esecutivo.
Si tradisce lo spirito della Costituzione Italiana (che ripudia la guerra) e si approva "la capacità operativa" per "la prevenzione dei conflitti".

C'è un giudice a Gesusalemme

Israele, dopo gli scandali, Olmert annuncia la sua uscita di scena (Unità 31 luglio)

L'annuncio di Olmert, seppure da tempo ventilato a causa delle inchieste di polizia di cui è oggetto, essendo e eli sospettato di corruzione, ha tuttavia colto di sorpresa stampa e mondo politico. «Voglio che sia chiaro - ha detto - che sono fiero di essere cittadino di uno stato in cui un primo ministro può essere investigato come un semplice cittadino».
«Proverò - ha continuato - la mia innocenza e le mie mani pulite».

«Come premier io sono naturalmente l'indirizzo di attacchi politici ma ogni persona equilibrata converrà che le cose hanno superato ogni ragionevole proporzione», ha detto Olmert con chiaro riferimento alle continue rivelazioni a mezzo stampa dei sospetti degli inquirenti e degli elementi finora emersi a suo carico.

Olmert si era nei giorni scorsi lamentato con la polizia e la magistratura accusate di violare il segreto istruttorio. La decisione di Olmert è apparentemente maturata negli ultimi giorni, davanti alle continue batoste del governo alla Knesset e davanti alla proliferazione di proposte di legge da parte di deputati, della coalizione e dell'opposizione, che se approvate potrebbero costare all'erario cifre insostenibili. «Questa situazione è terribile - avrebbe detto - in queste condizioni non si può governare uno stato».


Ogni riferimento o paragone con altri presidenti è superfluo
E già pronta una poltrona in Italia?

Progetto eversivo

La proposta di referendum abrogativo del lodo Alfano, presentata da Di Pietro, è definita eversiva.

Se questa parvenza di democrazia che sfuma sempre più in un regime soft è la "normalità", allora tutto ciò che vi si oppone è giusto che sia classificato come eversivo.
Come i partigiani erano chiamati terroristi dalle camicie nere.

Allora lo strumento referendario, previsto dalla costituzione, diventa eversivo.
Non il lodo alfano che cambia la costituzione e approvato in 25 giorni.

Se occupare le frequenze televisive (Rete 4 a discapito di Europa 7) contro le disposizioni della Corte Costituzionale e contro la commissione europea è la "normalità", allora chiedere il rispetto delle norme sulle frequenze televisive è eversivo.

Se possedere una casa editrice (Mondadori), con una sentenza comprata corrompendo un giudice è normale, allora chiedere il rispetto del libero mercato, delle leggi è eversione.

Se difendersi dal processo, ricusando i giudici, accampando tutte le scuse possibili per rinviare le udienze, facendosi le leggi per bloccare i magistrati (legge sulle Rogatorie, sul falso in bilancio, la Cirami, la ex Cirielli sui tempi di prescrizione, la legge sul lodo che concede le impunità ..) è la "normalità", allora chi si difende nel processo, avendo fiducia nella legge e nella magistratura (come ha fatto Di Pietro nei processi a Brescia) è eversivo.

Basta intendersi.
Alla stessa maniera, eversiva non era la P2, ma la commissione di inchiesta presieduta da Tina Anselmi.

30 luglio 2008

Il bavaglio di Gomez, Lillo e Travaglio

In quella che Pino Corrias chiama "L'estate del Caimano" si raccontano le mosse del cavaliere per uscire indenne dai processi in corso e quelli futuri.

La norma "blocca processi" fatta rientrare nel decreto sicurezza, fatto firmare con urgenza al presidente Napolitano.

Il lodo Alfano, per l'immunità delle quattro alte cariche dello stato, caso unico in Europa.

Il blocco dell'uso delle intercettazioni come strumento di indagine.

Il blocco della pubblicazione delle intercettazioni: al cittadino non far sapere ...
Il tutto con la scusa della tutela della privacy: come se la protezione della vita privata di alcuni vip (poi immortalati sui giornali scandalistici) fosse più importante che il diritto all'informazione sulle ruberie dei colletti bianchi, dei potenti, di chi ci governa.

Infine due capitoli dedicati al premier.
Il primo sui processi in cui è attualmente coinvolto il premier: il processo Mills (il reato contestato al premier è corruzione giudiziaria e falsa testimonianza) e il processi per i fondi neri Mediaset, sui diritti televisivi (frode fiscale, falso in bilancio e appropriazione indebita).

Il secondo sulle telefonate intercettate con Saccà: non il gossip con cui si cerca di difendere e minimizzare quanto accaduto.

Ma la prova di come per il Caimano, ogni strumento sia lecito (e ogni persona abbia un prezzo) per il raggiungimento del potere.Sgallettate e senatori compresi.

Dopo questa estate, se tutte le riforme saranno convertite in legge, l'Italia non sarà più il paese e la democrazia di prima.
Meglio saperlo prima.
Così come è bene fare un sano confronto, in tema di intercettazioni (pubblicazione e uso) e immunità con gli altri paesi.

Perchè la realtà è ben diversa da come ci viene raccontata.
Perchè possiamo anche mettere un bavaglio all'informazione: ma un ladro rimane sempre un ladro.
E non è detto che non rubi a casa vostra.

Il post sul blog di chiarelettere.
Il link per comprare il libro su ibs.
Technorati: , ,

Aria di crisi

Aria di crisi: non per i tagli ad Alitalia, decisi da Berlusconi durante una cena con i senatori del Pdl. Si parla di 5000 licenziamenti «Però - ha aggiunto il presidente del Consiglio - i sindacati non dovranno mettere il bastone tra le ruote, altrimenti salta tutto».

Non per i tagli alle pensioni, che rischiavano di togliere la sociale a 760.000 persone solo per affamare ulteriormente gli immigrati.

Non per la norma "precari a vita" su cui si è dovuto fare marcia indietro.

Non per i vari decreti d'urgenza, che con una mano piazzano 3000 militari per le strade per sei mesi (precari anche i militari?), mentre con l'altra tagliano fondi alla polizia, agli organici della magistratura.

Non con l'arroccamento con cui la maggioranza impedisce l'elezione a presidente del comitato di sorveglianza Rai di un esponente poco "malleabile" dell'opposizione come Orlando (Idv), e difende con l'ostruzionismo la cacciata di Saccà.

La crisi la percepisci da una notizia che avvicina l'Italia e l'Argentina in un abbraccio che vorremmo evitare.

Mangia e mangia, sono finiti i soldi per la casta, per i rimborsi elettorali.
"Niente rimborso elettorale per le forze politiche che domani 31 luglio avrebbe dovuto incassare 50 milioni di rimborso per le spese sostenute per il rinnovo della Camera del 13 e 14 aprile. Svolta obbligata all'insegna dell'austerity, comunque una novità senza precedenti. "
Non solo è sparito il tesoretto (ma contemporaneamente si finanziano grandi opere, centrali nucleari, la Tassa Alitalia, la tassa Rete 4, nuovi centri CPT..), ma anche il tesorone ...

Contro precari e immigrati


Marcia indietro del governo: niente assegno sociale per gli immigrati e norma sui precari rivista (ad personam) per i dipendenti delle poste ...

Ma non era granitica questa maggioranza, che ieri è stata battuta alla camera?Non doveva fare una manovra alla Robin Hood, per togliere ai ricchi e dare ai poveri?E invece i giornali e le televisioni hanno messo in luce il vero volto di questa maggioranza.
P.S. puerili le polemiche di Maroni contro le accuse di xenofobia dal Consiglio d'Europa.
Evidentemente per loro certe dichiarazioni su Rom, Gay, immigrati non sono solo folklore politico.

