24 novembre 2008

Report: l'oro di Roma

Un riassunto della puntata di Report, dedicata alla situazione dei rifiuti in Lazio.
- la regione non aveva un piano rifiuti dal 99. L'Unione europea ci stava mandando una sanzione
- a giugno la regione ha creato un piano, che prevede la realizzazione di nuovi impianti di gassificazione
- alle porte di Roma si estende per diversi ettari la discarica di Malagrotta, commissariata da 9 anni, sulle quali si sversano senza controlli i rifiuti di Roma, del Vaticano e della periferia
- la discarica è di tale avvocato Manlio Cerroni ed è gestita, in monopolio, dal signor Francesco Rando.

Rando è stato indagato per gli sversamenti illegali in discarica (che dovrebbe ricevere come da normativa solo rifiuti pretrattati, ma in Italia si lavora di deroga in deroga ..).
Gli enti locali non si sono nemmeno messi come parte civile al processo che si è concluso con la condanna di Rando ad un anno.
Ma la discarica va avanti.

Il padrone di Malagrotta, Cerroni, ex DC, lavora in monopolio: è lui il re di Roma che fa fruttare i rifiuti. Poichè non ha solo il busniness della raccolta e smaltimento rifiuti.
Possiede pure un inceneritore; una raffineria ad alto rischio; la discarica e il gassificatore; 4 aziende di stoccaggio e diverse cave di sabbia busive.Prende i soldi dall'azienda pubblica dei rifiuti di Roma, la AMA (100 ML di euro nel 2007); prende i finanziamenti per l'elettricità prodotta dall'impianto di combustione rifiuti tramite il Cip6 (dunque è finanziato pure dalle nostre bollette).

E la differenziata?
Il comune di Roma ha delegato al privato la gestione dei rifiuti (ossia tenere le strade libere dai sacchi): il privato ha interesse solo a bruciare e raccogliere quanta più immondizia possibile.Negli impianti si bruciano anche carta e bottiglied i plastica (che dovrebbero essere separate).
Putroppo c'è di peggio: la discarica ha inquinato le falde acquifere, l'aria e il terreno. Nonostante questo, a fianco dei terreni, in zona Casal Lombroso, il nuovo piano regolatore prevede la costruzione di nuove villette.Chi pagherebbe 300000 euro per una villa costruita vicino ad una zona inquinata?Nessuno. Se solo si sapessero le cose.

Il comune (e la provincia e la regione e lo Stato) preferisce, anzichè occuparsi della salute dei cittadini, pagare l'obolo del silenzio, scontando la tassa dei rifiuti agli abitanti di Malagrotta.
Preferisce spendere 2 ML di euro (di minori tasse), piuttosto che non 250000 euro per una centralina. L'obolo della vergogna lo chiamano.

Poi c'è la storia del nuovo impianto di gassificazione: un impianto sperimentale, costruito senza analisi dei rischi, che la magistratura ha già posto sotto sequestro.
Costruito con un mix di tecnologie, da un'azienda Svizzera (Thermoselect): a sentire gli esperti (quelli veri) inquina come un inceneritore, sia per la diossina che mette in circolo, sia per le scorie (che Cerroni considere materiale inerte).
Un impianto unico al mondo (ma perchè noi italiani dobbiamo fare le cose sempre così?).Direte voi: ma l'immondizia in qualche modo dobbiamo eliminarla.

All'estero puntano sulla differenziata.
A Berlino, dove hanno bocciato la tecnologia usata in Italia, hanno più abitanti di Roma ma la discarica più piccola d'Europa. Chi sbaglia?
Noi, che inquiniamo falde e aria, che spendiamo investendo nei privati, che non informiamo i cittadini dei rischi che corrono, che lavoriamo sempre in proroga?
Che abbiamo gli allevamenti di bufale vicino a inceneritore e raffinerie.Sicuramente sbagliano all'estero.
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