25 marzo 2009

La forma della paura di Giancarlo De Cataldo e Mimmo Rafele

"Tutti i media di questa e dell'altra parte del mondo avrebbero mostrato l'immagine del cadavere crivellato di colpi dello sciita che voleva compiere una strage a Roma.
E milioni, miliardi di cittadini di questa e di quell'altra parte del mondo avrebbero provato un brivido di paura.
E avrebbero rivolto un grato, riconoscente pensiero agli oscuri guardiani della sicurezza. E sarebbero stati pronti a sacrificare un altro brandello della loro fasulla libertà. E il teatro della paura avrebbe messo in scena la sua farsa travestita da una tragedia fra gli applausi scroscianti del mondo intero."


"Il comandante pensava da sempre che l'11 settembre era stato un vero affare. Intanto aveva sgomberato il campo da certe dicerie prive di fondamento.Osama e i suoi ragazzi avevano fatto tutto da soli. E c'erano riuscito perchè erano stati sottovalutati.
Erano stati sottovalutati perchè il livello di guardai si era pericolosamente abbassato, e la sicurezza era scivolata all'ultimo posto fra le voci di spesa dei bilanci delle grandi nazioni. Le chiacchiere sul presunto complotto giudaico, il mistero dell'aereo mai ritrovato, il coté satanito del quale si conoscevano i maniaci di internet ...
La solita consolidata tecnica. voci messe in giro ad arte. Servivano a manifestare una parvenza di dialettica. Vedete come siamo democratici?
E intanto la ripresa cominciava. Una ripresa energetica, conseguenza di uno shock salutare [...]

Ora il quadro della situazione era chiaro. Grazie alla nuova forma della paura, il mondo chiudeva lo sciagurato circolo aperto due secoli prima dalla Rivoluzione Francesee si apprestava a riprendere la sua corsa sui binari di sempre. Anche grazie a Osama il pensiero radicale e democratico conosceva il punto più basso della sua parabola discendente."
[La forma della paura, Pagine 247-248]

Il ruolo della paura nella politica internazionale dei paesi occidentali. La paura del terrorismo, associata alla paura del dverso: un misto di superiorità della razza bianca, di razzismo, ignoranza.Il tutto per un solo fine: l'ordine delle cose nel mondo. Un ordine cui si arriva tramite la paura, i conflitti, l'utilizzo della menzogna, la frode.

Menzogna che viene occultata nell'unico modo possibile: facendo divulgare la verità (anzichè nasconderla) da personaggi impresentabili.

Vogliamo fare dei nomi? Michel Moore in America e Beppe Grillo in Italia. Ma possiamo anche citare Naomi Klein.
Più è impresentabile, inaffidabile (agli occhi del cittadino medio davanti ad un tubo catodico), minori chance ha la verità di imporsi per quello che era: la verità. Depotenziare la verità, sino a trasformarla in una delle tante leggende che abitano il mondo contemporaneo.Caos.

Veniamo alla storia, raccontata in modo lucido, come una partita a scacchi: da una parte e dall'altra si afforntano due eserciti, con visioni diverse del mondo.

Da una parte il Comandante, i suoi amici potenti (banchieri, professionisti, politici, militari, vertici delle forze dell'ordine), i suoi agganci nella polizia, come Mastino e la sua banda. Coloro che profetizzano la guerra come strumento di difesa dei valori dell'occidente.

Dall'altra Lupo, un poliziotto degli Affari Interni, Daria una sua collega. Con una visione opposta della democrazia, dello stato, della parola sicurezza.

In mezzo le pedine del gioco: Guido ("un cucciolo di Maggio", come dice la canzone di De Andrè), un borghese che gioca alla rivoluzione e si trova coinvolto in questa guerra.
Marco, un poliziotto alle prese con la Furia, dentro di sè.
Rossana, una ragazza scampata alla guerra, usata come arma dal Comandante. Una donna pericolosa.
Salah, la scimmia. Un infiltrato.

Leggendo questo libro si capisce quanto sia labile il confine tra sicurezza e terrorismo. Quanto certe parole, come sicurezza, paura, siano oggi strumenti di una politica sempre più distorta, falsa, distante dalle persone.Diceva un famoso brigatista: "Ci illudevamo di portare l'atttacco al cuore dello stato , e non sapevamo che lo Stato non ha cuore".

Il link per ordinare il libro su ibs.
La scheda del libro sul sito della einaudi.
Technorati: e

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