29 luglio 2008

Il dialogo si fa in due

Mancino, vicepresidente CSM, sulla riforma della giustizia «Il dialogo sulla riforma si fa in due»
Si, ma dipende da chi sono i due.
Berlusconi e Alfano? Oppure Dell'Utri e Cuffaro?

L'importante sarà mettere la pietra tombale sul processo Mills (il reato contestato al premier è corruzione giudiziaria e falsa testimonianza) e arrivare alla prescrizione sul processo ai fondi neri Mediaset (frode fiscale, falso in bilancio e appropriazione indebita).
Dice Fini:
"Su un’eventuale ritorno all’immunità parlamentare il mio parere coincide con quello del presidente Schifani: sarebbe decisamente non comprensibile da parte della pubblica opinione, comunque francamente non ravviso la necessità"


La gente, secondo me, fa fatica a capire anche il perchè della blocca processi, minacciata dal Pdl.

Eppure, sull'immunità parlamentare, mi sembrava di aver letto:
Riforma giustizia, Berlusconi rilancia «Primo punto: immunità parlamentare» (Roma 16 luglio)
Giustizia: berlusconi, immunita' parlamentare? Non ne ho mai parlato (Roma 17 luglio)
Secondo me la gente inizia a capirvi benissimo.

Per cui, va bene che il dialogo sulla giustizia si faccia in due, ma che almeno uno non abbia trascorsi giudiziari o legami con personaggi equivoci.

Sulla separazione delle carriere

Il procuratore Bruno Tinti, nella sua rubrica Toghe rotte, spiega cosa si intende quando si parla di "Separazione delle carriere":
Insomma, non è vero che PM e avvocato sono due
soggetti animati da interessi contrapposti
: il PM può trovarsi dalla stessa
parte dell’avvocato. E non è vero che hanno un ruolo processuale paritario: il
PM difende un interesse pubblico
- l’identificazione e la punizione del
colpevole, chiunque esso sia -; l’avvocato difende un interesse privato -
l’assoluzione del suo cliente, anche se colpevole
-.
Ma allora perché….?
Le ragioni sono sostanzialmente due.

[..]

La prima: gli avvocati soffrono questo loro ruolo di esperti prezzolati

[..]
soffrono questa schizofrenia legale per la quale, come cittadini (e ancora di più come tecnici del diritto) sono consapevoli della colpevolezza del loro cliente e come avvocati debbono nasconderla
sentono l’handicap di doversi confrontare con un soggetto, il PM, che non ha di questi problemi


La seconda ragione:
Se il Pubblico Ministero non è più un Giudice ma una parte, come un qualsiasi avvocato, allora deve avere un datore di lavoro; proprio come un avvocato.

E chi sarà questo datore di lavoro? Ma lo Stato, naturalmente, proprio come in quasi tutti gli altri Paesi occidentali. E che fa il datore di lavoro? Ordina. Stabilisce quello che il dipendente deve fare e quello che non deve fare, come lo deve fare, quando lo deve fare, fino a che punto lo deve fare. E che farà questo PM posto agli ordini dello Stato (dunque del Governo, chi “gestisce” lo Stato è il potere esecutivo)?
Farà i processi che il Governo gli permette di fare; non farà i processi che il Governo non vuole che siano fatti. Peggio, qualche volta gli capiterà di dover fare i
processi che il Governo gli ordina di fare.
Fuor di metafora, farà i processi
per rapina, omicidio e spaccio di droga, insomma quelli che non interessano la
classe dirigente; e invece, per restare alla cronaca recente, non farà i processi contro Mastella e i suoi amici o contro Del Turco e compagnia bella; né naturalmente quelli contro Berlusconi. E forse gli capiterà anche di fare qualche processo contro un avversario politico della maggioranza che è al Governo.

Forse, se i cittadini sapessero cosa significa davvero la “separazione
delle carriere” avrebbero un quadro più chiaro di come la classe politica
interpreta l’art. 3 della costituzione, quello che dice che tutti i cittadini
sono eguali davanti alla legge.

Il Corsaro del lavoro

L'emendamento "precari per sempre" ha finalmente trovato un padre.
Il governo ripeteva che era di provenienza parlamentare, poi scopri che è stato proposto da tale Enrico Corsaro (An).Che la rivendica con fierezza (lo spiegherà lui poi alle migliaia di precari che magari hanno anche votato Pdl?):
"Finora i lavoratori dovevano attendere fino a 10 anni, a causa della lentezza dei tempi della giustizia, per vedersi riconosciuto un diritto. Con questa norma riceveranno subito fino a sei mensilità."

6 mensilità da fame, e poi via, a cercare un altro lavoro precario!

Su una cosa ha ragione l'onorevole Corsaro: l'emendamento è vecchio di qualche giorno (almeno del 22 luglio), nessuno alla sua approvazione in commissione o in parlamento ha protestato.Nemmeno sui giornali.
C'era una volta la sinistra dei lavoratori ...

Arrivano i nostri

Da lunedì via a 3000 soldati nelle città italiane.
Questa la mossa di immagine per dare l'effetto sicurezza alle persone: guardando i soldati nelle strade non verrà in mente che in questo modo sembriamo più Kabul che una città occidentale.

Basta non raccontare alle persone che con la prossima finanziaria ci saranno meno agenti, meno turnover, taglio agli straordinari ..
Il Siulp parla, non a caso, di carnevalata.

Un'ultima domanda: a chi rispondono le pattuglie miste polizia/carabinieri/militari?Chi prende le decisioni, chi è il capopattuglia? Il più anziano, il più alto in grado,?


Con l'operazione Vespri siciliani i militari erano molti di più, le pattuglie non erano miste, e il loro obiettivo era chiaro: presidiare le aree a rischio e liberare la polizia per le attività di indagine.
Per contrastare Cosa Nostra.

Ma sono passatti tanti anni ...

28 luglio 2008

Sciagu-Rai


Ma chi fa il palinsesto in Rai?
Capisco che la Rai sia orientata per un target medio basso, abituato a fiction, filmacci di serie b, rality e talk show dove si parla di corna e vita vissuta ..
Ma questa volta si esagere: la quarta serie di Lost inizia oggi, in pieno periodo estivo.

Cosa vuol dire? Che a settembre mi devo cuccare la fiction su Santa Maria Goretti interpretata da Mara Carfagna?
La Saga del Barbarossa con Umbertone Bossi e suo figlio, il prode Renzo?
L'isola dei famosi con Vladimir Luxuria?

Scegliete voi cosa è peggio....
Rai: di peggio, di più.

Aiutiamo il figlio di bossi

Qui potete firmare la petizione per aiutare il povero Bossi jr.

Rassegnamoci alla gnocca


Dopo tanto silenzio, il presidente ha parlato.
Sulle riforme «No al muro contro muro»: bisogna capire dove sia questo muro.

Il Lodo, aggiunge, è stato promulgato «nel modo più meditato e motivato» indipendentemente «da sollecitazioni in qualsiasi senso».
Il lodo è stato approvato in 25 giorni. E non aggiungo altro.

E sulle intercettazioni:
«L'esercizio del diritto di cronaca - afferma Napolitano - non può mirare a soddisfare la 'mera curiosità voyeuristica' del pubblico -come ha sancito la Corte di Cassazione in sentenze recenti e meno recenti - ma deve corrispondere all'esigenza di informare su 'fatti oggettivamente rilevanti per la collettività'».

