31 marzo 2009

La caccia

La scoperta del sito che schedava i poliziotti in borghese, suscita reazioni da parte delle forze dell'ordine, della magistratura e della politica.Capisco le reazioni dei primi, meno le seconde.
Se la legge per chiudere il sito (che non voglio nominare) che schedava i poliziotti esiste già, perchè crearne altre? Per limitare internet?
I reati imputabili:
I profili perseguibili potrebbero essere quelli di violazione della privacy, con l'esposizione di immagini senza aver chiesto il consenso della persona ritratta, e di istigazione a delinquere, con l'invito ai cittadini della rete a pubblicare dati identificativi del membri delle forze dell'ordine.

Secondo: si sta creando un clima da "giustizia" fai date che non fa bene allo stato cioè a noi.
Da una parte si sente parlare di " sporco lavoro " di polizia borghese ..

Dall'altra si cerca di restituire pan per focaccia, con un blog di "Caccia all'anarchico insurrezionalista delinquente devastatore di citta'!", di cui si parla anche sul forum del sindacato di polizia.
Mi ritornano le pagine del libro di Bonini, Acab: dove la violenza delle strade entrava scatenava altra violenza di reazione da parte degli agenti. Violenza che assorbita quotidianamente a piccole dosi, ti entra dentro ..

In uno stato democratico non si deve aver paura della polizia in borghese, infiltrata. Con questi strumenti si è combattuto e si combatte la mafia, il terrorismo nero o rosso.
Semmai mi preoccupano certe notizie, come quella per cui a molti agenti sarebbe stato chiesto di anticipare le spese per la trasferta al G8. Come se fosse una gita di piacere. Ieri sera Maroni smentiva la notizia.
Ecco, su questo bisognerebbe discutere.

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