26 ottobre 2008

Gang bang di Chuck Palahniuk


Confesso: non avevo mai letto nulla di Palahniuk, e ho approfittato di questa sua ultima uscita per colmare la lacuna. E già che siamo in tema di confessioni, dico che ad avermi attratto è stato anche il tema del libro.
Una gang bang: una di quelle performance sessuali (tipo maratona del sesso), dove una donna si fa sesso con molti uomini.
Questo libro, ispirato alla storia di Annabel Chong che stabilì il record di 251 rapporti sessuali con 70 uomini in 10 ore, ci porta dentro il set di una di queste imprese.

L'attrice Cassie Wright, regina del porno, ha deciso di chiudere la sua carriera col botto: infrangere il record precedente facendo sesso con 600 uomini e, per evitare che altre attrice pensino di migliorare la perfomance, ha in mente di morire durante le riprese del film che verrà girato, in modo che, a seguito delle polemiche e divieti su queste Gang Bang, sarà unica e l'ultima.
La storia viene raccontata attraverso gli occhi di tre di questi attori, che concorrono ad aiutare il record di Cassie: numero 72, che crede di essere il figlio di Cassie lasciato in adozione, numero 137 ex attore televisivo finito a far l'attore di film porno per gay e una vecchia star del porno, numero 600. E Sheila, la segretaria personale.

Tra battute, citazioni di titoli di film porno (“Non ce l'hanno così anche i cavalli”, “L'importanza di chiavarsi Ernesto”, “Fregne di una notte di mezza estate”, “Le pompe di Madison County”), i ricordi dei tre personaggi (come ho fatto ad arrivare fin qui) e le solite battute sessuali sui mille modi in cui vengono definiti gli attori porno scritturati per l'impresa (“lima bastoni”, “spruzza girini”, “scialacqua sborra”, “chiava mani”, “spara spermatozoi”, “spruzza yougurt” ...) la storia scorre via, fino al colpo di scena finale, che risolleva un po' un racconto che alla fine è un po' scontato e banalotto.

Non è forse il libro migliore con cui iniziare a leggere Palahniuk.
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1 commento:

claudia garage ha detto...

sono d'accordo, non è il libro ideale per iniziare a leggere Palahniuk. di quelli che ho letto era il peggiore, mancava quella scintilla...