Allora, visto che non posso più leggermi le cronache sui medici del Santa Rita, di Moggi, di Fazio, Fiorani, Ricucci e Saccà, accontentiamoci dell'unico gossip previsto per legge.
La gnocca.

Cosa ha detto Napolitano?




La giacca di Napolitano a furia di strattoni è più lunga delle code della A1 ...
Ognuno che gli mette in bocca le parole che vuole
Repubblica (il partito di quelli dell'opposizione pacata)
Napolitano: troppe fiduce e decreti d'urgenza

Il corriere (il partito di quelli che il dialogo ..)
Napolitano: senza dialogo è china pericolosa

Il giornale (il partito del monologo)
Riforme, il monito di Napolitano"Il muro contro muro è pericoloso"

Allora, cosa facciamo? Dialogo a colpi di decreti?

La semplificazione secondo Silvio

Mi sta diventando ogni giorno più chiara la funzione di Calderoli, come ministro della semplificazione, nel quadro del disegno berlusconiano.

Una repubblica senza pesi e contrappessi, più semplice da gestire, e da amministrare. Un potere che si autocontrolla, senza bisogno nè di un sistema di informazione che fa da cane da guardia, nè di una magistratura che vigila su eventuali reati.

Un solo partito, una sola informazione e una sola magistratura che indagi su scippatori e topo di appartamento.

Anche l'opposizione che si permette di fare opposizione e dire no, è di troppo.
Le olimpiadi in Cina saranno un'ottima occasione di scambio politico: in termini di controllo dell'informazione, delle tensioni sociali, dei diritti ...

Spero vi rendiate conto che, in caso di vittoria di Obama alle presidenziali USA, saremmo uno dei pochi paesi europei più filorussi?
Altro che i comunisti alla Bertinotti (andrà anche lui all'Isola dei famosi con Luxuria?)

Cirino Pomino: ancora tu?

Certi politici sono come la cattiva erba. Più la tali e più ricresce.
Poteva privarsi il nuovo governo, come anche il vecchio di mister Paolo Cirino Pomicino?

No: infatti è stato nominato, dal ministro Gianfranco Rotondi presidente del comitato tecnico scientifico per il controllo strategico delle amministrazioni dello stato.
Lui, che assieme ai partiti del CAF ha causato la voragine dei conti pubblici negli anni 80, chiamato a controllare la macchina dello stato.

Ve lo immaginate, Cirino, a dar la caccia agli sprechi, ai fannulloni?
No. E infatti ...

Se il nuovo governo (grazie ad un emendamento parlamentare) ha stabilito che un precario è per sempre, allora anche un Pomicino è per sempre.

27 luglio 2008

Nulla di cui vergognarsi

Primo pretesto, che mi ha dato spunto per questo post: si sposa a Corleone, Lucia Riina, l'ultima figlia di Totò Riina. La accompagna l'unico fratello ancora libero.
Si sposano non in silenzio, senza invitati, ma come fossero una coppia qualunque. Con i festeggiamenti della borghesia corleonese, della gente e con la benedizione del parroco.
Che nell'omelia sceglie di pronunciare, non a caso, le parole “lasciate stare questa ragazza, non ha nulla di cui vergognarsi”.
I discendenti di Riina, uno dei boss stragisti e sanguinari di cosa nostra, che non si è pentito né ha scelto di collaborare, possono vivere bene integrati tra la gente di Corleone. Sotto l'ala protettrice di una certa chiesa.

Secondo pretesto: ero in treno per Milano, come ogni mattina e stavo leggendo l'Unità. Un ragazzo di fronte a me, che leggeva Repubblica (molto più borghese di questi tempi), mi sorride e fa “sei la prima persona che vedo leggere l'Unità sul treno. Ci vuole un bel coraggio ...”.

Non sono io che ho bisogno di coraggio: se la figlia di un boss mafioso può sposarsi in pieno giorno, che cosa ho io da vergognarmi?
Siete voi, che avete votato un imprenditore con dei guai giudiziari che ha speso in suo impegno politico col solo scopo di evitare il carcere e arricchirsi, che dovreste vergognarvi.
Non so per chi abbia votato quel ragazzo: ma il suo sorriso diceva molti più di mille parole “eccolo qua il solito comunista, giustizialista, fuori dal tempo e dal mondo”.

Il guaio è che queste persone, e ce ne sono tante dalle mie parti, nella ricca brianza, non dispongono di un briciolo di senso critico.
Altri scampoli di conversazione:
Il governo Prodi ha aumentato le tasse?
Si? E quali?
La tassa di successione.
Perchè tu hai ereditato?
No.
Ah ecco...

Ma Berlusconi ha tolto l'ICI.
L'aveva tolta Prodi. Berlusconi l'ha tolta per gli immobili di alto valore. Tu hai una villa antica?
No.
Ah, ecco ...

In pochi mesi, queste persone non si sono ancora rese conte di quali fossero gli obiettivi del capo. Immunità e impunità.
Non importa se oggi protestano in piazza i sindacati della polizia, i professori delle università (ma non i baroni o i professori delle università private). I medici per i tagli alla sanità, assieme ai presidenti di regione.

Un'altra frase che mi sento rivolgere e che mi fa arrabbiare: “fai la guerra a Berlusconi”.
Non faccio la guerra a nessuno.
Semmai è questo governo, questo modo di governare, questo modo di concepire la cosa pubblica, che ha dichiarato guerra alla democrazia in cui viviamo, alla Costituzione, all'Italia.
Io, semmai, mi sto solo difendendo.

Io, non ho nulla di cui vergognarmi.
Chi ha invece votato per questa coalizione che, eliminerà il diritto di cronaca, il controllo dell'informazione sulla politica, che depotenzierà l'azione di indagine togliendo lo strumento delle intercettazioni, che vuole bloccare i processi per un anno, andando ad ingolfare la macchina della giustizia, che promette il federalismo ai suoi alleati per fare digerire le peggiori porcate, aumenta le tasse, l'età pensionabile e non combatte gli sprechi ... questi dovrebbero farsi un esame di coscienza.

Avete scelto i furbetti del quartierino, i capitalisti di rapina, i boss di cosa nostra, gli evasori, la borghesia mafiosa, i vari Provenzano, Guttadauro, Miceli, Cuffaro, Campanella, i medici del Santa Rita, ... Spero sappiate a cosa andate incontro.
Io, lo ripeto, non ho nulla di cui vergognarmi.

Federalismo e statalismo ma dde che?

Mi chiedo dove siano tutti i leghisti e federalisti oggi, dopo che il governo, questo governo di centroderta ha contemporaneamente silurato la Moratti e Formigoni.
La prima, commissariandone di fatto la sua gestione dell'Expo, circondandola da ministri e sottosegretari di Roma.
Il secondo, bocciandone la legge regionale sulle infrastrutture.
Ai tempi di Prodi, Formigoni e Moratti erano lì a piangere contro il centralismo che non dava loro risorse, agenti, fondi, autonomia...
Oggi sono lì, tutti zitti. A recepire la voce del padrone.

Eroi di stati: Rita Atria

Prima di combattere la mafia devi farti un auto-esame di coscienza e poi, dopo aver sconfitto la mafia dentro di te, puoi combattere la mafia che c'è nel giro dei tuoi amici; la mafia siamo noi e il nostro modo sbagliato di comportarci.
Borsellino sei morto per ciò in cui credevi, ma io senza di te sono morta.

La strage di via D'Amelio non uccise soltanto il giudice Paolo Borsellino e la sua scorta (Claudio Traina, Vincenzo Li Muli, Agostino Catalano, Walter Cusina ed Emanuela Loi).

