08 settembre 2008

Salari, produttività e precariato

Il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, chiede (impone) ai sindacati nuove regole sui contratti.Legare cioè gli ipotetici aumenti salariali ad una maggiore prduttività. Altrimenti ciccia.In questo ragionamento, giusto alle apparenze, c'è un errore di fondo.

La produttività in Italia è caduta perchè, almeno dal 2000, è stata attuata una poiltica che ha consentito l'uso di contratti atipici per ridurre il costo del lavoro, anzichè nel razionalizzarne l'impiego.

Questo ha determinato è vero, un aumento dell'occupazione, ma precaria, scarsamente qualificata, poco o nulla coinvolta nelle sorti dell'azienda.

E, un'altra precisazione, questa volta alla ministra Gelmini: non è stata solo la scuola una sorta di ammortizzatore sociale, per aver assorbito tanti lavoratori.
E' accaduto lo stesso alla sanità, diventata una sorta di agenzia di collocamento dei politici trombati.
E' accaduto in generale nell'amministrazione pubblica: come spiega la recente nomina a Direttore Generale del suo portavoce, Massimo Zennaro, con relativo adeguamento contrattuale?

Prima di chiedere, bisognerebbe darlo, il buon esempio.

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