08 maggio 2009

Annozero il complotto

Le vicende di cronaca di questi giorni han fatto da spunto per raccontare ad Annozero, della selezione politica in corso, non da oggi, ma ormai da anni.

Il problema non sono solo le veline scelte in questa tornata: è in generale di una generazione cresciuta davanti alla televisione ed educata dalla televisione.
Che decide di entrare nello spettacolo o in alternativa in politica, a colpi di book, di foto, di casting .. come se fare politica o spettacolo fosse la stessa cosa.

Ma attenzione: questo non lo si può dire: si finisce per essere tacciati di baronismo, di essere elitari, snob ..
Il ciarpame che diceva Veronica? Ma quale ciarpame, dicevano in coro Ghedini (in veste di avvocato difensore), la Palombelli e la direttrice di Novella 2000. Che male c'è se persone che provengono dallo spettaccolo, che studiano pure, entrano in politica, per svecchiarla?

Il male c'è e si vede: perchè per tutte le veline cui si offre questa possibilità, altre donne che fanno mesteri diversi (la call centerista, l'insegnante, ..) non hanno questa fortuna.
Il segnale lanciato al paese è terrificante, spiegava il direttore Concita De Gregorio: per tutte le donne che studiano, che non fanno spettacolo, che non fanno i book.

Si parla del casting delle veline e non delle altre candidature di personaggi con condanne, inquisiti (Strano, Bonsignore).
Si parla di Noemi e non della politica.
Si parla della festa di compleanno della ragazza e nessuno si chiede come mai un messo comunale potesse avere il numero di telefono del presidente del consiglio.
Come mai il candidato di cui si parlato, Martusciello, non conosce il signor Letizia.Come mai si è parlato dell'autista di Craxi, se non è vero.
Come mai Noemi nell'intervista al Corriere del Mezzogiorno dice di conoscere Berlusconi da anni, di essergli stata vicina quando è morta la sorella, come se fosse un secondo papi, mentre a Porta a Porta il premier diceva il contrario.

Nei momenti di relax, Berlusconi cosa le confida? «Fa tanto per il popolo. È il politico numero uno. Non dorme mai. Io non riuscirei a fare la sua stessa vita. Quando vado da lui ha sempre la scrivania sommersa dalle carte. Dice che vorrebbe mettersi su una barca per dedicarsi alla lettura. Talvolta è deluso dal fatto che viene giudicato male. Io lo incoraggio, gli spiego che chi lo giudica male non guarda al di là del proprio naso. Nessuno può immaginare quanto Papi sia sensibile. Pensi che gli sono stata vicinissima quando è morta, di recente, la sorella Maria Antonietta. Gli dicevo che soltanto io potevo capire il suo dolore».

Per la Palombelli, stiamo assistendo ad una favola e Noemi sarebbe cenerentola. Si, peccato che questa sia una favola che finisce male.

Nell'intervista, la signora Lario raccontava "Mio marito insegue lo spirito di Napoleone, non quello del dittatore. Il vero pericolo è che in questo paese la dittatura arrivi dopo di lui, se muore la politica come temo stia succedendo".
Tempi bui ci attendono. E non perchè siamo degli snob, perchè ci indignamo per le telefonate con Saccà dove si parla di "strappone", per le battute maschiliste, per i doppi sensi. Perchè abbiamo sdoganato il peggio.
E i volgari, diventano quelli che denunciano, che si indignano, nella stampa di centrodestra.

P.S. ovviamente, del complotto manco a parlarne. A meno di non considerare complottisti Libero e Il giornale.
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