06 novembre 2008

Grandi opere, poveri pendolari


I soldati per portare avanti le grandi opere, su cui il governo sta investendo molto, sia in termini economici sia come faccia.Poi l'altra faccia della medaglia, i problemi di tutti i giorni dei pendolari che, meschini, non possono prendere l'Eurostar da Bolonga per arrivare a Milano in orario.

E la situazione sta degrandando, specie per le Ferrovie Nord (i grandi dimenticati tra i pendolari).
Ogni giorno sono 10 minuti di ritardo almeno.
Che in un mese fanno 200 minuti, diciamo tre ore. 2400 minuti in un anno. 40 ore di ritardi in un anno. Fate voi io conti.

Strano che le persone che parlano di maggiore efficienza, di lavorare di più (gli italiani lavorano di più rispetti ai tedeschi e ai francesi), facciamo poi così poche pressioni per aiutare i pendolari.

Citando un grande film, Frankenstein Junior, la scena della sommossa con l'ispettore Kemp:
Una sommossa è una brutta cosa brutta ...
Ma è arrivato il momento di ne fare una!

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