10 marzo 2009

Delitti di gente qualunque di Loriano Macchiavelli


Gli ingredienti del giallo alla "Machiavelli" ci sono tutti: lo sbirro Sarti Antonio alle prese col capo brontolone e dispotico "èverocomesidice" Raimondi Cesare. Una nuova collega Salvatrice Prenotato esperta di informatica. Il talpone, Rosas, che entra in una storia che mette assieme una vecchia villa fuori Bologna, il radium, le ricerche fatte dal conte Cesare Mattei sulle cure mediche col radium e una serie di delitti che partono dal medioevo.
Tutti incentrati sulla rocca dei Mattei, dove si svolge buona parte della storia [nella foto, la famosa sala inglese].

Non più la Bologna umida e piovosa dei portici e di San Petronio, ma un vecchio maniero, con i suoi passaggi segreti, i suoi fantasmi, le sue stanze segrete.
Qui l'indagine porta Sarti Antonio, sergente della polizia, anzi ex, essendo stato sospeso dall'incarico per la sua complicità (presunta) col terrorista (a sentire il capo Raimondi Cesare) Rosas.

Forse la parte centrale è un pò troppo lunga e annacquata: tra le ricerche claustrofobiche dentro il vecchio castello; i personaggi del borgo (anche loro custodi di segreti). Trebisonda, una maga (o sensitiva?) che conosce molte cose della rocca (e di Sarti); Selmo e Delina, i proprietari della locanda dove risiede Sarti; Catanzaro, un ragazzo che aiuta Rosas a trovare il segreto del conte; il maresciallo dei carabinieri (poteva mancare la benemerita?) ... Persino Guccini compare in un cameo.
Cos'hanno di tanto importante le carte segrete del conte (un personaggio realmente esistito, a fine 800), da far paura ancora oggi?

Il link per ordinare il libro su ibs.
La rocchetta Mattei su internet.
La recensione su Wuz.
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