Anche la speranza di cambiamento, nella vittoria della guerra alla mafia, viene uccisa.
E con lei Rita Atria, che il 26 luglio 1992 decise di togliersi la vita.
Era la giovane figlia di una famiglia mafiosa: decise di collaborare con la giustizia dopo la morte del fratello.
Si fidava di quel giudice, per lui scelse di abbandonare la sua famiglia, la sua terra, la sua gente, per cercare un mondo migliore.

Il sito dedicato all'associazione antimafia Rita Atria.

25 luglio 2008

Stato di emergenza nazionale

Ormai le emergenze si rincorrono na dietro l'altra, come i proclami da una parte, le prove di golpe al rallentatore e i silenzi dall'altra.
Ora il CDM stabilisce lo stato stato d'emergenza su tutto il territorio nazionale per "il persistente ed ecezionale afflusso di extracomunitari".

Non la mafia, non le ndrine, non i clan ...

Polveroni

Mi chiedevo a cosa servissero le rivelazioni di Tavaroli sul fondo quercia ..
Poi leggi la notizia del dossier di Giancarlo Masciarelli sulla sanità in Abruzzo per cui
«la sanità dell'Abruzzo sarebbe stata una sorta di cassaforte del gruppo forzista che faceva capo a Fabrizio Cicchitto, ex vicecoordinatore nazionale degli azzurri e oggi capogruppo del Pdl alla Camera, al deputato Pdl Sabatino Aracu e a Denis Verdini, coordinatore di Forza Italia».

Cicchito smentisce.
Sul memoriale comunque resta scritta l'equazione: «Il sistema sanità in Abruzzo è come la maxitangente Enimont».

Eh, ecco cosa si doveva nascondere.
Questo come pure le notizie sul coinvolgimento di Dell'Utri nell'inchiesta sul clan Piromalli e sui rapporti con Micciché (Gli strani misteri di Dell´Utri su l'Unità).

E possiamo anche dare una interpretazione dietrologica al lungo applauso a Fassino alla camera.
Solidarietà di Casta, ma anche un avvertimento.
Che l'opposizione sia responsabile, altrimenti ci penserà lui, il premier impunito, che si candida a fare le riforme anche per la sinistra.

Colpirne uno per educarne cento, di magistrati. Che anche loro sono stati avvertiti: altro che procure politicizzate.
La Forleo è stata cacciata
(come anche De Magistris) dopo aver accusato D'Alema e soci di far piano di un disegno criminale.
Anche lei, come De Magistris, è “incompatibile”. Ma non con Milano o con Canicattì.
E’ incompatibile con questo lurido paese.

L'impunibilità vale solo per i politici.

Il lodo Alfano era incostituzionale

"La politica è anche lealtà. Significa saper ammettere che certe cose sono andate in certo modo. Così, io oggi vi dico che è stato fatto un errore: noi della Casa delle Libertà abbiamo approvato un provvedimento, poi dichiarato incostituzionale, e in alcune parti effettivamente lo era, che doveva solo consentire al Presidente del Consiglio di governare per sei mesi".

Così diceva nel 2004 Gaetano Pecorella (l'articolo del messagger lo trovate
qui), dopo che la corte costituzionale aveva dichiarato incostituzionale il lodo Schifani.

Il problema era proteggere il premier dai processi di Milano, per cui, nel semestre in cui il lodo fu attivo, la sua posizione nel processo Sme Ariosto fu stralciata da quella degli altri imputati.Il risultato è che
Previti fu condannato.
Lui, prescritto.

Oggi il problema è l'incombenza della sentenza di primo grado sul processo Mills (corruzione giudiziaria del testimone).
Sarebbe un bel colpo alla sua immagine, alla sua credibilità, alle sue aspirazioni.

Ecco allora il lodo, l'impunità. Ripresentato anche se giudicato incostituzionale. Perchè l'assassino torna sempre sul luogo del delitto.
Basta alzare una bella cortina fumogena (così fan tutti, l'immunità esiste anche negli altri paesi, le magistrature sono politicizzate....) , sfruttare il potere mediatico e il gioco è fatto.

Come diceva Luttazzi: stiamo assistendo ad un Golpe al rallentatore, come un cancro che divora la nostra democrazia giorno dopo giorno, piano piano.

La mente finanziaria della cosca

Antonio Piromalli, arrestato nel corso di un'operazione contro le cosche della 'ndrangheta Piromalli e Mulè, viene considerato la mente finanziaria del clan.

Laureato in economia e commercio, lontano anni luce dallo stereotipo del boss (coppola, lupara e dialetto).
L'operazione ha portato alla decapitazione dei clan Piromalli e Molè, con arresti sia in Lombardia che in Calabria.

Nel provvedimento di fermo è coinvolto anche Aldo Micciché:
"un faccendiere originario di Marapoti, già dirigente della Democrazia Cristiana, da anni rifugiato in Venezuela e definito dai magistrati come un “personaggio dai rilevanti trascorsi penali, tali da valergli un cumulo di pena di anni 25 di reclusione e coinvolto anch'egli in una indagine relativa al traffico di stupefacenti che pesa sulla sua figura, nonostante l'esito per lui positivo del procedimento.
Oltre che personaggio al centro di un'inchiesta su presunti brogli degli italiani all'estero alle ultime elezioni, nata da quella che ha portato agli odierni fermi."


E che ha visto il coinvolgimento di Marcello Dell'Utri, il quale secondo gli investigatori si sarebbe incontrato, grazie alla mediazione dello stesso Micciché, con Antonio Piromalli – capo della “famiglia” e figlio di Pino Piromalli alias “Facciazza”, in carcere con il 41bis – e suo cugino Gioacchino, avvocato condannato per mafia. Ricevendo dai boss calabresi anche richieste di alleggerimento del 41bis. Le stesse che sarebbero state rivolte, sempre tramite Micciché, anche all'ex ministro Mastella e al vicesegretario nazionale dell'Udc Mario Tassone. Ma procediamo con ordine. "
Piromalli avrebbe tenuti rapporti con Mastella, con Dell'Utri e con il vicesegretario nazionale dell'Udc Mario Tassone.

A cosa erano rivolti i contatti?
"Principalmente per ricevere protezione e garanzie politiche - ossia certificati d’impunità - per gli esponenti del clan e sconti di pena sul regime del 41 bis per il boss Giuseppe Piromalli."

Da una parte i proclami di un'inasprimento del regime carcerario del 41 bis, dall'altra l'amara realtà. I boss comunicano lo stesso con i loro referenti politici.
Mafia, imprenditoria, legami con perosne che possoon dare copertura (anche nella magistratura) ....

E il nuovo corso della mafia: entrare nell'economia, nelle imprese (rifiuti, costruzioni, sanità), nella politica.
La mafia che non si accontenta più di trovare il referente politico e chiedere il pizzo agli imprenditori.
La mafia che fa impresa era una delle innovazioni introdotte da Provenzano (altro mafioso lontano anni luce dagli stereotipi del contadino rozzo e ignorante, come emerge in parte nella fiction L'Ultimo padrino): fare impresa, diventare invisibile, arrivare alla terra promessa.

Sarti Antonio: un diavolo per capello di Loriano Macchiavelli

Non è certamente il miglior romanzo di Macchiavelli con Sarti Antonio sergente, protagonista.Ma rimane un buon giallo, con un mix di ironia, insofferenza per le gerachie, l'essere sbirro che ti porta a cercare la verità e a non accetare la soluzione di comodo.

