25 luglio 2008

Il lodo Alfano era incostituzionale

"La politica è anche lealtà. Significa saper ammettere che certe cose sono andate in certo modo. Così, io oggi vi dico che è stato fatto un errore: noi della Casa delle Libertà abbiamo approvato un provvedimento, poi dichiarato incostituzionale, e in alcune parti effettivamente lo era, che doveva solo consentire al Presidente del Consiglio di governare per sei mesi".

Così diceva nel 2004 Gaetano Pecorella (l'articolo del messagger lo trovate
qui), dopo che la corte costituzionale aveva dichiarato incostituzionale il lodo Schifani.

Il problema era proteggere il premier dai processi di Milano, per cui, nel semestre in cui il lodo fu attivo, la sua posizione nel processo Sme Ariosto fu stralciata da quella degli altri imputati.Il risultato è che
Previti fu condannato.
Lui, prescritto.

Oggi il problema è l'incombenza della sentenza di primo grado sul processo Mills (corruzione giudiziaria del testimone).
Sarebbe un bel colpo alla sua immagine, alla sua credibilità, alle sue aspirazioni.

Ecco allora il lodo, l'impunità. Ripresentato anche se giudicato incostituzionale. Perchè l'assassino torna sempre sul luogo del delitto.
Basta alzare una bella cortina fumogena (così fan tutti, l'immunità esiste anche negli altri paesi, le magistrature sono politicizzate....) , sfruttare il potere mediatico e il gioco è fatto.

Come diceva Luttazzi: stiamo assistendo ad un Golpe al rallentatore, come un cancro che divora la nostra democrazia giorno dopo giorno, piano piano.

Nessun commento: