01 agosto 2008

Teneri assassini di Giancarlo De Cataldo

"E' l'ambiguo confine delle cose che ci attrae
il ladro onesto, il tenero assassino
l'ateo superstizioso, la donna perduta
che l'anima riscatta amando nei romanzi francesi alla moda
li guardiamo mantenere un incerto equilibrio
tra il filo sospeso e la caduta"
Roberto Browning, Bishop Blaugram's Apology



I "teneri assassini" del titolo sono quelle persone che vivono in bilico tra delinquenza e una vita normale.
Personaggi usciti dall'esperienza di magistrato di De Cataldo: il barista alle prese con la banda di teppistelli, ragazzini bene che diventano assassini per noia, il trans in mezzo ad una banda di neonazie il ragazzo tormentato dalla malattia della madre.

Sono persone che poi, di fronte alla scelta, al bivio, non riescono a scegliere la via del bene, ma invitabilmente, inesorabilmente scivolano verso il basso, verso la caduta.
Un mondo cresciuto in base ai messaggi e ai miti della TV, senza particolari disagi sociali, ne problemi.
Semplicemente teneri assassini.

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