Il racconto parte da una rapina in una banca fuori Bologna, con uno scontro a fuoco tra un rapinatore e un carbiniere.
Sarti viene messo alle coste del direttore e, seguendo le sue tracce, scopre prima il cadavere di un rapinatore e la refurtiva del furto.Il signor Adelmo Valeriani è la mente del colpo? Troppo semplice, troppo ovvio e infatti Raimondi Cesare segue questa pista.
Caso chiuso? No, perchè Sarti Antonio rimane sempre un uomo che subisce il fascino femminile. Come quello di Eleonora, la moglie del signore Adelmo, che chiede di aiutarla a scagionare il marito.

Pungolato da Rosas, dal suo senso di poliziotto, che non è acuto come quello del talpone, Sarti Antonio sergente inizia a seguire una sua pista .. che inevitabilmente riporta alla bella Eli.


Il link per ordinare il libro su ibs.
Technorati:

24 luglio 2008

Leghisti per caso

Si sta girando la fiction del Barbarossa fortemente voluta da Bossi, per cui anche Berlusconi si è mobilitato con Saccà.
Fin qui nessun si candalizzerà, sebbene si scopre in che modo vengono investiti i soldi dei contribuenti.

Quello che colpirà il cuore dei leghisti è un altra notizia:
"Ma stavolta, a salire su quei carri e annientare a colpi di falce lo straniero invasore, ci sono dei romeni. Anche dei rom."
E, si. Perchè anzichè a Legnano, la fiction si gira in Romania.
Chi di rom ferisce, di rom perisce?

Divieto di critica

Credevo che dopo aver sentito definire il CSM come una cloaca da Gasparri (e di riflesso anche il presidente), insultato la costituzione e l'inno nazionale (da Bossi), certe facce di tolla sarebbero state zitte.

Invece mi tocca leggere ancora titoli come "Unità critica il colle", relativo alle critiche molto pacate del direttore Padellaro.
L'articolo in questione inizia con un "Caro presidente": esprime il disagio nell'aver visto porre la firma ad una legge che rende 4 italiani diversi dagli altri. Non per meriti, ma per il solo fatto che sono stati votati.


Nel giorno in cui l'eco del Lodo arriva fino in Inghilterra col Financial Times che scrive: "C'e' davvero poca speranza che Berlusconi, anche se non sara' chiamato a rispondere delle accuse di corruzione, usi questa liberta' di agire per perseguire gli interessi del suo Paese. Se avesse usato la sua energia e il suo potere su una opposizione divisa per realizzare le politiche necessarie ad aiutare l'economia italiana, la sua richiesta di essere messo in condizioni di governare (senza dover fronteggiare procedimenti giudiziari, ndr) apparirebbe differente. Ma finora non e' stato cosi'".
C'è solo da sperare in un giudice alla Corte Costituzionale.
Così come, ci racconta Travaglio, esiste un giudice a Strasburgo, che sanziona un politico (Musotto FI) e loda il lavoro di critica di un giornalista.

Nel giorno in cui il governo che doveva dare sicurezza, tagliare le tasse, rialzare l'Italia approva alla Camera una manovra con i tagli alla scuola, alle forze dell'ordine e agli statali.
In cui la spesa al Senato aumenta di 12 milioni, e non lo dicono i soliti giustizialisti antiberlusconiani ma i giornalisti Stella e Rizzo dal loro blog.
Nessun taglio a tasse, costi della politica, lotta all'evasione, agli sprechi, alla corruzione (anzi dall'alto arriva persino il buon esempio da imitare: vedi bambino se rubi diventi presidente) ...
Ma che nessuno si permetta di criticare il colle!

Serenità ed equilibrio

Berlusconi è sereno, dopo il Lodo Alfano. Nessuno lo può giudicare ...

E l'editoriale del giorno recita "Il punto di equilibrio":
A guardar bene, la firma di Giorgio Napolitano appare un atto dovuto ed insieme il male minore.
Vidimando la legge che sospende il processo penale nei confronti delle quattro più alte cariche dello Stato, il presidente della Repubblica è riuscito a chiudere una mediazione scivolosa; e ad offrire ai più, non soltanto al governo, la copertura della propria autorevolezza istituzionale. Grazie a Napolitano, si attenua la sensazione di una forzatura del centrodestra per piegare la magistratura che indaga sul premier.

Non sapevo che il punto di equilibrio fosse caduto, scivolato così in basso.
Qualcuno potrebbe citare la sindrome di Monaco, dove un Hitler bellicoso riuscì a strappare alle democrazie europee (che non volevano la guerra e cercavano il dialogo a tutti i costi) un pezzo di Cecoslovacchia, dopo aver strappato la Saar, l'Austria e minacciato la Polonia ...
E anche noi, ogni volta, siamo costretti, per il bene della patria criminale ad accettare il compromesso al ribasso, il male minore.
Tutto perchè lui scampi alla giustizia ...
Alitalia, salari, deficit, crisi dei mutui, .. tutto in secondo piano.

Solidarietà ai potenti

Bruno Contrada deve uscire dal carcere. E' ammalato e la sua situazione è incompatibile con la detenzione.
Bene, è una situazione prevista dal codice, e non c'è bisogno di nessun decreto legge ...

Anche Del Turco, poverino, sta patendo la detenzione in carcere, dopo l'arresto per tangenti.
E anche per Del Turco si è aperto un fronte bipartisan che ne chiede la scarcerazione.
Parlare di inquinamento di prove, del fatto che la decisione del Gip è stata ribadita dal trobunale di sorveglianza è inutile ...

Mi sorprende ogni volta questa solidarietà di casta verso i potenti.

Dopo le sentenze miti di condanna ai poliziotti responsabili delle torture di Bolzaneto, in pochi si sono sentiti in dovere di chiedere scusa.
In fondo erano solo quattro pezzenti noglobal di sinistra...
E per le morti bianche, per le persone che han perso un padre, un marito, un figlio sul lavoro?

La solita sindrome di sudditanza al principe.
... E sempre allegri bisogna stare
che il nostro piangere fa male al re
fa male al ricco e al cardinale
diventan tristi se noi piangiam,
e sempre allegri bisogna stare
che il nostro piangere fa male al re
fa male al ricco e al cardinale
diventan tristi se noi piangiam!

23 luglio 2008

L'estate del Caimano

L'introduzione del libro "Il bavaglio" (ed. Chiarelettere) di Peter Gomez, Marco Lillo, Marco Travaglio si intitola proprio così: "L'estate del caimano".
Così verrano ricordati, negli anni futuri questi mesi dove abbiamo assistito al blocco del parlamento, mobilitato per salvare il premier dai suoi guai giudiziari.
Salva premier, col rischio di bloccare 100000 processi.
Stop all'uso delle intercettazioni (eccetto mafia e terrorismo .. ma senza definire bene cosa si intenda per mafia).
Stop alla pubblicazione delle intercettazioni (si fa ma non si dice).
Infine il Lodo Alfano, per l'intoccabilità delle alte cariche dello stato, cioè sempre lui.

Se il libro di Lodato e Scarpinato si intitolava "Il ritorno del principe" (
mafia, stragismo e corruzione), oggi possiamo dire, il principe è tornato, ma non possiamo dirlo troppo in giro.
Infine, non è vero, a proposito dell'immunità parlamentare, che così fan tutti all'estero.
Un provvedimento come quello appena approvato in Italia esiste solo in Portogallo, Grecia e Israele.
Persino in Albania il premier non è immune dai procedimenti giudiziari.


Qui trovate le interviste a due degli autori Gomez e Travaglio su YouReporter.
Nel frattempo, sempre nel pacchetto sicurezza (di impunità per i colletti bianchi) scopriamo che Alfano ha aggiunto una specie di indulto bis.

l’apposito Angelino Jolie gli ha regalato il patteggiamento gratis, con una norma del pacchetto sicurezza che consente agli imputati di patteggiare anche durante il dibattimento, anche un minuto prima della sentenza. Così lo Stato non ci guadagna nulla, anzi perde tempo e denaro a fare i processi, e alla fine il delinquente incassa lo sconto di un terzo della pena e può cumularlo col bonus di 3 anni dell’indulto, se ha avuto l’accortezza di delinquere prima del maggio 2006. Come per esempio, se sarà ritenuto colpevole, il fido avvocato Mills.



Ritornano i ricatti


Come al solito, lo stop ai processi mediatici e il rispetto alla riservatezza, valgono solo per gli indagati del centrodestra.
Libero inizia la campagna estiva contro l'opposizione.
"Dove sono i soldi" si chiede ironicamente a Fassino, per la vicenda del fondo Oak, raccontata da Tavaroli.Potremmo rispondergli che, poichè non interessa sapere dove sono finiti i fondi neri Mediaset, perchè dovremmo occuparci dei fondi neri (eventuali!) dei Ds?
Se l'immunità vale per il premier, perchè non approfittarne?

Un'altra domanda maliziosa: quanto ci sono costate le due commissioni parlamentari, Telekom Serbia e Mitrokhin, finite entrambe con la galera dei principali teste di accusa?

E lodo fu ..


Alla fine ce l'hai fatta.
Immunità doveva essere e immunità è stata.
Nessuno ti potrà più giudicare.

Rimane solo la Consulta .. ma basterà una bella riforma della Costituzione, della giustizia, sempre a colpi di maggioranza e nessuno ti potrà più disturbare.

Se in 25 giorni si approva una riforma che in Francia (per il solo presidente della repubblica) ci sono voluti anni per farla accettare al parlamento ...
Forse solo Veronica a casa, ma queste sono questioni private.

Ma non è una legge ad personam: potrà usufruirne chiunque voglia farsi eleggere presidente del consiglio, per poter delinquere in pace.
Ma solo in Italia. State attenti se attraversate le Alpi.

STATI UNITI - Il principio di base negli Stati Uniti è che nessuno è al di sopra della legge. Anche il presidente può essere messo in stato di accusa.
GRAN BRETAGNA - In una monarchia costituzionale come il Regno Unito, l'immunità è garantita solo al Re o alla Regina
GERMANIA - Il presidente della Repubblica federale tedesca e tutti i membri del Parlamento, incluso il presidente del Bundestag, godono dell'immunità contro eventuali procedimenti legali. L'immunità può essere revocata solo dal Parlamento, anche nel caso del presidente della Repubblica, il quale non è membro del Parlamento. Tutte le altre cariche, incluso il cancelliere ed i suoi ministri, non godono dell'immunità, a meno che non siano allo stesso tempo membri del Parlamento. Il presidente della Corte Costituzionale tedesca non gode di alcuna immunità.(ma in Germania, come spiegava Report, nel parlamento non siedono condannati)

FRANCIA - La protezione di cui gode il presidente della Repubblica francese dall'accusa di aver commesso reati è stata rafforzata dalla riforma voluta da Jacques Chirac al termine del suo mandato, l'anno scorso.
Nelle repubbliche delle banane non sappiamo come funziona ...

22 luglio 2008

Caso D'Avanzo Fassino: i fatti e la verità

Giuseppe D'Avanzo aveva scritto un articolo in cui criticava il metodo Travaglio:

E' l'impegno che Travaglio trascura. Il nostro amico sceglie un comodo,
stortissimo espediente. Si disinteressa del "vero" e del "falso". Afferra un
"fatto" controverso (ne è consapevole, perché non è fesso). Con la complicità
della potenza della tv - e dell'impotenza della Rai, di un inerme Fazio - lo
getta in faccia agli spettatori lasciandosi dietro una secrezione velenosa che
lascia credere: "Anche la seconda carica dello Stato è un mafioso....

Si parlava dei rapporti di affari (un fatto vero) di Schifani con boss mafiosi (un altro fatto vero) come Mandalà e Benny Agostino. La tesi di Travaglio è che qualcuno dovrebbe chiedere conto (di questi rapporti) a Schifani.
Oggi, nella sua intervista a Tavaroli, il manager arrestato e sotto inchiesta per i dossieraggi Telecom e per il rapimento Abu Omar.
Nell'intervista fa parlare Tavaroli del fondo Oak, ricondicibile a Fassino (che ha subito smentito).
"Qualche mese dopo, in maggio, Tronchetti alla presenza del solito Buora mi chiede le dimissioni. Fu un lavoraccio, l'inchiesta "Oak Fund". Per quel che poi ha scritto Cipriani nel dossier chiamato "Baffino", ora nelle mani della procura di Milano, i soldi hanno viaggiato nella pancia di trecento società in giro per l'Europa per poi approdare a Londra nel conto dell'Oak Fund, a cui erano interessati i fratelli Magnoni (Giorgio, Aldo e Ruggiero, vicepresidente della Lehman Brothers Europe) e dove avevano la firma Nicola Rossi e Piero Fassino. "

Si è per caso convertito al metodo Travaglio?
Si riparte con le commissioni parlamentari, il fango, le polpette avvelenate e i ricatti ?

San Precario ringrazia

San Precario ringrazia.
Col maximemendamento passano due emendamenti che condannano i giovani ad un futuro di precariato (schiavitù) a vita.
Il Giudice del lavoro cui molti precari si sono rivolti per segnalare situazioni di sfruttamento, abusivismo, precariato, non potrà più costringere il datore del lavoro a stabilizzare un contratto.
Solo una piccola sanzione ... e via con un altro precario.

Salta anche l'obbligo di stabilizzare dopo 36 mesi un contratto a tempo determinato.
«La conversione a tempo indeterminato del rapporto (prevista dal governo Prodi, ndr.) - si legge nel maxiemendamento - si applica esclusivamente alle fattispecie regolate dalle medesimi disposizioni, trovando applicazione nei casi di violazione degli articoli 1, 2 e 4 del dlgs 368/2001, l'articolo 1419 del codice civile».

Il solito tecnicismo per dire che, da oggi, sarete precari a vita.
Che futuro può avere un paese che tratta in questa maniera il proprio futuro (le nuove generazioni, la ricerca, le speranze) ?

Nessuno.

Tassa Alitalia

Dopo la tassa Rete 4 (i famosi 300000 euro al giorno), Berlusconi ci mette sul groppone un'altra tassa, la tassa Alitalia:

L'Italia ha «agito in modo illegittimo»: la Commissione europea torna a spiegare a chiare lettere che i 300 milioni di euro versati per Alitalia che il governo Berlusconi ha trasformato da prestito ponte a finanziamento in conto capitale fanno sorgere «seri dubbi» sulla sua compatibilità con il mercato comune.

È qui che interviene Bruxelles, con l’apertura di una procedura d’infrazione: l’11 giugno scorso la Commissione europea ha avviato l’indagine sugli aiuti all’Alitalia, ora il testo è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Il sovvenzionamento pubblico per la compagnia aerea italiana aveva fatto scatenare anche le reazioni di molti altri operatori, uno su tutti RyanAir furibondo con chi ha drogato il mercato.

L'articolo prosegue facendo notare come i sindacati si opposero al piano Spinetta che prevedeva 200 esuberi.

Oggi il segretario della Cisl Raffaele Bonanni si dice disposto a sedersi al tavolo anche se dovessero esserci 4 mila esuberi.
Cosa è cambiato?

La riforma condivisa

Alfano: «Riforma giustizia sia condivisa»
Scopro un nuovo significato del termine.

Condividere: v. tr. [coniugato come dividere] dividere, avere in comune con altri (anche fig.): condividere un'opinione, gioie, dolori.(
Garzanti online)

Dovremmo cambiarne il significato: condividere= avere (un'idea, un'esigenza, un bisogno) in comune col capo.

In che modo questa è una riforma condivisa visto che occorre accettare a scatola chiusa le richieste del boss?

Oppure si intende condivisa, nel senso padano?
Parla il ministro delle Riforme:
«Dobbiamo lottare contro la canaglia centralista. Ci sono 15 milioni di uomini disposti a battersi per la loro libertà: o otterremo le riforme, oppure sarà battaglia e la conquisteremo», urla.


«Dobbiamo lottare contro questo stato fascista. È arrivato il momento, fratelli, di farla finita», perché il Lombardo-Veneto «ha la forza di battere chiunque, di abbattere gli stati e forse sarà necessario farlo».
Ovazione in sala Umberto Bossi, Padova - La Stampa 20 luglio 2008


Come a dire: Lo stato non si cambia ma si abbatte? Come lo slogan urlato in piazza contro lo stato borghese negli anni di piombo.

Il grande orecchio

5000 spiati.
Carabinieri, generali del comando, finanzieri, banchieri, politici, imprendoti (dossier "Marcellino"), calciatori e uomini legati la calcio.
La security di Telecom gestita da Tavaroli aveva un dossier su tutti.


Sapere è potere. E intercettando le person si vengono a sapre cose interessanti.
E si possono mettere in piedi anche ricatti, si possono costringere
Altro che difesa della privacy, buchi nella magistratura, ...
Il grande orecchio era il monopolista di stato.

Ma il capo (Tronchetti, difeso persino da Confindustria) non sapeva.... possibile?
Ho già detto che una concezione moderna della sicurezza (che è reputazione, soprattutto) deve fronteggiare anche - o soprattutto - quella roba lì, gli attacchi politici, le ostilità di parte, i pregiudizi, i veleni. Deve saper leggere e anticipare le iniziative avverse, condizionare le mosse dei rivali o ridurli al silenzio. E' un lavoro che si nutre di conoscenza. Conoscenza dell'avversario, delle sue ragioni più autentiche e nascoste, ma è anche "sapere" e dunque capacità di adattarsi a quella "emergenza" o sventandola o ridimensionandola. In gergo, le chiamiamo "analisi del rischio" e "analisi di scenario". In quell'avvio di gestione della Telecom, ne avevamo bisogno come dell'aria. Il momento intorno a noi era sconfortante. Non c'era stato soltanto l'11 settembre, c'erano ancora le macerie dello sgonfiamento della bolla speculativa, la catastrofe dei bond argentini".

Cronache dal paese di Italia

Bolzano o Bolzanetto
Guardavo il TG delle 13. Credevo che parlassero di Bolzaneto, delle violenze compiute da agenti di polizia nei confronti di civili inermi.
La notte cilena di Genova .. le minacce, gli insulti, la totale violazione delle regole, la negazione della dignità di persona umana.
Invece parlavano di Bolzano: un cervi impazzito scorrazzava per le vie della città.Hanno dovuto abbatterlo. Poverino.

Il gestaccio di Bossi
Confesso di avere le tasche piene di Bossi e del suo populismo da quattro soldi. Del suo essere di lotta (quando deve parlare al popolo padano) e di governo (quandi si stende ai voleri di Berlusconi).Non gli piace l'inno di Mameli? Ce ne faremo una ragione .. gli italiani poco se ne fregano.Un giorno con Berlusconi (per incassare l'assegno) un giorno inciucia con il PD, per incassare il federalismo.
Siamo proprio sicuri che sia questo l'elettorato da inseguire?

Il 41 bis svuotato
In pochi giorni abbiamo assistito agli insulti ai magistrati, alla Costituzione, al CSM e .. con estrema faccia di bronzo, alla commemorazione di Paolo Borsellino e del vicequestore Boris Giuliano (ucciso dalla mafia nel 79, da Leoluca Bagarella).
E il ministro Alfano che rassicurava "potenzieremo il 41 bis".
Con che faccia: che senso ha mantenere il 41 bis quando sono più i boss cui viene tolto il regime duro, che quelli cui viene commitato?
Che senso ha parlare di 41 bis, che generalmente colpisce solo alcuni esponenti della mafia militare e non i colletti bianchi, la zona grigia della borghesia mafiosa?
Che senso ha isolare i boss (da pensionare) quando poi si toglie lo strumento di intercettazione per i reati collaterali di cosa nostra?

L'armadio della vergogna di Silvio
Cosa avrà da nascondere questa volta il cavaliere, visto il suo gran dafare per bloccare intercettazioni, magistratura (togliere l'obbligo di azione per esempio)?
Lui lo sa cosa ha detto al telefono.
Tutto questo agitarsi, a richio spaccatura della maggioranza, deve celare qualcosa di grosso.

La memoria che non c'è più
Torniamo alla celebrazioni.
23 maggio: festeggiare Giovanni Falcone.
19 luglio: Paolo Borsellino.
2 agosto: strage alla stazione di Bologna.
....


Ma cosa ne sanno di cosa nostra, dei corleonesi, della guerra di mafia, della mattanza, quelli che oggi hanno vent'anni?
Si ricorda Borsellino e non i suoi scontri col CSM, col giudice Meli, quando smantellò il pool dopo Caponnetto.
Non una voce sui misteri delle bombe del 92/93, per le quali è bene ricordare è stato indagato anche l'attuale premier.
Indagine per il momento archiviata, silente, ma pronta ad essere riaperta se dovessero emergere aspetti nuovi ..

Chi era Boris Giuliano, vice capo della Mobile, come mai è stato ucciso?Indagava sui traffici di droga tra la Sicilia e l'america.Aveva messo le mani su alcuni assegni, che collegavano boss e imprenditori.Troppo.
Bagarella lo inchiodo mentre prendeva un caffè nel bar sotto casa.

Vogliamo parlare di Tangentopoli?
Oggi le uniche persone che parlano di quel periodo (la caduta degli dei della prima repubblica) sono ex socialisti o ex democristiani. Gli imputati (di corruzione, dell'aver causato il deficit pubblico) che diventano testimoni della storia.

Ma potremmo andare indietro nel tempo: P2, massoneria, strategia della tensione, golpe nero e bianco, le bombe nelle banche, nelle piazze, sui treni, nelle stazioni .. del paese della vergogna.
In questo vuoto di memoria, succede che tutti gli ex (neri, rossi o bianchi) possano riverginarsi .. e gli scheletri uscire dall'armadio.

20 luglio 2008

Il partito del cemento Ferruccio Sansa e Marco Preve

Una lunga inchiesta sulla cementificazione selvaggia della costa, delle città e delle colline, che sta avvenendo in Liguria.
Cementificazione che vede all'opera il “Partito del cemento”: banchieri (gruppo Carige, Carispe, la BPL di Fiorani), assessori, sindaci, governatori di regione (Claudio Burlando) e imprenditori del cemento.
I nomi che girano sono sempre i soliti, forse perchè la Liguria è una regione piccola, o forse perchè spesso i politici o loro parenti siedono in consigli di amministrazione delle banche che devono finanziare i progetti che aziende misto pubblico-privato devono realizzare.
Una bella lobby del cemento, un comitato d'affari abituato a non dar conto a nessuno delle sue scelte, a considerare la gestione del pubblico come un affare privato (il solito eterno paese dei conflitti di interesse), a governare preoccupandosi di sfruttare ogni metro quadrato del territorio per far soldi.
Queste persone stanno riducendo la Liguria ad una regione di seconde case, dove persino le strutture alberghiere vengono convertite in residence, box grattacieli e complessi residenziali,dove la costa sarà una lunga catena di porti e porticcioli (chi oggi non ha una barca di 20 metri?), senza più le colline verdi coltivate ad ulivo (evidentemente considerato un retaggio del passato), senza più borghi antichi, passeggiate e scorci caratteristici...
Cosa lasceremo ai posteri della Liguria cantata da De Andrè, disegnata nei quadri da Carlo Levi, nei racconti Calvino?
Dal 1995 al 2005 è stato cancellato il 45,55% del territorio libero da costruzioni, mentre il turismo è in crisi perché la "bellezza" del paesaggio svanisce. Chi andrà più in vacanza in Liguria, per vedersi i grattacieli progettati da architetti come Fuksas?
Ma questo evidentemente non importa a questa classe politica, più preoccupata degli affari di oggi che non dello sviluppo di domani.

Qualche nome? Dai due Claudio (Scajola e Burlando), al sindacalista della CGIL Ghibelllini, Luigi Grillo sen. Di FI (quello di Antonveneta); poi che il sempre verde Fiorani che nella sua seconda giovinezza ha cercato di fare affari in Liguria.
La Italbrokers di Franco Lazzarini, Marcellino Gavio (quello della Serravalle), Bruno Binasco, la Cozzi Parrodi (la signoria dei porticcioli)....
L'assessore all'ambiente della giunta Burlando Franco Zunino, l'assessore all'urbanistica Ruggeri (ex sindaco di Savona) ...

Mentre politici (di destra e sinistra), banchieri, alti prelati, banchieri siedono contemporaneamente in più consigli di amministrazione e si spartiscono cariche pubbliche, concorsi, appalti, finanziamenti, c'è un altra Liguria che non ci sta, che attacca la speculazione, che cerca di impedire lo scempio, segnala e denuncia ogni violazione delle leggi a tutela del territorio, le infiltrazioni mafiosi (poteva la mafia stare a guardare senza entrare in questo business). Sono parte della società civile (ma anche qualche vip come Antonio Ricci) che si ritrova attorno a blog, associazioni, che qualcuno potrebbe anche chiamare l'antipolitica dell'ambiente.
Finche ci saranno persone come loro (e finchè ci saranno libri denuncia come questo), c'è ancora una speranza.

Voglio citarli tutti:
Casa della legalità di Christian Abbondanza e Simona Castiglion.
Uominiliberi di Antonio Signorile.
Il provinciale di Oscar Marchisio.
Cronache di un saccheggio quotidiano, blog della CGIL di Imperia.
Alberto Cane blogspot.
Imperia parla di Angelo Amoretti.
La talpa e l'orologio.
Comitato ambiente di Recco.
http://www.olivenews.it/mt/index.html: osservatorio ligure sull'informazione.
http://www.andreaagostini.it/.
Eddymburd di Edoardo Salzano.

Il libro sul blog di Beppe Grillo.
La presentazione del libro sul blog Chiarelettere.
Il link per ordinare il libro su ibs.
La presentazione del libro su Youtube.
Technorati: ,

19 luglio 2008

Eroe di stato: Paolo Borsellino


Dopo la morte di Falcone, Paolo Borsellino sapeva che sarebbe toccaca a lui. L'aveva capito: “devo fare in fretta” .. “vedo la mafia muoversi”..
Non fece in tempo: il 19 luglio 1992 una 126 imbottita di esplosivo uccise lui e la sua scorta.
Altri eroi dimenticati.

Bisognerebbe ricordare il periodo del pool, il maxi processo e poi le polemiche.
Dall'essere definiti “professionisti dell'antimafia”, allo smembramento del pool da parte di Antonino Meli. All'allontanamento alla procura di Marsala, le polemiche contro gli attacchi alla magistratura, le dichiarazioni e le interviste sui giornali per difenderne l'autonomia.

Fino al ritorno a Palermo. Quel giorno il procuratore capo Giammanco lo aveva avvisato che avrebbe potuto collaborare alle indagini sulla morte di Falcone.
Ma era già un morto che cammina ...
Strana, quella strage in via D'Amelio: troppo vicina a quella di Capaci. Sembra che la regia che ci sta dietro avesse proprio voluto scatenare la reazione popolare, della politica, dello stato, per smembrare il vertice dei corleonesi ...
Strani anche i legami tra il Sisde, castel Utveggio, e quella telefonata la mattina della strage.

“Sventurata la terra che ha bisogno di eroi”, diceva Brecht.
Proprio sventurati siamo, se oggi a ricordarne la figura ci sono personaggi come il procuratore Grasso e il presidente del Senato Schifani.


Il libro “L'agenda rossa di Paolo Borsellino”. I rapporti con Bruno Contrada, le polemiche in difesa della magistratura.
Technorati:



Il governo delle apparenze

Il governo dei fatti o delle apparenze? Dei problemi risolti o del fumo negli occhi?
Vediamo un po'.
I rifiuti a Napoli sono stati tolti dalle strade del centro. Apparenze. Per risolvere il problema serviranno altri 3 anni. Ah, ecco ..
Nel decreto sicurezza inserite anche la norma per le impronte per tutti e per il DNA. Giusto: ma chi ci garantisce che sul loro uso (e non abuso) nel paese delle schedature del Sifar, del dossieraggio Telecom di Tavaroli e del Sismi di Pio Pompa e Pollari?
Per combattere l'assenteismo nel pubblico, il ministro Brunetta dispone controlli fiscali dal primo giorno di malattia. Con quali medici e con che costi?
Si abbassa l'obbligo scolastico a 14 anni: così vogliamo formare le nuove generazioni?
E, sempre sulla sicurezza, come la combattiamo, visti i tagli alla giustizia e alla sicurezza?

E veniamo agli attacchi ai giudici: Il CSM viene definito da Gasparri “Cloaca”: un grave insulto non solo al governo della magistratura, ma anche al presidente della repubblica, Napolitano, che del CSM è presidente. Grillo aveva usato termini all'acqua di rose al confronto.
Dove sono quelli che si sono dissociati da Piazza Navona?

Tolleranza zero nei confronti dei Rom (per cui si chiede la schedatura, giusto per gettare fumo negli occhi agli italiani) e immunità per i politici?

Se ancora non lo sapevate, la pressione fiscale passerà dal 42,6%, al 43% secondo il Dpef di Tremonti. Insomma questo governo nei prossimi anni metterà le mani nelle tasche delgi italiani. Ma siccome ci sarà l'immunità parlamentare e per le alte cariche dello stato, non potremmo farci niente.
“Il tesoretto non l'abbiamo trovato”, afferma Tremonti. Si saranno sbagliato anche in Europa, quando ci hanno tolto l'infrazione sui conti pubblici, grazie al lavoro del governo Prodi.

Anche il papa sfoggia un piglio giustizialista contro i preti pedofili. E le polemiche sulla puntata di Annozero che mostrava il documentario della BBC?
E quando ha affermato che sesso e potere portano alla morte, si riferiva forse al premier?